Secondo Carla Masperi, chief operating officer di SAP Italia, i prodotti del futuro saranno intelligenti, connessi, personalizzati, verdi e disponibili in modo veloce. SAP Italia, in collaborazione con SDA Bocconi, ha realizzato una ricerca su un campione di 1.200 aziende manifatturiere italiane volta ad analizzare la diffusione del digital manufacturing nel nostro paese. Alla ricerca hanno collaborato altre aziende partner quali Altea UP, BMS Italia, Derga Consulting, Engineering, Exprivia, Horsa e ICM.
Gianluca Salviotti, SDA Bocconi professor di sistemi informativi, nel presentare l’analisi dei dati raccolti ha sottolineato come Industria 4.0 sia un paradigma e non una tecnologia che si compra e si seleziona sul mercato. Dopo le fasi dell’elettrificazione, della meccanizzazione e dell’automazione, adesso siamo al momento dell’autonomia e in prospettiva si va verso l’intelligenza artificiale.
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Il campione di 1.200 aziende manifatturiere coinvolte nella ricerca includeva per il 56% imprese sotto ai 40 milioni di euro di fatturato e una piccola percentuale sopra i 500 milioni, cifre allineate alla distribuzione a livello nazionale. Il digital manufacturing – come spiega Salviotti – entra nelle aziende tramite due direttrici: dal prodotto, che è sempre più attrezzato con componenti digitali, e dal processo digitalizzato sia nella produzione che nella gestione.
La digital trasformation effettiva si realizza in quelle aziende che riescono a unire la digitalizzazione di prodotto con quella di processo. Generalmente il punto di partenza viene dai quei prodotti più digitalizzati installati presso i clienti B2B, i sensori installati sui dispositivi raccolgono i dati che poi vengono analizzati e riproposti ai clienti che in questo modo acquisiscono informazioni preziose per la comprensione dei propri processi produttivi.
Si prende spunto dalla raccolta di informazioni per poi offrire servizi di consulenza ai clienti sui loro processi. Per cui i produttori possono passare dall’essere fornitori di prodotti a fornitori di servizi.
La digitalizzazione dei prodotti può essere favorita dalla normativa, per esempio dall’obbligo di equipaggiare le macchine con sensori. La ricerca ha evidenziato come il 65% delle aziende-campione stia lavorando su iniziative di digitalizzazione e solo il 23% non sia interessato al tema.
La responsabilità delle iniziative di digitalizzazione è per il 48% del responsabile dei sistemi informativi, per il 36% della proprietà e per il 15% del direttore amministrativo e finanziario. Dati che mettono in evidenza il ruolo dei responsabili ICT e dei vertici aziendali, coinvolgimento che dimostra che si è capito che la digitalizzazione trasforma l’azienda e di conseguenza è necessario il coinvolgimento dei vertici aziendali.
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Per quanto riguarda lo stato delle iniziative di digital manufacturing, il 48% delle imprese è già attivo, il 15% ha in programma di farlo e il 36% non intende attivarsi.
Gli obiettivi del digital manufacturing vedono in primo l’aumento della produttività del lavoro (43%), l’aumento della qualità (40%) e il miglior utilizzo degli asset produttivi (25%).
Le tecnologie sulle quali è maggiormente concentrata l’attenzione sono il cloud e la robotica in primo piano, poi l’IoT e i big data, per ultimo la stampa 3D e la realtà aumentata
Il digital manufacturing fa emergere tre temi caldi per i CIO: architettura, sicurezza e integrazione, come evidenziato anche dalla situazione degli investimenti IT in atto che sono nel cloud per il 59%, nella digital security per il 30% e nelle tecnologie di integrazione per il 24%.
“La ricerca – ha concluso Salviotti -, evidenzia una situazione di «work in progress» delle aziende manifatturiere verso il percorso che porta al paradigma Industria 4.0;
•Le iniziative sembrano essere governate e indirizzate, orientate a raggiungere il «prossimo passo», con investimenti costanti o crescenti, anche da parte di chi ha già investito in passato;
•L’orientamento delle attività di digitalizzazione è tendenzialmente interno (efficienza, coordinamento, qualità);
•La piattaforma tecnologica per la digital enterprise è in fase di costruzione, a partire dal cloud e dalla robotica avanzata;
•Al momento non sembrano esserci impatti delle iniziative di digitalizzazione a livello di organici, piuttosto è data enfasi al miglioramento di alcuni prassi organizzative verso il prossimo paradigma industriale.”