Huawei, ecco perché la forbice digitale si sta allargando

Huawei, ecco perché la forbice digitale si sta allargando

Huawei rilascia il Global Connectivity Index 2017, che getta luce sui vantaggi economici e sulle difficoltà di 50 Paesi in termini di trasformazione digitale.

Il nuovo Huawei Global Connectivity Index (GCI, 2017) analizza 40 indicatori riferibili a cinque fattori chiave: (1) banda larga, (2) data center, (3) cloud, (4) big data e (5) Internet of Things (IoT). Il rapporto mostra che le economie sviluppate in campo digitale continuano a progredire grazie agli investimenti nell’Information Communication Technology (ITC), allargando progressivamente la forbice con i Paesi che si sono mossi in ritardo in ambito digital transformation.

Il Huawei GCI 2017 suddivide i Paesi analizzati in tre categorie: 

  1. Frontrunner (PIL medio pro capite di US$50,000): sono per lo più economie sviluppate; migliorano costantemente l’esperienza digitale utente utilizzando i Big Data e l’IoT per realizzare società smart ed efficienti.
  2. Adopter (PIL medio pro capite di US$15,000): si focalizzano sull’aumento della domanda ICT per favorire la digitalizzazione dell’industria e sostenere la crescita economica.
  3. Starter (PIL medio pro capite di US$3,000): sono nella fase iniziale di realizzazione di infrastrutture ICT; si dedicano al potenziamento dell’offerta ICT per accrescere il numero di persone con accesso al mondo digitale.

Ecco i risultati più significativi del Huawei GCI 2017: 

  1. Il progresso verso un’economia digitale si sta realizzando a livello globale. Il punteggio mondiale del GCI è cresciuto di quattro punti percentuali dal 2015. L’ICT è diventato il motore della crescita economica.
  2. Tuttavia, il digital divide è cresciuto in modo significativo: l’impatto negativo conseguente potrebbe influire su ogni settore dell’economia e della società, limitando una crescita economica stabile.
  3. Le aree dove la diseguaglianza è più evidente sono la disponibilità della banda larga mobile, la percentuale di forza lavoro IT, l’investimento in ICT rapportato al PIL, il download di app, e le basi IoT installate rispetto alla popolazione.
  4. Grazie a cloud, big data e IoT, i Frontrunner hanno ottenuto un aumento di 4.7 punti GCI dal 2015 al 2017, gli Adopters di  4.5 punti, gli Starter di soli 2.4 punti.
  5. La crescita di 1 punto nella classifica GCI equivale a un aumento del 2.1% in competitività, del 2.2% in innovazione e del 2.3% in produttività.
  6. I Paesi che hanno investito il 10% in tecnologie e infrastrutture innovative ICT, ne trarranno importanti benefici tra il 2017 e il 2025. Ogni ulteriore dollaro investito in ICT potrebbe rendere circa 3 dollari sul PIL 2017, quasi 4 dollari nel 2020 e circa 5 dollari nel 2025.

I 50 Paesi valutati dal GCI 2017 rappresentano circa il 90% del PIL mondiale e il 78% della popolazione globale.

Kevin Zhang, Presidente, Huawei Corporate Marketing
Il crescente divario ha avuto un impatto significativo sui Paesi che si stanno avviando verso la trasformazione digitale. Per restare competitive, le nazioni dovranno dare priorità allo sviluppo delle infrastrutture ICT nella fase iniziale della trasformazione digitale, come ad esempio la connettività a banda larga e l’adozione di cloud a livello strategico nella pianificazione economica, per attivare risorse locali e raggiungere una crescita sostenibile. Allo stesso tempo, i Paesi che mirano a capitalizzare il loro stato di Frontrunners devono privilegiare il cloud quale efficace catalizzatore per innescare una reazione a catena che acceleri il processo di trasformazione attraverso i Big Data l’IoT.