Alla prova dei fatti il PD2500Q si dimostra un prodotto solido e concreto, costruito con attenzione e con performance ben al di sopra del prezzo di listino. Certamente, considerando il target d’utenza, l’adozione di un pannello a 8 bit (in luogo dei più prestanti 10 bit) e l’assenza di una LUT più estesa, potrebbero far storcere il naso ai più pretenziosi. Considerando inoltre la diffusione dei pannelli con tecnologia QuantomDot, capaci di regalare colori profondi e intensi ben oltre la media, le specifiche di questo display BenQ potrebbero sembrare scarse.
Non è così, grazie alla taratura di fabbrica e ai meccanismi di autocontrollo della luminosità e agli algoritmi studiati per chi fa grafica e disegno 3D, il PD2500Q riesce quasi sempre a soddisfare l’utente. Nelle prove di riproduzione cromatica abbiamo riscontrato una buona vivacità dei toni, con gradienti continui e immagini vivide, pur senza lavorare con parametri di luminosità e contrasto troppo elevati.
In termini di dettaglio, il pannello IPS con un pixel pitch molto ridotto in rapporto alla risoluzione offre particolari incisivi e ben visibili, anche in contesti particolari. Alla prova dei fatti, adottando Autodesk AutoCAD e McNeel Rhino 5 ci siamo resi conto delle buone qualità di questo display; le immagini riprodotte sono sempre bilanciate, omogenee, prive di aloni o flickering. La giornata lavorativa può dunque essere completata senza un eccessivo affaticamento per gli occhi e con grande profitto.
Il supporto estensibile assicura una rotazione facile del pannello, garantendo al contempo stabilità e precisione di movimento.
La riproduzione di video ad alta risoluzione è fluida e non risente di effetto scia, latenze o rallentamenti, anche adottando sequenze con differente cadenza o bit rate minime.
Il menu si differenzia per l’interfaccia elegante. Le funzioni dei tasti frontali sono riportate a schermo.
I consumi sono particolarmente contenuti, grazie anche alla disponibilità di un sensore di presenza integrato sul frontale e capace di disattivare il monitor in assenza dell’operatore, per poi riattivarlo tempestivamente non appena ci si siede al proprio posto.
Assorbimento istantaneo espresso in Watt.
Il consumo è effettivamente di 0 W se lo switch posteriore è posizionato su “OFF”; attivando l’interruttore ma a monitor ancora spento, l’assorbimento è minimo e sale a 0,52 W. Il display in standby richiede circa 2,1 W, che salgono a una media di 20 W, lavorando con impostazioni di luminosità al 50%.
Tutti i parametri e l’abilitazione dei sensori e delle modalità grafiche dedicate avviene tramite menu OSD. Mancano le serigrafie frontali, un dettaglio che può disorientare, almeno all’inizio. La funzione dei singoli pulsanti viene riprodotta sullo schermo non appena si entra nel menu, che risulta gradevole e ben fatto.
Nel complesso, considerando un prezzo di acquisto piuttosto aggressivo per questo target di mercato, il BenQ PD2500Q ha le carte in regola per soddisfare i professionisti che necessariamente devono contenere il budget.
Punteggio
88
su 100
PRO
Calibrazione minuziosa; buona qualità generale; chassis ben rifinito; numerosi input; regolazioni chassis; hub USB 3.1; prezzo interessante; DP-Out.
CONTRO
Porte USB e Cuffie collocate in posizione scomoda; serigrafie OSD assenti; diffusori poco potenti.