Fortinet annuncia importanti novità per quanto riguarda le strategie e la visione del gruppo per il medio periodo. Abbiamo incontrato Filippo Monticelli, Country Manager Italy, e Cesare Radaelli, Channel Manager Italy, che ci hanno illustrato cosa cambierà nell’approccio Fortinet, sia in termini di prodotti e offerta, sia per quanto compete il canale.
Con una storia ricca di innovazione, a partire dal 2000, l’azienda è cresciuta anno dopo anno, sviluppando piattaforme e soluzioni per il networking e la security.
Con riferimento ai dati 2014, Fortinet vanta un fatturato superiore ai 770 milioni di Dollari e un flusso di cassa che ha quasi superato il miliardo di Dollari. Dati che vanno a corroborare il trend positivo del gruppo, che conta più di 3mila dipendenti, 80 uffici, oltre 225mila clienti e più di 1,9 milioni di unità vendute.
Parliamo di cifre importanti, che consentono di inquadrare il contesto attuale e di delineare un futuro particolarmente prospero, con una particolare espansione verso il segmento high-end, dove Fortinet sta registrando una sensibile crescita.
Al centro della filosofia che guida il gruppo, sin dall’anno della fondazione, la volontà di innovare costantemente, introducendo hardware e software su misura per le realtà professionali. In questo senso tutti gli apparati, come per esempio FortiGate, FortiManager e FortiWiFi, costituiscono un esempio dell’idea di base che muove gli ingegneri e i progettisti.
I device possono infatti offrire il massimo delle performance e dell’integrazione grazie allo sviluppo mirato dell’ambiente operativo FortiOS e, soprattutto, di chip dedicati ingegnerizzati in-house. Si tratta di uno dei punti di forza della strategia aziendale, i FortiASIC sono microprocessori sviluppati per garantire le massime performance in fase di controllo del flusso dati. Diversamente da un approccio generalista, che privilegia l’ottimizzazione software e l’adozione di una piattaforma standard di tipo Intel, Fortinet ha, da sempre, sostenuto questo approccio. I risultati, secondo quanto citato dal management, sembrano ripagare questa filosofia, con prestazioni di categoria molto alte e capacità di analisi approfondita che non impattano con la velocità e la reattività della rete dei clienti.
Rispetto ai competitor, l’ampia e versatile offerta che è stata sviluppata negli anni ha permesso a Fortinet di ampliare il proprio bacino di clienti, che si distribuisce quasi equamente tra le Americhe, l’area EMEA e APAC, una rarità in questo settore.
Nonostante l’headquarter si trovi a Sunnyvale, in California, questa realtà vanta centri di sviluppo e supporto distribuiti in molti Paesi, con particolare attenzione al Vecchio Continente.
La stessa diffusione uniforme su scala mondiale consente a Fortinet di rilevare e analizzare in modo puntuale il traffico dati e di elaborare importanti report e studi di settore in materia di security e tendenze di sviluppo per quanto riguarda malware e APT.
Per continuare a crescere, l’azienda ha scelto di ampliare il proprio team operativo con importanti assunzioni e una riorganizzazione interna negli ultimi due anni e mezzo.
Per il 2015, la società ha focalizzato e continuerà a sviluppare quattro tematiche fondamentali. Si parte dall’High Performance Datacenter, per il quale si progettano firewall ad alte prestazioni, sistemi per la protezione DDoS, WAF e sistemi di Application Delivery. Un ruolo importante è costituito dagli apparati NGFW, i firewall Next-Gen, dalle piattaforma FortiGuard e dalle infrastrutture capaci di effettuare Content Security e Sandboxing.
Per garantire protezione durante la connessione, si sta lavorando intensamente anche in ambito Unified Access, Wireless Security, Switching e Authentication. Proprio il segmento di networking wireless ha recentemente registrato l’acquisizione di Meru Networks, particolare che consentirà a Fortinet di crescere anche in questo comparto, applicando la consueta filosofia di security, per un approccio mobile più sicuro.
Sempre molto importante è il comparto Agile Cloud ed SDN, un settore di forti cambiamenti, guidati dal concetto di virtualizzazione delle funzioni di networking e firewalling, passando ai sistemi as-a-service e al cloud ibrido.