Alla prova dei fatti questa configurazione Fujitsu Celsius W570 Power non delude, anche se ci è rimasto qualche piccolo dubbio sull’effettiva efficacia di un simile setup. È ben chiaro che si tratta di una base di partenza, di una sorta di entry-level, tra l’altro pienamente configurabile in fase di acquisto, ma resta il fatto che, classificandosi come workstation, qui manca una GPU discreta, capace di soddisfare il reale target del prodotto, ossia progettisti, disegnatori, grafici modellatori e sviluppatori in diversi ambiti (CAD, CAM, CAE, gaming…).
In questo senso, Fujitsu offre a listino un nutrito elenco di possibili scelte tra NVidia Quadro P4000, P2000, P1000, P600 e P400, oppure AMD Radoen Pro WX5100, WX3100, WX2100 o W2100. Tutte valide sostitute della limitata GPU integrata Intel, che pure svolge adeguatamente i compiti base e può accelerare le primitive OpenGL e DirectX, per una elaborazione grafica fluida nel caso di progetti basilari.
Come abbiamo potuto analizzare direttamente con in tecnici Fujitsu, l’unità di alimentazione e gli opportuni collegamenti elettrici PCIe sono adeguati anche per l’impiego di una potente P4000. L’operazione richiede pochi istanti e trasforma il sistema in una versatile e potente postazione di lavoro adatta per software esigenti come Catia, SolidWorks o 3DStudioMax.
Nel caso si decidesse di installare in autonomia una GPU diversa da quelle elencate è bene fare attenzione allo spazio interno effettivamente disponibile (210 mm), troppo pochi per alcune varianti custom o per serie Quadro precedenti alle attuali con architettura Pascal. Lo stesso dicasi per quanto concerne l’alimentazione ausiliaria, fondamentale per garantire stabilità al sistema.
Nell’insieme l’accessibilità ai componenti è buona, risulta solo un po’ scomodo inserire o rimuovere eventuali banchi di RAM, soprattutto per via del cestello meccanico superiore.
Durante il funzionamento abbiamo potuto constatare la buona silenziosità del sistema durante la maggior parte delle attività. La ventola anteriore, purtroppo priva di un sistema di filtraggio antipolvere, apporta un adeguato flusso d’aria fresca e consente al sistema di rimandare l’attivazione della ventola CPU ai soli casi di calcolo intenso.
Va detto che quando il sistema è impegnato al 100% (una situazione non lontana dalla realtà nel caso di una workstation che dovrà elaborare grandi quantità di dati), il sistema di ventilazione attiva del processore può arrivare oltre 2.500 rpm, diventando fastidioso, soprattutto se il PC è posto sulla scrivania, a poca distanza dall’operatore.
Il consumo istantaneo è espresso in Watt.
Tra i pregi di questa soluzione sono da annoverare certamente il contenuto consumo energetico. Al di là di un assorbimento superiore a 0 W in modalità OFF e a un consumo di 12,8 W in standby, la workstation si contraddistingue per una impronta energetica modesta. Abbiamo registrato appena 23,6 W in fase di Idle, poco meno di 50 W durante un uso tipico (PCMark8 workload) e un massimo di 84,8 W a pieno carico.