Libraesva UrlSand Protection blocca i link malevoli nelle email

Libraesva UrlSand Protection blocca i link malevoli nelle email

Libraesva presenta UrlSand Protectionfunzionalità di cloud-based sandbox pensata per bloccare facilmente le URL malevole nelle email aziendali.

La nuova funzionalità UrlSand Protection di Libraesva complementa la nuova release dell’email gateway ESVA – Email Security Virtual Appliance, che già rappresenta un filtro ad elevata protezione per le caselle di posta elettronica aziendali. UrlSand Protection garantisce un’ulteriore barriera contro gli attacchi avanzati di phishing, malware zero-day e ransomware che potrebbero colpire attraverso i link presenti nel corpo delle email. La nuova funzionalità può essere attivata su tutti i dispositivi (desktop, mobile e tablet) e su tutti i sistemi operativi (Android, Mac e Windows).

Il gateway ESVA con UrlSand Protection offre un sistema integrato per la sicurezza aziendale. In una prima fase, il gateway analizza le email alla ricezione con uno spam catch rate del 99,98% e quasi zero falsi positivi. Subito dopo, ogni link viene riscritto dal sistema UrlSand Protection e al momento del click l’utente viene indirizzato alla sandbox in cloud installata negli EsvaLabs. Se il link analizzato passa i controlli, l’utente può accedere alla pagina o sito di destinazione, considerato privo di rischi. In caso contrario, appare una schermata che avvisa del blocco attivato sul collegamento ritenuto pericoloso. Va notato che UrlSand Protection controlla tutti i domini e i link, anche quelli già categorizzati come ‘innocui’ perchè noti o frequenti.

La nuova sandbox di Libraesva è un’opzione gratuita disponibile sulla release 4.0.0 di ESVA e successive.

Rodolfo Saccani, Security R&D Manager, Libraesva
Oggigiorno il numero di link condivisi e trasmessi direttamente nel corpo delle email è molto elevato e purtroppo può essere portatore di infezioni gravi. Non appena pronta, abbiamo subito rilasciato con l’ultima versione di Libra ESVA 4.0.0 la funzionalità Sandbox, che permette di analizzare la pericolosità dei link prima ancora di giungere al sito di destinazione. Il sistema è snello e opera in cloud, senza comportare aggravi in termini di tempo e di operatività grazie a un tempo medio di analisi inferiore ad un secondo. Un aspetto a cui abbiamo riservato grande attenzione consapevoli di quanto sia importante garantire alle aziende Enterprise flussi continuativi e sicuri.

Paolo Frizzi, CEO di Libraesva
La sandbox costituisce un livello di sicurezza significativo per le reti aziendali. Basti pensare che nei soli primi 15 giorni di rilascio dell’appliance, superati i già puntuali controlli di Esva, ben lo 0.5% delle restanti email è stato riconosciuto in sandbox come malevolo. In un’epoca in cui gli hacker sviluppano sistemi sempre più intelligenti per colpire le reti aziendali, anche in mobilità, intravediamo in questo processo un valore aggiunto capace di adattarsi anche alle abitudini dell’utente stesso – che può aprire le mail su device differenti e in tempi successivi a quello di ricezione – proteggendolo.