HP ProLiant Moonshot, server ARM ad alta densità

HP ProLiant Moonshot, server ARM ad alta densità

HP annuncia la disponibilità di due nuovi server basati su tecnologia ARM, unità che fanno parte del portafoglio HP ProLiant Moonshot e vanno ad arricchire l’offerta per quanto riguarda l’ecosistema di soluzioni “non-x86”. Per supportare la nuova gamma, HP introduce inoltre il primo server a 64 bit di classe enterprise e una piattaforma predisposta per gli ambienti di produzione, che consentirà agli sviluppatori software di sviluppare, testare e trasferire le applicazioni sui nuovi sistemi.

Parliamo di piattaforme ad alta densità per ambienti data center hyperscale, strutture altamente scalabili, studiate per migliorare le performance delle applicazioni moderne e ridurre i costi del data center.
Di fatto, la tecnologia ARM offre livelli di efficienza energetica di elaborazione molto competitivi e garantisce una gamma variegata di soluzioni per i dispositivi mobili, capace di ridurre i costi, se combinata con le tecnologie server HP ProLiant Moonshot. Facendo leva su una tecnologia System-On-a-Chip (SOC) efficiente dal punto di vista energetico, su un fattore di forma denso e convergente e su fabric altamente flessibili, HP ProLiant Moonshot offre la connettività ad alta velocità fra le cartucce, nonché un’elaborazione bilanciata con throughput e memoria ai massimi livelli, per migliorare le performance e l’efficienza nel compute.
In aggiunta, per soddisfare la domanda di soluzioni ad alte prestazioni ed efficienti sotto il profilo energetico, HP sta ampliando la portata dell’ecosistema ARM in espansione.

L’HP ProLiant Moonshot ARM-64 Developer Program, che fa parte del programma HP AllianceOne program, permetterà agli sviluppatori di testare e trasferire insiemi di codice e soluzioni nell’architettura ARM. Attraverso il programma, gli sviluppatori possono progettare pacchetti software con funzionalità complete su un sistema ARM a 64 bit mediante l’accesso remoto a HP ProLiant Moonshot Discovery Lab.
In futuro saranno inoltre disponibili soluzioni software Ubuntu e strumenti di orchestrazione quali Juju e Metal-as-a-Service (MAAS), per consentire ai clienti di implementare rapidamente carichi di lavoro complessi. Disponibile già oggi, invece, IBM Informix è un database compatibile con la nuova architettura di micro server HP ProLiant Moonshot e offre supporto per la tecnologia flexible grid e le architetture data center efficienti.

Tecnicamente, le nuove macchine includono numerose funzionalità e offrono un compute adatto al caching delle pagine web. Il nuovo server HP ProLiant m400, basato su server X-Gene con Chip di Applied Micro Circuits Corporation e sistema operativo Canonical Ubuntu, risparmia energia, spazio e capacità di raffreddamento, riducendo fino al 35% il total cost of ownership rispetto ai server su rack.

HP intende inoltre lanciare il nuovo HP ProLiant m800 ottimizzato per l’elaborazione real-time di grandi e complessi volumi di dati, come quelli per la pattern analysis. Il server ARM a 32 bit è datato della tecnologia KeyStone basata sull’architettura 66AK2Hx di Texas Instrument, con quattro core ARM Cortex-A15 e l’integrazione dei Digital Signal Processors (DSPs), Canonical, e HP 2D Torus Mesh Fabric, in combinazione con Serial Rapid I/O per offrire il triplo di larghezza di banda e il 90% in meno di latenza nel throughput dei dati.

Antonio Neri, senior vice president e general manager, Servers and Networking, HP
Le tecnologie ARM trasformeranno le dinamiche con cui le imprese realizzano le soluzioni IT per indirizzare rapidamente le sfide dei clienti. La storia e cultura dell’innovazione di HP, nonché la sua indiscussa posizione di leadership nell’ambito delle tecnologie server fanno della nostra azienda il player più qualificato per offrire ai clienti la più vasta scelta nel mercato server.

Robert Ricci, Research Assistant Professor of Computer Science, University of Utah
HP Moonshot con la cartuccia server System-On-a-Chip ARM a 64 bit offre costi inferiori, densità superiore e consumo energetico ridotto – tre fattori che in futuro saranno critici per il cloud computing”, “Offrendo ai ricercatori l’accesso alla piattaforma HP Moonshot attraverso il nostro impianto CloudLab, consentiamo loro di sviluppare innovazioni fondamentali, potenzialmente in grado di cambiare le capacità, le performance, l’affidabilità e la sicurezza dei cloud futuri.