La ColorQube 8580ADN è una stampante con peculiarità proprie e, proprio per questo, è necessario comprenderne a fondo pregi e difetti, prima di optare per una simile soluzione in ufficio.
Durante le prove il dispositivo è stato integrato in una rete d’ufficio e installata su differenti client Windows 7 e Windows 8.1. Grazie al software a corredo e al supporto per driver universali e PCL, la stampante è stata resa operativa in pochi minuti. Sfruttando l’elevata potenza di calcolo della CPU e la disponibilità di 1 GByte di RAM è possibile stampare documenti molto pesanti anche in assenza di un server di stampa esterno, per la gestione delle code.
Durante l’utilizzo abbiamo riscontrato la grande stabilità dei driver e l’elevata velocità di accesso a tutte le informazioni, tramite pannelli di controllo facili da interpretare.
Per verificare la velocità di stampa abbiamo scelto di utilizzare le impostazioni predefinite dei driver e con una qualità “standard“. In questo caso è possibile ottenere documenti monocromatici alla velocità di 28 ppm e con performance di 27 ppm, nel caso di materiale a colori con testo misto a elementi grafici.
Il modulo duplex, fornito di serie sul modello in test, si è dimostrato particolarmente efficiente e consente di riprodurre le pagine di prova con copertura di testo al 5% con velocità di 24 ppm. Se la stampante è pronta per stampare, la prima pagina viene rilasciata entro 8 – 11 secondi.
La reattività della stampante cambia però drasticamente se il device è in stato di riposo/standby. Dovendo ripristinare il calore necessario per lavorare la cera, la ColorQube 8580ADN ha mostrato tempi di riattivazione piuttosto lunghi, fino a 2 minuti circa. Questo rende la stampante inadeguata per i piccoli e frammentari processi di stampa dei piccoli uffici e sottolinea la vera natura di questo modello, pensato per grandi carichi e per la stampa continua. Ogni periodo di standby comporta una procedura di riscaldamento e un rallentamento nei processi di riproduzione dei documenti, salvo aumentare o azzerare il timeout di sospensione.
La medesima considerazione vale in caso di spegnimento del device. Per riattivare completamente tutte le funzionalità, la ColorQube 8580ADN richiede infatti oltre 12 minuti, che includono fasi di riscaldamento, taratura, pulizia interna, espulsione degli scarti nell’apposita vaschetta e la riproduzione di fogli per la pulizia delle testine.
Che la 8580ADN sia un prodotto studiato per l’operatività continua, lo sottolinea il fatto che i blocchi di inchiostro possono essere rapidamente inseriti senza dover spegnere la stampante, minimizzando i tempi per la manutenzione. Non solo, questa versione nasce per l’installazione in ambienti dedicati, in apposite “isole di stampa”, dove poter elaborare i diversi progetti senza infastidire i dipendenti.
Di fatto la stampante è piuttosto rumorosa, con un livello di potenza sonora di poco inferiore ai 59 dBA (31 dBA in standby), e produce un continuo ronzio dovuto ai motori interni e ai meccanismi di pescaggio della carta. L’abilitazione della funzione “riduzione rumore” non sortisce gli effetti sperati e contribuisce solo marginalmente a mitigare i suoni del device.
La ColorQube 8580ADN vanta tuttavia un ottimo rapporto costi/benefici e, a fronte di una velocità molto alta, è in grado di riprodurre stampe e colori vibranti, semplicemente adottando comune carta da ufficio da 80 g/mq. Questo perché la stesura uniforme della cera sul supporto consente di rendere la superficie lucida e i colori accesi. I documenti riprodotti si distinguono per una gamma cromatica molto estesa, contrasti netti e dettagli molto accurati. La qualità e l’intensità dei gradienti sono paragonabili solo a quelli che si possono ottenere con dispositivi a getto di inchiostro su carta patinata. La stampa di poster, brochure, manuali, materiale pubblicitario e informativo è solo un esempio di ciò che la 8580ADN può fare con disinvoltura, superando la qualità cromatica della maggior parte delle laser a colori sul mercato. Ed è proprio questo il punto di forza della tecnologia a inchiostro solido: performance, qualità colore, uniformità, bassi costi di gestione.
Dispositivi di questo tipo competono direttamente con stampanti laser in quadricromia e con le arrembanti tecnologie inkjet per device business. Se, da un lato, la stampa laser non offre la stessa vivacità in termini di colori, dall’altro, architetture come la recente HP PageWide a getto di inchiostro possono rappresentare un serio contendente al primato dei sistemi Xerox ColorQube.
In termini di durata, le stampa realizzate con la 8580DN possono essere adottate per la riproduzione di ogni tipo di documento professionale, ma è bene prestare attenzione a eventuali piegature o abrasioni della carta, pena il danneggiamento dello strato di cera.
Nel complesso, prestazioni e qualità riscontrati sono di alto livello e vanno di pari passo con i costi di acquisto e di manutenzione particolarmente contenuti. In aggiunta, questi sistemi di stampa si distinguono per un assorbimento molto più contenuto rispetto a quelli laser, con consumi medi di 252 W.
Punteggio
81
su 100
PRO
Elevata velocità; duplex ad alte performance; ottima qualità dei colori; stampe di qualità anche su carta comune e riciclata; driver robusti e facili da usare; ridotta impronta ambientale.
CONTRO
Display molto piccolo; rumorosità; tempo di ripresa da standby molto lungo; documenti suscettibili a piegature o graffi.