Lenovo svela le più recenti unità mobile, presentate e premiate al CES e a MWC, e pone l’accento sulle strategie che hanno portato il brand ai primati globali registrati negli ultimi anni.
A illustrare nel dettaglio la visione del Gruppo, tra gli altri, Mirko Poggi, Country General Manager e Amministratore Delegato di Lenovo Italia, Federico Carozzi, SMB Country Manager, Lenovo Italia, Simona Menghini, Responsabile della Comunicazione Lenovo Sud-Europa e Giovanni Cicuttin, Tech Evangelist.
Ad oggi, Lenovo ha registrato un fatturato di 46 miliardi di Dollari e costituisce uno dei player di rilievo del mercato ICT, con una presenza in oltre 160 Paesi e una forza produttiva di 58mila dipendenti.
La crescita del breve periodo è stata “folgorante”, passando dal 370° posto della Global Fortune 500, nel 2012, alla 231° casella, lo scorso anno. Questo obiettivo è stato raggiunto consolidando il business tradizionale, che vede Lenovo molto legata al concetto di computing e al mercato dei PC, ma anche introducendo e rinnovando categorie di prodotto relativamente ai segmenti server, storage e telefonia.
La migliorata brand awareness è inoltre confermata dalla presenza nella Interbrand top 100, tra i marchi riconosciuti a livello globale e dalle analisi della Boston Consulting, che posizionano Lenovo tra le 50 aziende più innovative al mondo. Si tratta di risultati di grande rilievo, come sottolinea Poggi, soprattutto considerando che il marchio Lenovo è nato poco più di 10 anni fa, nel 2005, dopo l’acquisizione della divisione PC da IBM. La storia è però sensibilmente più lunga e nasce con il brand Legend, già attivo nel 1984.
Mirko Poggi, Country General Manager e Amministratore Delegato di Lenovo Italia
Come detto, il core business rimane quello dei personal computer, settore dove la società si conferma da 11 trimestri quale leader. Nel complesso, Lenovo conta più di 21,6 milioni di unità vendute nel 2015 (a una media di cinque device al secondo).
Per continuare a crescere e a innovare, la politica di fondo è stata affinata seguendo quattro direttrici fondamentali: una strategia chiara, l’eccellenza operativa, l’innovazione e la multiculturalità.
La filosofia del Gruppo è “proteggi e attacca”, protezione del business primario e mantenimento della propria posizione di mercato, crescendo in modo progressivo e strutturato. Ciò si traduce in investimenti continui e in un forte lavoro a più livelli, indispensabile per offrire un’eccellenza operativa elevata. Anche per questo, Lenovo produce in-house circa il 60% dei propri prodotti, mantenendo un margine di movimento sufficientemente ampio sopportare senza difficoltà i diversi momenti del mercato e le stagionalità dei device.
Lenovo Yoga 900 Business Edition
L’innovazione e la multiculturalità sono pillar sviluppati parallelamente. L’azienda punta infatti sull’elevata qualità dei prodotti del proprio portfolio, ed enfatizza l’eredità dei marchi storici, come quello ThinkPad. Le unità della famiglia sono infatti ancora disegnate e prodotte in Giappone, come accadeva quando il brand era di proprietà IBM. Il rispetto per la cultura e l’apertura verso la diversità costituiscono un tassello distintivo di Lenovo, che può contare nel proprio Board Worldwide, composto da 11 membri, manager e amministratori di ben sette nazionalità diverse.
Questa apertura ha permesso di adottare una filosofia flessibile anche durante le fasi di acquisizione e fusione, dando continuità al business, garantendo il più possibile il mantenimento dei consueti ritmi lavorativi, per la massima soddisfazione, anche nei comparti più periferici del Gruppo.
Importante segnalare come, questa strategia, stia già ripagando in molti ambiti, come per esempio nel comparto mobile, dove la società ha raggiunto il break even, dopo la difficile acquisizione di Motorola. Anche se nel ramo telefonia Lenovo è ancora un brand di piccole dimensioni, l’azienda si prepara ad aggredire il mercato, proponendo unità Lenovo Moto e Lenovo Vibe.