Router e gateway costituiscono il centro di connessione dati per uffici e ambienti professionali, si tratta di apparati in costante evoluzione e sempre più ricchi di funzionalità.
Lo sviluppo di questo genere di device non conosce sosta, principalmente per soddisfare le esigenze di security, connettività e velocità di utenti e lavoratori, sempre più “connessi”.
Se, dunque, fino a qualche anno fa, i router costituivano una mera soluzione per l’interconnessione verso Internet (al di là degli apparati utilizzati a livello enterprise e data center), oggi parliamo di unità sempre più complesse e capaci di garantire un buon numero di funzionalità, anche a costi contenuti.
Infatti, ad esclusione dei modelli di “primo prezzo”, principalmente orientati al mondo consumer e home, i router per le realtà Soho, Robo e per le piccole imprese si propongono sempre più spesso come polo di rete tutto fare.
Scendendo nel dettaglio, la prima grande distinzione tra le famiglie in commercio riguarda la presenza o meno della componente modem. Tipicamente un “modem router”, spesso definito gateway, è un dispositivo per chi ha budget relativamente limitati e desidera ridurre al minimo anche possibili problematiche di configurazione, oltre al numero di apparati connessi. Tuttavia, se nel nostro Paese questo tipo di device risulta apprezzato, anche per via di uno scenario di diffusione della Banda Larga e della Banda Ultra Larga estremamente variegato, nelle altre nazioni non può dirsi lo stesso.
L’alternativa è un modem esterno, o un router base spesso fornito dall’operatore, al quale affiancare un router WAN, cioè privo di commutatore per la linea xDSL.
Schema esemplificativo dell’architettura di un router evoluto (FRITZ!Box 7490)
Ancora, da diverso tempo sono invece sempre più presenti nei listini dei produttori, modelli che offrono entrambe le opzioni e dispongono di connettori RJ-11 per la connessione diretta della linea telefonica e una RJ-45 per gestire apparati esterni in fibra.
In generale, nei contesti più piccoli e con pochi dipendenti, dove il budget è limitato, è importante bilanciare equamente le differenti opzioni a disposizione.
Proprio per questo, al di là della componente WAN, che varia in funzione della linea che l’operatore è in grado di offrirvi, è opportuno valutare le caratteristiche addizionali che un router può garantire.
Analizzando il comparto connessioni, la base per tutti include 2 o 4 porte LAN a 100 MBit anche se, per questioni di velocità, è meglio optare per un modello con uno switch Gbit. Lo stesso vale per la componente wireless, ormai di serie. In questo settore l’offerta è notevolmente variegata, a partire dai controller monobanda Wireless-N da 150 o 300 MBps, sino ai modelli “N” multi antenna, che possono spingersi a 600 MBps.
La tecnologia Wireless AC e il supporto MU-MIMO hanno spinto i produttori a innovare ulteriormente il comparto radio. Non è raro trovare router wireless che supportano questo standard, capace di offrire velocità superiori di tre volte, almeno, rispetto al precedente protocollo. In questo caso il controller è in grado di gestire due bande (2,4 GHz e 5 GHz), consentendo una reale separazione tra i dispositivi connessi, in funzione delle capacità di trasmissione. Il vantaggio, come è lecito aspettarsi è evidente, sia in termini di stabilità, sia di velocità.