Sicurezza e mobilità, intervista al PM di Check Point Michael Shaulov

Sicurezza e mobilità, intervista al PM di Check Point Michael Shaulov

Con Michael Shaulov, Head of mobility product management di Check Point, parliamo di sicurezza e mobilità, un paradigma che oggi interessa sempre più realtà professionali.

– La sicurezza è uno degli elementi fondamentali per garantire l’operatività delle aziende moderne, quali macro trend avete evidenziato nel breve periodo, per quanto riguarda le minacce e gli attacchi più diffusi?
La quantità di attacchi ai dispositivi mobili aumenta costantemente anno dopo anno, ma l’aspetto più preoccupante è la forte crescita di attacchi altamente sofisticati. Android è la piattaforma più vulnerabile, quindi l’ultima strategia dei cybercriminali è la costanza e creare confusione.
Essi sono infatti molto abili nel nascondere il codice malevolo, e anche quando questo viene rilevato, è sempre più difficile, se non impossibile, rimuoverlo senza ripulire in profondità il dispositivo. Riguardo iOS, il trend è quello dei malware che non si basano sul jailbreack, o che eseguono il jailbreack di nascosto, all’insaputa dell’utente. Con l’accesso root su un iPhone o un iPad, un cybercriminale sarà in grado di rubarvi qualsiasi cosa.

– La mobilità è parte integrante del moderno trend di trasformazione del business, quali sono e quali credete potranno diventare le minacce più rilevanti per i device mobili? Perché?
Attualmente, la minaccia più concreta è costituita da due elementi: in primis, la scarsa comprensione della facilità con cui i dispositivi mobili, che custodiscono e trasmettono un ampio volume di dati sensibili e dati aziendali, non sono protetti. Quindi, e in secondo luogo, manca la preparazione a livello executive per mettere adeguatamente in sicurezza i dispositivi contro attacchi che potrebbero rivelarsi catastrofici. In futuro, gli attacchi non saranno così ad ampio raggio, il che potrebbe darci la falsa percezione che non siano in atto. La verità è che agiscono, e agiranno, in proporzione maggiore, ma gli attacchi saranno molto più mirati. Perché, infatti, rivolgersi ad un’ampia rete, e sperare di colpire qualche vittima, se si può gettare un amo e ottenere esattamente ciò che si vuole proprio da quella persona che ne è in possesso?

– Il mondo mobile è ricco di insidie ma, nonostante questo, molti utenti e molte aziende non mettono in atto i necessari strumenti per proteggersi. Quale grado di attenzione avete rilevato presso i vostri clienti?
I nostri clienti tendono a conoscere una gamma di minacce a cui i dispositivi mobili sono esposti. In gran parte, tutti concordano sul fatto che ci sono dei rischi, ma li legano solo a fattori come la grandezza dell’azienda e il mercato di riferimento. I clienti che maneggiano dati molto sensibili, soprattutto in ambito finanziario o healthcare, sanno di avere molto da perdere nel caso di un attacco. Eppure, le aziende più piccole, come le startup, che spesso hanno una leadership più giovane e esperta di tecnologia, riconoscono che è solo questione di quando si verificherà un attacco, e, che, quando quello accadrà nessuno vorrà sentirsi senza protezione.

– Mobilità e sicurezza, come interpretate questo paradigma?
La mobilità e la sicurezza dovrebbero lavorare insieme per la sicurezza dei dispositivi e dei dati. La sfida è che molte soluzioni su cui ci basiamo per gestire la mobilità fanno soltanto quello – gestiscono i dispositivi, invece di metterli in sicurezza. Applicare una politica su un dispositivo è una cosa, ma spingere automaticamente per una politica nuova e più severa per quel dispositivo, partendo dal cambiamento delle condizioni di sicurezza, è un’altra. Si tratta di un fattore che occorre tenere in considerazione, se volete una forza lavoro con dispositivi mobili sicuri. Sono molto rare le soluzioni che hanno questa capacità, sul mercato, e quelle che la applicano efficientemente sono ancora meno.

– In merito alla recente partnership con ElevenPaths, quali sono i punti di forza della vostra proposta di sicurezza per i clienti Telefónica? Più in generale, quali sono i vantaggi peculiari della piattaforma Check Point Mobile Threat Prevention?
I clienti aziendali di Telefonica adesso potranno gestire o utilizzare smartphone e tablet con tranquillità, sapendo che le minacce avanzate vengono ammortizzate completamente e automaticamente. La soluzione Mobile Threat Prevention di Check Point rappresenta il livello più elevato di sicurezza aziendale, per i dispositivi Android e iOS. Vanta il più elevato tasso di rilevamento delle minacce sul mercato, offre visibilità delle minacce e controllo su tutti gli apparati mobili di un’organizzazione, senza incidere sulle performance del dispositivo, e senza mettere in discussione la privacy dell’utente finale. I clienti di Telefonica possono godere poi di tutti i vantaggi della collaborazione tra il team di ricercatori di Check Point e i laboratori di Elevenpaths, la prima nel settore in assoluto ad offrire la gestione di tutto il ciclo di vita delle minacce – dal rilevamento in tempo reale, alla prevenzione di MTP, alle funzionalità investigative della piattaforma Elevenpaths.