Albert Zammar, Country Manager di Riverbed Italia, commenta le strategie di sviluppo per le aziende e i vantaggi di un approccio convergente per le filiali IT. Una simile filosofia di crescita costituisce un vantaggio effettivo per le società, che possono gestire al meglio il comparto IT, oggi punto nevralgico di ogni attività.
La tecnologia permette infatti di raggiungere gli obiettivi di business, risparmiando sui costi, ottimizzando i processi produttivi e assicurando una maggiore efficienza.
Per migliorare le prospettive di crescita, secondo Riverbed, risulta determinante, oggi più che in passato, un adeguamento e un miglioramento nel modo in cui le aziende stanno adottando e consumando la tecnologia nel proprio percorso di sviluppo. All’interno dell’organizzazione, l’IT sta diventando sempre più un ‘service provider’, giocando un ruolo fondamentale alla base della società e con un enorme impatto sui ritorni. Questo significa che fornire agli utenti l’accesso alla tecnologia più corretta deve essere una priorità, come fare costanti modifiche alla propria infrastruttura IT per tenere il passo con i cambiamenti in evoluzione delle tecnologie.
Di fatto, per amministrare un numero sempre più crescente di dispositivi e applicazioni che necessitano supporto, molte aziende stanno adottando l’infrastruttura convergente, un approccio particolarmente indicato quando l’organizzazione possiede uffici remoti.
Un sistema convergente semplifica le principali operazioni delle sedi distaccate, dal provisioning di nuove istanze, all’application delivery al disaster recovery. Con un approccio convenzionale può essere una sfida enorme garantire che le filiali siano pienamente operative, con le applicazioni necessarie agli utenti e le infrastrutture per supportarle.
Diversamente un’infrastruttura convergente unisce computing, storage e rete in una singola appliance, con tutte le capacità di virtualizzazione e automazione standard del settore. Il risultato è uno stack preintegrato, ottimizzato per eseguire i carichi di lavoro nella filiale.
Un approccio convergente delle filiali IT, non solo elimina la necessità di acquistare e mantenere server e storage separati nella filiale, ma sposta la gestione e l’amministrazione direttamente nel data center. Sfruttare strumenti standard di virtualizzazione permette alle aziende di fornire rapidamente e mantenere i carichi di lavoro dal data center, eliminando il bisogno di operazioni “fly and fix” locali nelle filiali.
La piattaforma suggerita da Riverbed risulta vantaggiosa anche nel caso di disaster recovery e consente di incrementare la protezione dei dati, senza essere vincolati a dispositivi e hardware proprietari. Un’infrastruttura convergente offre la capacità di gestire tutte queste funzioni centralmente e in remoto, al fine di ripristinare la piena funzionalità senza i ritardi che provengono dal sistema di backup degli uffici remoti tradizionali.
Di fatto, i dati principali tornano nel data center, con il risultato di ottenere attività di protezione delle informazioni semplificate e razionalizzate.
In caso di evento disastroso o di interruzione, avere un’infrastruttura convergente presso la filiale e una fonte principale di storage nel data center semplifica il processo di ripristino. L’IT può effettuare il boot dei carichi di lavoro in remoto dal data center verso ogni filiale o anche avviare i carichi di lavoro all’interno del data center fino al momento in cui le filiali tornano disponibili.
Si tratta di un dettaglio fondamentale negli scenari di lavoro più moderni, dove si opera 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La convergenza dell’IT può dunque soddisfare al meglio la business continuity, grazie alle alte prestazioni, alla disponibilità per il cliente, a una gestione semplificata e al controllo sulle risorse per i propri dipendenti.