Come evidenziato anche da Manlio Costantini, Direttore Divisione Enterprise di Vodafone Italia, intervenuto a corroborare i dati esposti da Brenneis, le aziende che hanno adottato tecnologie machine-to-machine hanno evidenziato un impatto positivo in termini di business, con un aumento dei ritorni sugli investimenti del 59%.
Negli USA, mercato da sempre più ricettivo rispetto alle novità tecnologiche, le imprese leader in ambito M2M per il settore consumer e smart home registrano un ritorno d’investimento ancora più rapido: il 41% ha dichiarato di averlo ottenuto entro i sei mesi. Oltre a ciò, l’83% ha dichiarato di aver ottenuto un grande vantaggio competitivo dall’adozione delle tecnologie M2M.
Lo Studio ha anche riscontrato un livello di perfezionamento crescente delle applicazioni aziendali M2M, dall’integrazione con le tecnologie di cloud computing all’uso avanzato dei big data analytics. Sono le aziende che hanno investito in questi servizi quelle che hanno registrato un impatto maggiore sul business e il 69% di esse ha dichiarato che le loro aziende sono state completamente trasformate dall’Internet of Things.
Nel nostro Paese è stato evidenziato un livello di consapevolezza molto elevato circa le tematiche espresse. Il 91% degli intervistati riferisce di aver sentito parlare delle tecnologie M2M e l’84% dell’Internet of Things. Anche i dati sull’adozione di queste tecnologie sono elevati: il 38% delle aziende ha già impiegato tecnologie M2M, contro una media mondiale del 27%.
Il 73% ha riferito di volerne aumentare l’utilizzo rispetto allo scorso anno.
Anche le aziende italiane stanno cominciando a registrare ritorni sui loro investimenti e considerano le tecnologie M2M un’opportunità per le loro attività di business: il 56% degli intervistati ha riferito di utilizzare queste tecnologie per rendere possibili nuove attività e modelli operativi, mentre il 70% ha già riscontrato ritorni e benefici dall’adozione di tecnologie M2M. All’interno delle aziende che offrono tecnologie M2M su scala mondiale, il 42% si sta espandendo in nuovi paesi con il risultato che il 40% di queste è alla ricerca di un partner che abbia un footprint internazionale.