Hitachi Data Systems, intervista al Senior Director Bob Madaio

Hitachi Data Systems, intervista al Senior Director Bob Madaio

Intervistiamo Bob Madaio, Senior Director Hitachi Data Systems, per parlare delle novità in ambito software-defined e delle innovazioni tecnologiche dei sistemi flash storage.
Di fatto, l’infrastruttura IT software-defined e le nuove soluzioni flash sono destinate a diventare “the new normal” e, secondo HDS, contribuiranno a creare Social Innovation.

– Qual è la posizione di Hitachi Data Systems, oggi, nell’economia globale?
Hitachi Data Systems (HDS) è uno dei fornitori più importanti nel settore dello storage e delle infrastrutture IT. I nostri clienti includono l’80% del Fortune Global 100.
Forse ancora più importante, HDS fa parte di Hitachi Ltd., per un valore di oltre 81 miliardi di Dollari ed è un leader tecnologico globale, con una profonda conoscenza in differenti segmenti industriali e tecnologici. In realtà, Hitachi è uno dei principali attori nel “Internet delle cose”, con le soluzioni che chiamiamo “Social Innovation Solutions”. Queste soluzioni derivano dalle molteplici esperienze verticali di Hitachi, in termini di mercato e tecnologia, dalle telecomunicazioni, al comparto medicale e automotive. Combinando queste competenze con l’infrastruttura IT di HDS è possibile sviluppare soluzioni uniche per l’IoT.

– Quali sono i Vostri focus e le strategie per il 2016, in termini di prodotto e piattaforme?
I dati stanno diventando la nuova “moneta di scambio” nei settori in rapido movimento, e i nostri clienti stanno cercando di monetizzare i propri dati attraverso l’analisi, innovando le loro attività e gestendo i rischi. Dal punto di vista HDS, siamo concentrati sul nostro portafoglio per aiutare i nostri clienti per una gestione dei dati efficiente. Continueremo a sviluppare prodotti e soluzioni focalizzandoci sui nostri punti di forza nella gestione dei dati, nella data mobility e data analytics.

Facendo seguito i nostri recenti annunci in materia di prodotti e piattaforme, siamo fortemente concentrati sulle infrastrutture software-defined e i sistemi storage All-Flash. La gestione dei dati in mobilità e la nostra esperienza nella gestione di modelli per il cloud storage consentono di semplificare realmente il controllo delle informazioni. Continueremo inoltre a innovare il comparto data analytics, introducendo soluzioni “scale-out” capaci di acquisire rapidamente grandi moli di dati e di analizzarli per un reale beneficio a livello di business. Questo, sfruttando anche la recente acquisizione di Pentaho, azienda leader nell’integrazione dei dati e business analytics.

Queste strategie correlate all’IT saranno messe in atto parallelamente alla filosofia Social Innovation di Hitachi, per promuovere la conoscenza e le informazioni insieme al know-how industriale, un pacchetto indispensabile per risolvere le grandi sfide delle imprese e della società. Tra queste, il miglioramento della sicurezza, della qualità dei trasporti e, in generale, della qualità di vita nelle città.

– Quale segmento ritenete più strategico per lo sviluppo del business?
Stando alle prospettive IT a breve termine, ci aspettiamo una crescita significativa delle attività in-memory e analytics. Le differenti soluzioni di storage Flash stanno registrando una crescita enorme, in virtù delle elevate performance e dell’efficienza che possono fornire. La possibilità di combinare il comparto IT, Information Technology, con la tecnologia operativa (OT) sta portando a una rinnovata attenzione per le tematiche di correlazione, aggregazione e analisi dei dati.

– La trasformazione digitale e il cambiamento del posto di lavoro, come interpretate questo paradigma?
La trasformazione digitale sta cambiando tutti gli aspetti del lavoro e di come i team di Information Technology devono sostenere il proprio business. La digitalizzazione sta portando a un cambiamento delle aspettative degli utenti per quanto riguarda l’accesso ai dati. Sta inoltre accelerando le esigenze in termini di mobilità e aumentando la possibilità per le aziende di ottenere una migliore comprensione da loro informazioni.

– Oggi “software-defined” è una realtà per il mercato, di cosa si tratta? Cosa significa per le organizzazioni aziendali?
Software-defined significa molte cose diverse per il mercato IT e troppi utenti hanno una visione ristretta di ciò che rappresenta veramente. Come Hitachi, ci concentriamo sulle capacità di una infrastruttura software-defined: astrazione, maggiore accesso ai dati e automazione. Dopo aver scoperto ciò che è possibile ottenere, i team IT devono comprendere le esigenze a livello applicativo e individuare quali tipi di tecnologie software-defined siano necessarie.
Per le applicazioni critiche di business (come Oracle, SAP, e l’elaborazione delle transazioni online) ha senso fidarsi di infrastrutture tradizionali, dotate di nuovi livelli di automazione e metodi di accesso ai dati di tipo open. Per i nuovi ambienti, in cui la flessibilità e la scalabilità rappresentano parametri fondamentali, un ambiente “software-driven” appoggiato su hardware standard può essere adeguato. Come sempre, i singoli requisiti delle applicazioni detteranno tempi e modi per l’introduzione di nuovi ambienti software-defined.

– Quali sono i principali vantaggi delle SDN e cosa sta guidando l’adozione a livello enterprise di queste architetture? Che tipo di prodotti e servizi possono essere distribuiti su una SDN? Come dovrebbe funzionare una SDN in un ambiente aziendale?
Come Hitachi, sosteniamo le soluzioni Software Defined Network (SDN) dei nostri partner Cisco e Brocade, ma i nostri obiettivi sono quelli di orchestrare un’infrastruttura software-defined a tutto tondo e di fornire più spazio di archiviazione software-defined. I vantaggi di questa piattaforma includono una riduzione del TCO, grazie a una maggiore automazione, una visione migliore, attraverso una maggiore scalabilità, l’accesso ai dati e la disponibilità di un ambiente più agile grazie a hardware commodity e servizi virtualizzati su mezzi comuni.

Come accennato in precedenza, un approccio puro “solo software” può avere un ruolo importante nei contesti più dinamici, in particolare in ambienti scale-out. Nonostante questo, abbiamo scoperto che i clienti aziendali sono ancora particolarmente interessati ai pacchetti che includono soluzioni hardware + software. Di fatto, mentre uno schema solo software risulta attraente, a prima vista, il lavoro di test e gli eventuali problemi relativi alle prestazioni o alla configurazione BIOS ricade sul cliente. Diversamente, seguendo una soluzione più “appliance-like” tutto il lavoro spetta al fornitore, dettaglio che abbassa sensibilmente le competenze interne richieste e i costi necessari, lato utente.