Intervistiamo Lis Strenger, Senior Principal Product Marketing Manager, IoT and Emerging Architectures di Red Hat, che ci racconta le novità MWC per l’Internet of Things.
– Red Hat è tra le aziende tecnologiche in ambito software con il portfolio prodotti tra i più diversificati, quali sono le ragioni che spingono l’azienda verso il mondo IoT?
In realtà sono i clienti che ci spingono verso il mondo IoT. Da molti anni ormai utilizzano le nostre tecnologie in questo ambito, soprattutto nei settori dei trasporti e manifatturiero, da prima ancora che venisse coniato lo stesso termine IoT. In realtà, molto dell’approccio che adottiamo oggi nasce da questa lunga esperienza di collaborazione con clienti e partner. Clienti e partner che fanno uso di componenti diverse della nostra offerta, ad esempio il nostro software di integrazione, il business rules engine o il sistema operativo Red Hat Enterprise Linux, per risolvere problematiche legate alla trasmissione di dati attraverso sistemi IoT e alla creazione di ambienti IoT affidabili, sicuri e scalabili. Il risultato è che realtà come Meteorcomm riescono a raggiungere affidabilità “five nine” nei loro sistemi IoT.
– Quali sono le strategie di sviluppo della gamma IoT per il breve periodo?
Come sempre nelle attività di sviluppo, ci concentriamo su progetti comunitari open source. La nostra strategia di sviluppo prevede la partecipazione e il contributo ai progetti open source, oltre al supporto ed alla collaborazione con altri attori individuali e aziende, con l’obiettivo finale di portare l’innovazione che riteniamo necessaria a questo ecosistema open source. In un certo senso, la nostra strategia di sviluppo intende rispondere e innovare sulla base delle necessità di chi si occupa di sviluppo IoT negli scenari reali. Un esempio di come costruire una base stabile e flessibile per la futura innovazione IoT partendo dalla forza delle community è Eclipse Kapua. Si tratta di un progetto open source per la gestione di dispositivi periferici IoT, dalla connettività e configurazione fino al ciclo di vita delle applicazioni, promosso da Red Hat assieme al nostro partner Eurotech. Eclipse Kapua si combina con il progetto Eclipse Kura già esistente per offrire a sviluppatori e utenti finali Io Tuna piattaforma aperta per implementazioni IoT end-to-end, aiutandoli ad evitare un costoso lock-in proprietario e ad accelerare lo sviluppo spinto dalla comunità.
– Considerando la vastità delle applicazioni delle architetture IoT, qual è secondo Voi il segmento che offre le maggiori possibilità di business? Perché?
Le applicazioni industriali, che comprendono manifatturiero, trasporti e logistica, ma anche le smart city e il retail possono potenzialmente ottenere dall’IoT grandi vantaggi, ed in questi settori vediamo tanti casi di utilizzo che hanno già prodotto concreti risultati di business. Si tratta di mercati in cui una completa digitalizzazione di processi complessi richiede tempi particolarmente lunghi, e di conseguenza rappresentano un’opportunità per chi produce tecnologia IoT. Utilizzo degli apparati, controllo dei residui e manutenzione preventiva saranno ad esempio fondamentali per l’automazione dei processi in questi settori.
– Più in generale, qual è la Vostra visione del mercato che gravita attorno alle soluzioni IoT e per la gestione intelligente delle infrastrutture, in termini di maturità e possibili strade percorribili?
La grande varietà di dati IoT che transita dal cloud fino ai dispositivi connessi, passando per l’infrastruttura di comunicazione rappresenta tipicamente una delle maggiori problematiche a livello di infrastruttura. Per questo, una soluzione IoT deve poter operare in tenti diversi ambienti, fisici e digitali. Anche nelle architetture più semplici, convivono solitamente un ambiente soprattutto digitale nel cloud e un ambiente definito fisicamente, composto dai dispositivi. Un approccio alla gestione infrastrutturale dovrebbe considerare questi due estremi, tenendo presente il fatto che una soluzione IoT sarà sempre legata a un’infrastruttura ibrida.
– In termini di diffusione dei sistemi IoT e del grado di cultura che si sta sviluppando tra i partner e i clienti, quale percezione avete del mercato italiano? Quali prospettive di crescita e fatturato?
