La famiglia di soluzioni My Cloud Business di WD è stata recentemente ampliata, con l’introduzione dei modelli DL2100 e DL4100, al pari della gamma My Cloud Expert, che ora conta i modelli EX2100 ed EX4100.
Con la prima generazione DLxxxx, WD punta a soddisfare le esigenze di quelle realtà professionali di piccole e media dimensioni, gli studi professionali, gli uffici, le sedi distaccata e, in generale, gli ambienti dove sono richieste numerose funzionalità e costi di installazione e gestione contenuti.
In particolare, con il modello in prova WD My Cloud Business DL4100, l’azienda propone uno strumento versatile, disponibile con capacità sino a 24 TByte, come la variante che abbiamo ricevuto per i test. In alternativa, sono disponibili modelli da 8 e 16 TByte, oltre a unità diskless, pensate per soddisfare il mercato degli integratori e facilitare l’adozione di drive differenti.
Il DL 4100 è realizzato in un formato desktop compatto (232x170x192 mm), con materiali robusti e un assemblaggio curato, ben rifinito. La struttura è facilmente accessibile rimuovendo il guscio esterno, per eventuale manutenzione, pulizia e upgrade della memoria. Il lato frontale include un display a due righe e 16 caratteri con pulsanti di scorrimento, il tasto di accensione e una porta USB 3.0 con pulsante per la sincronia rapida di dispositivi mobile o pennette.
La sezione posteriore ospita due adattatori LAN Gbit, una porta USB 3.0 e una USB 2.0, per espansioni esterne, configurazioni daisy chain, ma non per la condivisione di stampante, oltre al doppio connettore per l’alimentazione. Il DL4100 sfrutta un alimentatore esterno da 19 V, del tutto simile a quello di un comune notebook. Dettaglio piuttosto raro per questa categoria di NAS, la seconda porta di alimentazione consente di integrare un alimentatore supplementare, da richiedere separatamente, per garantire una fault-tolerance per quanto riguarda la tensione in ingresso, in caso di guasti o blackout parziali.
La doppia alimentazione si trova solitamente nei modelli Rack ben più costosi o sulle opzioni desktop con un numero di drive superiore a 4 – 6. Si tratta certamente di un particolare di rilievo ed evidenzia l’attenzione costruttiva da parte di WD.
L’architettura hardware scelta per il DL4100 è quella Intel Atom C2338, con frequenza di 1,7 GHz e una memoria base di 2 GByte. La CPU di tipo dual-core offre 1 MByte di cache, è in grado di gestire estensioni a 64 bit e può lavorare sino a un massimo di 2 GHz in modalità Turbo. Si tratta di un buon compromesso tra stabilità operativa, parliamo di una CPU introdotta nel 2013, e consumi contenuti, appena 7 W (TDP). La memoria, come abbiamo potuto constatare, è saldata onboard, ma può essere portata da 2 a 6 GByte grazie alla disponibilità di uno slot SoDimm.
Per quanto riguarda i drive, la variante in prova WDBNEZ0240KBK costituisce il top di gamma della famiglia DL4100 e integra unità WD RED da 6 TByte ciascuna.
I dischi sono innestati attraverso quattro slitte hotswap frontali, adottando un meccanismo che ne permette l’inserimento senza l’adozione di cassetti. Se, da un lato, questo semplifica la rimozione e la sostituzione, dall’altro, l’assenza di blocchi o fermi con chiave rende più facile la possibile apertura accidentale e l’asportazione del drive anche da parte di soggetti non autorizzati.