Alla prova dei fatti, Brother MFC-L6900DW ha raggiunto velocità di stampa di 50,8 ppm (prima pagina entro 9 secondi max) adottando documenti con copertura del testo al 5%, performance che scendono a 22,5 ppm in modalità duplex (circa 45 ipm). Anche le capacità di copia si sono rilevate all’altezza, con prestazioni di 46,8 ppm (prima pagina in 8 secondi) e 21,9 ppm in modalità fronte/retro automatica, lavorando tramite ADF.
Proprio l’unità automatica di scansione si è dimostrata correttamente dimensionata rispetto alle capacità del motore di stampa. Durante l’acquisizione verso PC abbiamo registrato valori di 19 ppm (200 DPI / colore) e di 18 ppm salvando nella stessa modalità su pendrive USB.
Stampando direttamente da device USB le prestazioni non variano in modo significativo. Interessante la possibilità di vedere a schermo ogni file memorizzato sullo storage removibile e di stampare un elenco, per meglio valutare il contenuto. La stampante può gestire molti standard ed è in grado di interpretare anche file che non sono stati pensati per la riproduzione, un particolare piuttosto raro.
In termini di qualità già lavorando a 600 DPI è possibile raggiungere un buon grado di dettaglio, sufficiente per la maggior parte degli impieghi da ufficio. Scegliendo la risoluzione 1200 DPI o HQ 1200 si raggiunge una maggior precisione nella miscelazione dei retini, con un dithering molto raffinato soprattutto sulle fotografie. A fronte di un elevato dettaglio è tuttavia ravvisabile, in particolar modo nella riproduzione di toni continui, un leggero effetto banding (scie orizzontali).
La tecnologia adottata da Brother permette di riscaldare rapidamente il fusore, per un ridotto tempo di stampa se il dispositivo si trova in standby, pari a 21,9 secondi.
Ciò comporta un forte assorbimento in fase di prima accensione e di riattivazione. Per brevi istanti, infatti, abbiamo registrato un consumo istantaneo di 1.302 W, valore che si assesta sugli 880 W in fase di copia e 790 W quando si stampa da PC/USB. Le attività di scansione interessano solo i motori che alimentano il sensore e il modulo ADF, perciò l’assorbimento cala a soli 22 W.
Brother imposta per definizione tempi di riposo molto brevi (1 minuto), l’MFP passa dunque a consumi più contenuti molto velocemente, arrivando a richiedere solo 13,2 W. Il device non dispone di un tasto “hardware” per lo spegnimento e, anche se spenta tramite il pulsante frontale (soft-off), continua a consumare circa 6,5 W.
Nel complesso, pur se a un prezzo non trascurabile, il multifunzione MFC-L6900DW porta in ufficio elevate prestazioni, facilità d’uso e integrazione e un’autonomia di stampa non di poco conto, già con il toner standard.
Punteggio
81
su 100
PRO
Prestazioni elevate in stampa e scansione; supporto duplex, host USB e NFC; controller wireless incluso; buona qualità generale di stampa; possibilità di espansione.
CONTRO
Leggero banding su toni continui; driver e utility con interfaccia legacy; consumo in modalità stand-by / “soft-off” non trascurabile nel lungo periodo.