Kaspersky, investire per colmare il gap di compentenze sulla sicurezza

Investire sui giovani talenti per colmare il gap di compentenze sulla sicurezza

Secondo una recente indagine di Kaspersky Lab i giovani con competenze tecnologiche sono la risorsa per raggiungere un livello di sicurezza e protezione migliore. Kaspersky Lab ha condotto un sondaggio su 12.000 utenti privati e professionisti IT in Europa e USA nel quale si evidenzia che le persone sotto i 25 anni, altamente qualificate, sono già abituate agli attacchi informatici e la loro preoccupazione supera solo marginalmente la loro curiosità. Inoltre anche la loro considerazione verso questo tipo di crimini è piuttosto schierata, di fatti il 64% degli italiani intervistati ritiene che l’hacking sia una competenza “notevole” e solamente il 26% è preoccupato dalle persone che dispongono di queste competenze.

Il 35% dei nostri connazionali intervistati sotto i 25 anni è già a conoscenza di tecniche di anonimato online ed è già in grado di nascondere il proprio indirizzo IP.
Il 45% degli intervistati ha preso in considerazione una carriera in cybersecurity, considerata dal 42% un buon modo di utilizzare il proprio talento, molti altri hanno ammesso di essere inclini a prendere parte ad attività condannabili. Nel nostro paese le cose sembrano essere leggermente migliori, di fatti il 54% degli italiani sotto i 25 anni parteciperebbe attivamente alla lotta contro il cybercrime, mentre un numero comunque considerevole (18%) utilizzerebbe le proprie competenze per divertimento, o attività segrete (22%) e profitti finanziari (10%).

Eugene Kaspersky, Presidente e CEO di Kaspersky Lab
Il settore della sicurezza e l’istruzione devono fare molto di più per reclutare la nuova generazione di cyber professionisti. I segnali di pericolo sono evidenti. La frequenza e il profilo di cyber attacchi condotti da adolescenti stanno aumentando di pari passo con le competenze di ogni generazione, nonché con la pronta disponibilità di ‘malware as a service’.

I giovani, spesso anche adolescenti, siano essi degli esperti di exploit o dei semplici soldati negli ultimi anni sono stati collegati a numerosi attacchi ad altro profilo come quello verso Sony Entertainment e Target negli USA, o anche Mumsnet e TalkTalk nel Regno Unito.

Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab
Il cyber crimine organizzato non è più solo un problema da discutere in sala riunioni, ma è sempre più una minaccia che mira a danneggiare, e potenzialmente mettere in imbarazzo, i singoli individui nelle loro case. Come evidenziano i recenti attacchi a Sony Entertainment e ad Ashley Madison, durante i quali sono state rese pubbliche informazioni assolutamente private, il cyber crimine minaccia di rovinare vite pubbliche e private. La nostra ricerca dimostra tre cose: una grave mancanza di competenze di sicurezza informatica, l’abilità degli adolescenti di colmare le lacune e il fallimento del settore nel far fare il primo passo a questi ragazzi.

I giovani appassionati di informatica di oggi rappresentano un’importante risorsa per il futuro per colmare il gap di conoscenze e competenze necessarie per migliorare il livello di sicurezza e privacy della nostra società digitale.
Una recente ricerca condotta da Frost & Sullivan, sulla base delle tendenze attuali, ha previsto entro il 2020 una carenza di 1,5 milioni di professionisti della sicurezza informatica. Il sondaggio ha rivelato che il 94% degli intervistati riconosce la necessità di un’evoluzione della professione e di coinvolgimento dei giovani.
I datori di lavoro attualmente non riescono ad attirare i giovani di talento poiché non offrono ruoli entry-level nella sicurezza informatica poiché la maggior parte promuove personale interno (76%) fornendo formazione se necessario o recluta esternamente professionisti della sicurezza senior (39%).
Il 69% dei professionisti italiani ritiene che è il sistema educativo che deve incoraggiare i giovani verso la professione di “hacker buono”. Europa, Stati Uniti e Regno Unito si stanno muovendo in queste direzioni, per avviare le professioni del futuro verso un mercato unico digitale.
Kaspersky Lab ritiene che anche i datori di lavoro dovrebbero fare di più per incoraggiare i giovani ad una carriera nella sicurezza informatica, questo viene sottolineato anche dai professionisti IT, di fatti il 24% ammette che le aziende e le organizzazioni dovrebbero offrire programmi di formazione e specializzazione.

Eugene Kaspersky
Kaspersky Lab, insieme agli altri player nell’ambito della cybersecurity, è in parte responsabile per quanto riguarda il settore. Di conseguenza, la nostra azienda sta affrontando questo problema globale in maniera diretta, contribuendo attivamente. Ne è un ottimo esempio il Talent Lab presentato recentemente.

Talent Lab è un concorso internazionale per studenti universitari e giovani professionisti di età compresa tra i 18 e i 30 anni che incoraggia i giovani di talento a trovare soluzioni innovative alle varie sfide di cyber sicurezza. I primi premi includono una borsa di studio di 10.000 dollari per una formazione ulteriore, la partecipazione ai Leoni di Cannes e un invito al Security Analyst Summit (SAS).