Storage e NAS, intervista a Massimiliano Guerini di Buffalo

Storage e NAS, intervista a Massimiliano Guerini di Buffalo

Intervistiamo Massimiliano Guerini, Sales Manager Italy di Buffalo Technology, per conoscere gli sviluppi futuri della gamma prodotti e le strategie 2018.
La famiglia di prodotti, soprattutto per quanto riguarda i NAS TeraStation, si è ulteriormente ampliata e irrobustita nel tempo. Le attuali proposte sono dunque indicate per gli ambienti di lavoro, dal piccolo studio professionale, sino al segmento della piccola e media impresa e SME.

I prodotti del brand si confermano indicati per chi richiede alte performance e un ottimo rapporto capacità/prezzo, nonché per chi predilige un device già pronto per l’uso, non appena tolto dalla scatola. Buffalo punta infatti sulla distribuzione di storage di rete interamente o parzialmente popolati, in funzione del segmento di mercato. La disponibilità di drive certificati all’interno delle diverse configurazioni consente di snellire le pratiche di setup iniziale e di minimizzare possibili problemi di montaggio e compatibilità.

I dispositivi NAS di Buffalo vantano un setup plug&play e la predisposizione RAID ottimale per il tipo e la quantità di unità storage integrate. Pertanto non sarà necessario eseguire il fissaggio dei drive e la generazione dell’array, passaggi che possono comportare un dispendio di tempo anche molto esteso.
Non solo, la scelta di proporre NAS con hard drive già installati rende più facile l’installazione da parte di personale non IT e non particolarmente esperto.
In più, in caso di problemi e sostituzione di componenti, partner e clienti avranno come unico referente Buffalo.

Proprio questo rappresenta l’ennesimo tratto distintivo del brand; i NAS della famiglia TeraStation vantano infatti tre anni di garanzia (cinque anni per i modelli 12 bay dal prossimo anno) con supporto “advanced replacement” per gli hard disk e per l’intera macchina. La sostituzione dei drive avviene in tempi contenuti (24 ore), questo grazie a una catena di supporto particolarmente efficiente, che include personale italiano attivo sui fronti di prevendita, postvendita e problem solving. Per chi desidera maggiore sicurezza e un’operatività garantita prolungata è possibile estendere la garanzia complessiva di uno o due anni, per un rapido intervento in caso di guasto del NAS o dei dischi interni.

In un mercato che si potrebbe definire flat, la presenza di Buffalo rimane costante, sia in termini di vendite, sia in rapporto alla concorrenza, particolarmente serrata in questo segmento.
Per continuare a essere competitivi, dal prossimo anno sarà introdotta una nuova GUI per i sistemi NAS Terastation, oltre a firmware aggiornati per tutti i nuovi prodotti e tool amministrativi per la gestione centralizzata del parco macchine.

Per quanto riguarda la gamma di prodotti, Guerini conferma come il passaggio dalle vecchie generazioni TS5000 e TS3000, a favore delle nuove TS3010 e TS5010, sia ormai ultimato. Negli ultimi mesi, ben il 90% degli acquirenti che hanno scelto Buffalo si è orientato su questo tipo di soluzioni.
La dismissione della precedente generazione non significa però l’interruzione del servizio per i clienti; Buffalo continuerà infatti a sviluppare firmware e patch anche per le versioni in end of life.
In più, con recenti aggiornamenti del sistema operativo, l’azienda ha recentemente ampliato le funzionalità della famiglia TeraStation, offrendo la certificazione VMware ESXi 6.5 U1 per iSCSI e NFS e il supporto Rsync Integration per backup e replica anche su soluzioni storage di altri brand.
L’update del firmware incorpora inoltre un migliorato RAID Mode Manager e la patch Active Directory User Limits, per una gestione di un massimo di 10mila singoli utenti per device.

La serie TeraStation è stata inoltre ampliata, con l’introduzione del modello desktop 8 bay TS5810 e del modello Rack TS51210, che vanno ad aggiungersi alla versione compatta con SSD recentemente presentata, TS5210DF.

Storage e NAS, intervista a Massimiliano Guerini di Buffalo

Per soddisfare le esigenze di compatibilità e compliance degli ambienti già strutturati su Microsoft Windows (PA, enti pubblici), specifici modelli saranno inoltre aggiornati con OS Windows Storage Server 2016.

A una linea prodotti in costante aggiornamento corrisponde un servizio di supporto evoluto e attento alle esigenze del cliente. Come precisa Guerini, la qualità del servizio è di primaria importanza per Buffalo.
Il supporto tecnico per l’Italia è composto da due figure dedicate capaci di affiancare il cliente per le attività di pre e post vendita, ma anche per la configurazione avanzata del device. L’assistenza vanta un laboratorio dedicato con le principali macchine già installate, un tassello importante che permette agli operatori di replicare e verificare con mano eventuali problemi rilevati dagli utenti. Non solo, una volta registrato il dispositivo tramite il sito, il servizio di assistenza diventa a tutti gli effetti “proattivo” e si occupa di raggiungere l’interessato per valutare lo stato di servizio dei sistemi e per valutare le attività da mettere in campo, per esempio quando sta per scadere la garanzia di base.

Diversamente da molti altri vendor, Buffalo consente l’estensione di garanzia anche a pochi giorni dall’effettiva scadenza, assicurando costi contenuti per il primo acquisto e lasciando al cliente l’opportunità di valutare una estensione in un secondo momento. È possibile ampliare il servizio di un anno o due, in base alle proprie preferenze, spendendo in media tra i 150 e i 600 Euro (prezzi indicativi e variabili in funzione del modello).

Lato partner, continua a incrementarsi la base degli affiliati, anche se in questo momento la volontà della società è quella di rivedere alcuni meccanismi del programma di canale. L’obiettivo è quello di valorizzare i partner secondo una logica che premia la qualità, piuttosto che la quantità, pur mantenendo specifiche soglie di fatturato per l’accesso alla graduatoria, suddivisa “come da copione” tra partner silver, gold e platinum.