Tra gli obiettivi dichiarati da WD durante le fasi di lancio della famiglia My Cloud Business c’è quello di proporre un device veloce, facile da installare, rapido da configurare e alla portata degli ambienti dove non sono presenti figure IT specifiche per la manutenzione del parco macchine. In questo senso l’obiettivo è stato centrato. La prima accensione del NAS richiede pochi minuti per la configurazione preliminare dei parametri e dell’array RAID che, in presenza di quattro drive, viene predisposto automaticamente in modalità RAID 5. Successivamente la macchina è in grado di ricevere un IP in modo automatico, attraverso il server aziendale o il router. Il display aiuta nella configurazione preliminare e nelle fasi di manutenzione ordinaria. Sul piccolo schermo scorrono infatti informazioni particolarmente utili, quali l’IP della macchina, la temperatura interna, la capacità rimanente e viene visualizzato il monitoraggio in tempo reale per quanto riguarda i dischi interni.
Eventuali notifiche di guasto o errore sono evidenziate dalla colorazione rossa dei LED di stato dei drive, collocati al di sotto del cestello dischi, oppure via Email o tramite messaggi pop-up.
La dashboard centrale, studiata per essere facilmente accessibile anche tramite smartphone, ripropone tutti i parametri chiave del NAS, per una rapida lettura. La sezione centrale include l’indicatore di capacità e una panoramica relativa al firmware installato e alla diagnostica di base. Un monitor di stato si occupa di mostrare il livello di carico della CPU e della RAM, così come il numero di device, utenti e App attive.
Per entrare nel menu di selezione e per configurare nel dettaglio il DL4100 è necessario sfruttare l’apposita area a scorrimento, dislocata nella sezione superiore della schermata. Le aree “Utenti” e “Condivisioni” consentono di creare le utenze, i gruppi e le cartelle di lavoro, ciascuna impostabile in base alle policy di lavoro aziendali. Per default, il NAS propone le cartelle relative al backup TimeMachine, SmartWare, oltre all’area pubblica e P2P.
Per modificare e controllare lo stato dei drive e dell’array è disponibile l’area “Archiviazione”, attraverso la quale è inoltre possibile creare volumi iSCSI e virtuali, per consentire l’avvio di ambienti operativi e applicazioni da distribuire sulla rete. La sezione “App” permette di avviare il download PC-less attraverso i protocolli http, FTP, e P2P Torrent. L’accesso tramite cloud può essere attivato e configurato attraverso l’apposita procedura guidata, necessaria per rendere operativi i servizi e gestire le porte per lo scambio di informazioni attraverso Internet.
Tra gli aspetti distintivi del DL4100, la capacità di gestire differenti tipologie di backup dei dati, un aspetto fondamentale in ambiente business. Il sistema può eseguire una replica interna, oppure il backup remoto su altri NAS/server, o via USB, su un drive connesso direttamente. Per copiare i dati su un account ElephantDrive o Amazon S3 è invece possibile abilitare la procedura di “cloud backup”. Per chi dispone di videocamere IP, il NAS offre la possibilità di effettuare il backup dello stream video proveniente dalla IPCAM, per salvaguardare le riprese e liberare, eventualmente, spazio su DVR o storage remoti.
Il comparto relativo alla impostazioni di sistema garantisce un elevato tasso di granularità. È per esempio possibile impostare lo standby dei drive e del display LCD e pianificare le attività a seguito di un ammanco di corrente, programmare l’accensione e lo spegnimento del NAS e il livello di comunicazione con un UPS locale o di rete (tramite la modalità Slave). Il sistema consente l’abilitazione di ogni servizio disponibile, come per esempio l’attivazione dei server multimediali DLNA e per i Tunes. La utilità consentono di effettuare una manutenzione puntuale del NAS, configurando i parametri, salvando le impostazioni, programmando scansioni dei dischi, la formattazione delle unità o il montaggio di immagini ISO.
Nel complesso, la configurazione è risultata molto semplice e alla portata di personale non espressamente “tecnico”, ma con alcune nozioni basilari di networking. L’interfaccia è chiara e di facile interpretazione, in lingua italiana, e guida l’utente nei differenti passaggi e setup.