La nostra esperienza è che l’adozione dell’IoT da parte del mercato italiano sia piuttosto avanzata in aree quali energia, trasporti, produzione industriale e gestione delle risorse naturali. Tra le collaborazioni strategiche e di lunga data di Red Hat in questo campo c’è quella con Eurotech, azienda italiana che fornisce piattaforme machine-to-machine e soluzioni IoT. Red Hat e Eurotech integrano le loro tecnologie con l’obiettivo di creare un’architettura end-to-end per l’IoT, in grado di colmare la distanza che ancora esiste tra tecnologie operative e informatiche.
– Qual è la peculiarità della proposition Red Hat in ambito IoT? Quali novità introdurrete a MWC?
Red Hat offre un esteso portfolio IoT completamente basato sull’open source. La tecnologia open source offre flessibilità ed efficienza economica, oltre ad abilitare l’innovazione su cicli decisamente più veloci rispetto al software proprietario. Si tratta di fattori particolarmente importanti in ambito IoT, perché non siamo oggi in grado di sapere come sarà una soluzione IoT domani. Assieme a Eurotech e altri partner, stiamo costruendo una piattaforma aperta, sufficientemente flessibile per poter aggiungere o modificare componenti nel momento in cui ci si trova di fronte a nuove fonti di dati, nuovi tipi di sensori e nuove opportunità di applicare l’IoT al business. L’innovazione spinta dall’open source permette di restare competitivi man mano che nuove funzionalità vengono aggiunte alla piattaforma IoT.
Una preoccupazione comune legata all’IoT è il potenziale impatto che può avere sulla sicurezza di un’organizzazione. I sottosistemi utilizzati nell’IoT, come i sistemi di controllo dei processi, possono non essere stati progettati per collegarsi a Internet, motivo per cui ci concentriamo sull’offrire solide forti funzionalità di sicurezza a livello enterprise. Red Hat affronta la sicurezza IoT nell’ottica di rendere sicuro un sistema IoT completo, che comprende i singoli device IoT. Un sistema IoT si compone di dispositivi IoT, gateway e sistemi di backend, oltre che del software e delle reti che questi utilizzano, ma anche dei processi, delle persone e dei dati necessari per operare, gestire e manutenere tutto l’hardware e il software. Red Hat ha progettato un’architettura IoT di sistema che vede la sicurezza integrata in ogni suo livello. Questa architettura offre differenti livelli di sicurezza che aiutano ad impedire che si verifichino problemi di grande entità, e sono in grado di identificare e risolvere i problemi più piccoli, che non possono spesso essere del tutto evitati.
Nel corso del prossimo MWC, presso il suo stand (Hall2, stand 2G30), Red Hat farà una demo IoT per illustrare la potenza del Mobile Edge Computing (MEC) abbinata al software open source. La demo sarà incentrata su un caso di utilizzo di asset tracking – questa architettura di riferimento si basa sulla combinazione efficace tra software open source e tecnologia del partner Eurotech, che i clienti hanno già implementato per operare le loro soluzioni IoT. Questo scenario è completamente basato su software open source, che permette di raggruppare le componenti IoT enterprise in modo semplice ed economico, e distribuisce la capacità di elaborazione alla periferia della rete in modo intelligente.
– IoT e Smart City sono tematiche strettamente correlate, come interpretate questo binomio? Esistono piattaforme sviluppate ad hoc o partnership in essere pensate per la crescita futura?
L’integrazione tra mondo fisico e digitale gioca un ruolo importante per le smart city e l’IoT. Le smart cirty sono un’aggregazione di tutte le tipologie di uso IoT e racchiudono in un unico scenario segmenti diversi quali trasporti, salute, risorse naturali, preoccupazioni ambientali e sicurezza fisica. Le smart city rappresentano un “sistema di sistemi” – i sistemi individuali devono funzionare, devono essere interoperabili e interconnessi tra loro, ed il risultato finale deve essere utile e funzionale. Il nostro approccio attuale è quello di fornire la base su cui i nostri partner possono costruire le loro piattaforme IoT dedicate. Le future piattaforme IoT di successo dovranno combinare specifici requisiti tecnologici informatici ed operativi, e non esiste attualmente un singolo vendor in grado di coprire tutta questa gamma, motivo per cui stiamo creando in modo preventivo un ecosistema di partner. Il gateway Internet Eurotech ReliaGATE 20-26 è un ottimo esempio dell’unione tra tecnologia solida, enterprise IT e IoT, con la forza di una conoscenza approfondita del mercato e una buona comprensione delle sue necessità.