DataCore sottolinea ancora una volta i numerosi vantaggi offerti dalle proprie soluzioni per il Software-Defined Storage, oggi ancora più veloci ed economicamente sostenibili.
La piattaforma software SANsymphony adotta algoritmi di comunicazione a flussi paralleli (Parallel I/O) e può essere messo in funzione sulla maggior parte dell’hardware esistente, senza limitazioni e senza complesse configurazioni iniziali. Forte di queste peculiarità, DataCore continua il percorso di sviluppo di questa versatile architettura e potenzia periodicamente le capacità del software. Stiamo parlando di un sistema, ormai ampiamente diffuso a livello globale, ideale per ambienti iper-convergenti e SAN server multi-nodo ad elevata disponibilità.
Di fatto, la filosofia di Parallel I/O si è dimostrata estremamente valida nello sfruttare il potenziale inespresso dei processori multi-core, un particolare che sta diventando sempre più dirompente, un vero fattore di cambiamento nel settore dello storage.
Come evidenziato da George Teixeira, Presidente e CEO di DataCore Software, SANsymphony non teme rivali e può competere con successo con batterie hardware blasonate, come Huawei OceanStor 18800 v3 e Hitachi VSP G1000. A fronte di sistemi 4 – 5 volte più costosi, il software DataCore, installato su server Lenovo X3650 M5 (dual Xeon 18 core e 1,5 TByte di RAM e un mix di drive SSD e meccanici), ha raggiunto performance superiori di almeno il 70%, con un costo iniziale di poco superiore ai 500mila Dollari.
Non solo, il sistema ha raggiuto un valido tempo di risposta medio di 0,28 ms e un prezzo/performance di 10 centesimi USD per SPC-1 IOPS.
In più, utilizzando il benchmark di riferimento del settore per i carichi di lavoro di tipo database di livello enterprise – l’SPC-1 dello Storage Performance Council – DataCore ha sfidato le classiche batterie di storage esterno di alto livello con una soluzione SAN Server dual-node con Fibre Channel completamente ridondata. Su questo sistema, composto da una coppia di server standard preconfigurati, DataCore ha installato SANsymphony, la sua piattaforma di servizi per il Software-Defined Storage.
Rispetto ai risultati ottenuti dal codice SANsymphony PSP4 sottoposto a benchmark solo sei mesi fa, i miglioramenti delle prestazioni di Parallel I/O ottenuti nei giorni scorsi con il codice di SANsymphony PSP5 nel test SPC-1 di elevata disponibilità sono decisamente significativi. La precedente configurazione PSP4 a singolo nodo aveva ottenuto un tempo medio di risposta di 0,32 millisecondi con 459.290,87 SPC-1 IOPS e con il miglior rapporto prezzo/prestazioni del settore, pari a 0,08 dollari statunitensi per SPC-1 IOPS.
SANsymphony PSP5, nella configurazione a due nodi a elevata disponibilità con mirroring sincrono su Fibre Channel, ha abbassato il tempo medio di risposta di oltre il 30%, fino a 0,22 millisecondi, con una velocità di trasferimento dati più che doppia (1.201.961,83 SPC-1 IOPS). Il rapporto prezzo/prestazioni è invece salito leggermente, a 0,10 dollari per SPC-1 IOPS, assicurandosi comunque il terzo posto nella relativa Top Ten di SPC-1.
I nuovi risultati mettono DataCore SANsymphony sul quarto gradino della Top Ten delle prestazioni di SPC-1, posizionandola subito dietro mega-batterie pluri-milionarie come Huawei, Hitachi e HP XP7 , allo stesso livello della configurazione Parallel Server iper-convergente di DataCore . La soluzione iper-convergente a elevata disponibilità utilizzata da DataCore è costata 115.142,76 USD, compresi tre anni di supporto.
Al contrario di quanto avviene con le soluzioni concorrenti, il mirroring di DataCore offre come standard la possibilità di supportare sia cluster locali sia cluster estesi, anche su base metropolitana, con la protezione di failover e failback automatici su copie sincronizzate active-active di dati che si trovano in luoghi geografici diversi.
Parlando di riduzione del Total Cost of Ownership (TCO) è importante considerare anche gli elementi legati allo spazio occupato e all’ambiente. Le soluzioni di storage concorrenti occupano diversi rack 42U e molti metri quadrati di superficie, mentre la configurazione DataCore occupa solamente una piccola frazione (12U) di armadio.
Diversamente dalle tradizionali batterie di storage, i nodi DataCore avevano la responsabilità di gestire sia i carichi di lavoro di tipo database sia le loro richieste di I/O sugli stessi server: uno scenario molto più impegnativo. La compatta soluzione SAN Server di DataCore comprime l’infrastruttura necessaria e riduce significativamente costi e complessità di rete e amministrazione. In più, può essere aggiornata in ogni momento senza difficoltà con le tecnologie di server e storage più potenti disponibili sul libero mercato.