L’adozione del cloud computing nel business aziendale è in costante aumento, lo confermano anche i dati dello studio condotto da IBM Institute for Business Value e intitolato “Tailoring hybrid cloud”, il quale ha visto intervistati oltre 1.000 soggetti da 18 differenti settori industriali. Il primo risultato significativo di questa intervista è che dal precedente studio condotto nel 2012 ad oggi, la percentuale degli intervistati che dichiara di avere un solido piano per l’adozione del cloud per le proprie applicazioni è passato dal 34% al 78%. Il 92% degli intervistati ha dichiarato che l’adozione del cloud ha permesso alla propria azienda di trovare nuove opportunità di business e di supportarle efficacemente.
A questo dato fa da contrappunto un 45% di intervistati che ha dichiarato che, pur espandendo il proprio business nel cloud, continuerà ad adottare server dedicati per una parte del workload. I due dati non sono comunque in discordanza: ogni azienda ha necessità uniche e deve trovare il giusto mix tra cloud ibrido, privato e server dedicati per ottenere i giusti benefici finanziari.
La ragione principale indicata dagli intervistati a favore dell’adozione di soluzioni ibride è la riduzione dei costi delle attrezzature: il 54% ha dichiarato che il passaggio di alcuni processi su sistemi cloud ha permesso di evitare le spese dovute al ricambio dell’hardware ogni pochi anni. Altre ragioni a favore del cloud sono la velocità con cui si riesce a soddisfare i bisogni dei clienti e la riduzione della complessità di alcuni processi di business.
I tre motivi di preoccupazione principali nel passaggio al cloud sono invece stati indicati in: percezione di una minore sicurezza dei dati (47%), i costi necessari al passaggio (41%) e una possibile frammentazione delle operazioni e processi (38%).
La creazione del giusto mix tra cloud e on-premise nell’ecosistema aziendale è dunque un processo che richiede innanzitutto un’attenta analisi per identificare i settori che possono meglio beneficiare di questa trasformazione e successivamente applicare questa conoscenza come linea guida per lo sviluppo delle iniziative future. E’ necessario inoltre rafforzare le competenze del proprio personale con un nuovo modo di pensare e nuove competenze per gestire diversi partner nell’ecosistema cloud. Infine, separare i dati più sensibili da quelli a minor sicurezza, applicando al contempo nuove policy di sicurezza per prevenire l’errore umano.