Eugenio Libraro, Regional Director Italy&Malta di F5, analizza il progressivo sbilanciamento verso un mondo totalmente software, una realtà che dominerà l’IT e l’hardware.
Il software si sta “mangiando” il mondo. Ovunque si guardi c’è un App che può essere utile. E intendo dire proprio ovunque – anche in posti e rispetto a tipologie di attività per le quali, forse, non dovrebbe esistere un “App per farlo”. Non voglio entrare troppo nei dettagli ma la realtà è che Internet è un grande parco giochi e sono sicuro potrete trovare molti esempi per conto vostro. Il punto è che il software non si sta mangiando solo il mondo dei consumatori, ma l’intero mondo dell’IT.
La maggior parte delle persone interpreta quest’affermazione come se intendessi “la fine dell’hardware è ormai vicina” perché l’IT si sta trasformando in software, ma non è proprio così. L’hardware da qualche parte deve comunque esserci perché le risorse di calcolo, di rete e di storage non cadono dal cielo! Non abbiamo a che fare con l’eliminazione dell’hardware ma quello che sta accadendo è che ci stiamo affidando al software in tutto l’IT.
Per dirla in breve, il futuro è nel software: dal deployment alla distribuzione.
La prima cosa che notiamo è che il software si occupa del deployment del software stesso, che, a sua volta, è diventato responsabile della delivery del software, quello che fanno le App.
È inevitabile, dobbiamo essere consapevoli che non si può scalare manualmente: per raggiungere la scalabilità abbiamo bisogno di strumenti. Questo è il motivo perché l’IT si sta trasformando in software come quelli di Chef e Puppet, VMware e Cisco, OpenStack e OpenDaylight. Software che distribuiscono, automatizzano, orchestrano il deployment di ogni cosa, comprendendo ma senza limitarsi, le applicazioni che trasformano il mondo.
Di che tipo di deployment software parliamo? Non solo del software che conosciamo come “App”, ma anche di quello responsabile dell’hosting e della distribuzione di tali applicazioni.
Software delle infrastrutture e della piattaforma, software che trasportano i dati – ogni bit di ogni singola foto che va dal database al tablet o al telefono, software che sono responsabili della delivery delle applicazioni. E anche per quanto riguarda questi servizi applicativi oggi possiamo dire che si trovano ovunque e sono responsabili per la disponibilità, le prestazioni e la sicurezza dei software; servizi così importanti per le organizzazioni da non poterne fare a meno.
Anche questi servizi, a loro volta, supportano software che sono spesso critici per il business e in primo piano in tutti i trend che guidano la trasformazione dell’IT di oggi. Provate a pensare a un solo trend informatico che non comprenda il focus sulle applicazioni!
Si tratta davvero di un mondo applicativo (software) con un impatto enorme sul business e sull’IT, per i quali comporta la necessità di una maggiore scalabilità sia sul piano operativo che sul piano umano. È necessario un time to market più rapido per mantenere la competitività e allo stesso tempo la stabilità. Comporta un incremento dei rischi per la sicurezza che devono essere bilanciati rispetto alle prestazioni e la velocità di provisioning.
Nello sviluppo, quindi, si arriva a parlare di una delivery agile e continua e del cloud. Calando tutto questo sulle operazioni e sul networking troviamo l’SDN e l’approccio DevOps.
Ecco perché il futuro è nel software (Chef, Puppet, Python, OpenStack, VMware, Cisco) che si occupa totalmente del deployment del software (SDAS, VM, as a service services) della delivery del software (applicazioni, applicazioni mobile, applicazioni web, applicazioni IoT) con molta più automazione, orchestrazione e scalabilità di prima.
Un’operatività assoluta che lascia all’IT ben poco da fare in termini di sviluppo e distribuzione delle app; esattamente ciò di cui le imprese hanno bisogno per arrivare sul mercato, rimanere competitive e interfacciarsi con i consumatori che, in ultima analisi, determinano la loro riuscita.
Produttività e profitto sono fondamentali per il successo aziendale: le applicazioni sono un fattore determinante nella formula che consente di migliorare entrambi questi aspetti.
Ogni iniziativa deve supportare quelle applicazioni, il che, in ultima analisi, significa che tutto può essere pensato come finalizzato a supportare le applicazioni, dal loro sviluppo, al deployment e alla delivery. Ed ecco qui che il software si mangia l’IT!