IoT e automotive, l’opinione dell’Intel Fellow Riccardo Mariani

IoT e automotive, l’opinione dell’Intel Fellow Riccardo Mariani

Riccardo Mariani, Intel Fellow e Chief Functional Safety Technologist IoT Group di Intel Corporation, ci illustra i progressi tecnologici nel mercato della guida autonoma.
Durante l’ultimo mezzo secolo, il mercato dei sistemi embedded si è sviluppato a una velocità fenomenale, per diventare uno dei settori più innovativi della tecnologia. L’Internet delle cose (IoT) consente di rendere più intelligente tutto ciò che ci circonda: dalle auto alle macchine da caffè, dai robot industriali alle sale riunioni intelligenti fino ai punti vendita retail.
Intel si è impegnata a creare piattaforme scalabili e più sicure per aiutare i clienti a sfruttare enormi opportunità di crescita e a risolvere nuove sfide per incrementare l’efficienza tramite l’automazione. La nostra società controllata Wind River è uno degli operatori principali nel mercato embedded e fornisce software per consentire a tutte le industrie principali di far evolvere infrastrutture legacy obsolescenti, migliorare l’efficienza e incrementare sicurezza e affidabilità.

Il settore automotive rappresenta un’area particolare in cui l’IoT sta accelerando la trasformazione. Che cosa comporterà tutto questo per noi? Sono tanti e molto significativi i cambiamenti in atto, tra cui per esempio il fatto che i trasporti locali diventeranno più sicuri ed efficienti man mano che i veicoli senza pilota si muoveranno più velocemente nel traffico mentre i passeggeri possono dedicarsi ad altre attività.

Portare sul mercato auto autonome più sicure – Da tempo le case automobilistiche hanno integrato dispositivi embedded nei loro veicoli per migliorare la sicurezza del conducente. Entrate in un qualsiasi showroom e avrete la possibilità di scegliere una nuova auto dotata di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS, Advanced Driver Assistance System) completi. E infatti le case automobilistiche offrono funzionalità come il rilevamento delle collisioni, il cruise control, il parcheggio automatico, il rilevamento dei colpi di sonno e molto altro. Il passo logico successivo per il settore automobilistico è l’introduzione sul mercato delle auto autonome, un’area i cui le principali aziende, come BMW, stanno cercando di conquistare un ruolo di leadership.

Non c’è dubbio che le auto autonome rappresenteranno una delle tecnologie rivoluzionarie più significative del XXI secolo. Le auto senza conducente miglioreranno l’efficienza del flusso di traffico, potenzieranno la produttività dei passeggeri e ridurranno l’inquinamento abbattendo drasticamente il consumo di energia. E, soprattutto, le auto autonome trasformeranno completamente la sicurezza delle nostre strade. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno si verificano circa 1,2 milioni di incidenti mortali in tutto il mondo. Secondo i ricercatori, le auto autonome potrebbero ridurre la frequenza degli incidenti fino al 90% salvando 10 milioni di vite ogni decennio.

Per mantenere questa promessa, le auto autonome avranno bisogno di hardware, software e tecnologie di rete (dall’auto al cloud) per disporre di livelli senza precedenti di affidabilità, disponibilità, sicurezza e sicurezza funzionale. Ed è l’area della sicurezza ad essere enormemente importante, essendo il punto fondamentale dell’ISO 26262, lo standard internazionale che disciplina il segmento automobilistico. I passeggeri dovranno potersi fidare dell’intelligenza artificiale che guida le auto, da cui dipende la loro vita. Per ridurre al minimo il rischio di incidenti, le case automobilistiche dovranno garantire che le auto autonome siano in grado di comunicare tra di loro, riconoscere l’ambiente circostante, adattarsi alle condizioni meteo, ricevere gli aggiornamenti del sistema di mappatura e respingere gli attacchi informatici. Tutto ciò richiederà un’enorme potenza di elaborazione e genererà un volume di dati senza precedenti (4.000 GByte per auto ogni giorno). Gestire questa immensa mole di dati richiederà la connettività 5G e una robusta infrastruttura di data center. Tutto questo potrà diventare realtà grazie alla collaborazione intersettoriale tra i fornitori di telecomunicazioni, le aziende tecnologiche, le case automobilistiche.

IoT e automotive, l’opinione dell’Intel Fellow Riccardo Mariani

Intel dedica da sempre grande attenzione alla creazione di partnership e alla definizione di robusti standard di settore. Per fornire alle case automobilistiche e ai loro fornitori di primo livello dei moduli completi per introdurre sul mercato sistemi di guida automatizzata assolutamente sicuri, abbiamo lanciato la piattaforma Intel GO. Questa soluzione supporta un’architettura flessibile, dalle unità di elaborazione centrale tradizionali (CPU) a FPGA (Field Programmable Gate Array) e tecnologie di accelerazione hardware per il deep learning. E, soprattutto, la soluzione di guida automatizzata Intel GO è caratterizzata dal supporto integrato per caratteristiche di sicurezza funzionale e sicurezza multilivello ed è la prima piattaforma di sviluppo del settore predisposta per il 5G e dedicata alla guida autonoma.
I sistemi embedded stanno trasformando interi settori come quello dell’automotive, grazie alla tecnologia visionaria di Intel che collega un ampio ecosistema di aziende. E sono proprio queste connessioni che cambiano lo status quo, rendendo possibili soluzioni straordinarie.