Dopo un periodo in cui le funzioni di rete sono state progressivamente concentrate in un unico dispositivo hardware, con l’inizio della virtualizzazione si sta ora verificando la tendenza opposta. Secondo la visione di KEMP Technologies questo trend andrà rafforzandosi nel 2016 e permetterà di migliorare l’efficienza del network aziendale, ma porterà anche a un deciso cambiamento nella progettazione delle reti.
Stefano Bisceglia, Country Manager per KEMP in Italia
La virtualizzazione elimina i confini della rete, cosicché le funzioni possano essere implementate dove ha più senso. Ad esempio, nell’ottica di posizionare le funzioni di rete virtuali più vicine all’utente finale, la computer power può essere distribuita intorno al bordo della rete, riducendo la necessità d’ instradare i pacchetti fino al data center, un fattore critico per le reti a bassa latenza. Nel caso d’uso ADC, possiamo ora mettere il firewall o l’IPS ai margini, pur mantenendo le funzionalità di bilanciamento del carico vicino all’applicazione all’interno del data center. Questo consentirà di evitare che il traffico ‘cattivo’ debba attraversare tutta la rete e in ultima istanza scaricare il workload del data center.
Bisceglia spiega inoltre come l’utilizzo di un Application Delivery Controller (ADC), settore dove KEMP è leader di mercato, può migliorare le prestazioni di una rete:
KEMP Technologies prevede inoltre lo sviluppo di ulteriori tendenze nel 2016: oltre a vedere ancora in crescita l’implementazione di IoT a livello aziendale, la necessità dei servizi IT di adattarsi rapidamente per supportare le dinamiche di business porteranno a sviluppare un ambiente totalmente virtualizzato attraverso l’utilizzo di Software Defined Networking, virtualizzazione delle funzioni di rete e strumenti di sicurezza adattativi.