Enterprise Linux 7, Red Hat ridefinisce il sistema operativo per datacenter

Come tutte le soluzioni enterprise open source di Red Hat, Red Hat Enterprise Linux 7 è supportato dal vasto ecosistema di servizi e supporto Red Hat.

Paul Cormier, president, Products and Technologies, Red Hat
Negli ultimi 12 anni, Red Hat Enterprise Linux ha contribuito a rivoluzionare e ridefinire l’enterprise computing moderno e ha stabilito lo standard de facto per il sistema operativo aziendale. Con la versione 7 alziamo nuovamente il livello e portiamo il futuro dell’IT ai clienti. Con la convergenza dei mondi fisico, virtuale e cloud, Red Hat offre una reale piattaforma open hybrid cloud che assicura a ISV e applicazioni un runtime coerente su sistemi bare metal, macchine virtuali e cloud pubbliche e private. Un tassello essenziale a mano a mano che le applicazioni passano dall’on-premise al cloud.

Jay Lyman, senior analyst, 451 Research
Red Hat Enterprise Linux 7 introduce nuove tecnologie, come Linux Containers e il Docker software, in ambienti large enterprise insieme alla stabilità e alle certificazioni che le imprese richiedono. Si tratta di un passo importante dato il crescente numero di organizzazioni che integrano tecnologia e metodologia – come gli approcci cloud e DevOps – con infrastrutture, processi e governance esistenti.

Richard Fichera, vice president and principal analyst, Infrastructure and IT Operations, Forrester Research
Linux ha continuato a maturare sia come fondamento di cloud scale-out che come alterativa per workload in precedenza solo gestibili con sistemi RISC/UNIX o Microsoft Server.

Al Gillen, program vice president, Servers and System Software, IDC
Red Hat ha sistematicamente fatto evolvere le capacità e la proposta a valore di Red Hat Enterprise Linux con ogni release. Red Hat Enterprise Linux 7 non fa eccezione e inserisce funzionalità e supporto per Linux Containers al di sopra del sistema operativo che ha visto notevoli evoluzioni in termini di virtualizzazione e cloud negli ultimi due anni. L’aggiunta del cross-realm trust con Active Directory è una mossa pragmatica, soprattutto dato l’uso esteso di Active Directory come principale archivio delle identità.