Come anticipato, la versione che abbiamo potuto provare è tra le più potenti proposte da Dell. Il processore dual-core a 1,5 GHz si comporta bene nella maggior parte dei casi e consente un’esecuzione fluida dell’ambiente operativo Windows 8.1 e della principali applicazioni di tutti i giorni. Nonostante la CPU di fascia medio/alta, per una configurazione di tipo tablet, il guscio non si surriscalda oltre i limiti, merito anche della ventola interna, che si fa sentire, ma con discrezione. Per quanto riguarda il processore, si è comunque optato per una versione a basso consumo, che vanta un TDP di appena 11,5 W e un SDP (Scenario Design Power) di soli 6 W.
La sezione SSD offre spazio a sufficiente per un uso a 360° e velocizza significativamente le operazioni di caricamento, boot, riavvio e riattivazione da standby. L’avvio del sistema richiede appena 14 secondi, per lo spegnimento sono richiesti meno di 3 secondi, mentre la ripresa dallo stato di riposo è praticamente istantanea.
Nel complesso l’usabilità è buona, il sistema touch è sensibile, lo schermo è sufficientemente luminoso, anche se può risultare difficile lavorare all’aperto o in presenza di luce diretta, per via della finitura lucida del display.
I riscontri ottenuti, in termini di autonomia, segnalano il Venue 11 Pro come una buona macchina per la produttività. Adottando la suite “Work” dei recenti PCMark8 abbiamo raggiunto l’interessante valore di 5 ore e 52 minuti (punteggio PCMark: 1.955), un valore di per sé non elevatissimo per la categoria tablet, ma decisamente valido se consideriamo la potenza della piattaforma. Agganciando la tastiera portatile con batteria, il tablet si appesantisce leggermente e gli ingombri crescono di qualche millimetro, nonostante questo piccolo aggravio, l’integrazione del dispositivo è da valutare, soprattutto per chi digita a lungo testi, relazioni, report, eccetera.
Con questo costoso accessorio opzionale, Dell offre agli utenti ulteriori ore di operatività lontano dalla scrivania, per un totale di 9 ore e 24 minuti.
In aggiunta, la tastiera e il touchpad sono sufficientemente ampi, per una comoda digitazione e permettono di trasformare il Venue 11 Pro da tablet a versatile subnotebook.
Tra le lacune che abbiamo rilevato durante la prova pratica e i benchmark, la scarsa qualità delle fotocamere integrate, discrete in condizione di luce piena, ma decisamente insufficiente se si lavora in ambienti interni o poco illuminati.
Per quanto riguarda la gestione del display, l’algoritmo di lettura della luce ambientale e il software di controllo operano in modo decisamente aggressivo. Questo si traduce in una regolazione della luminosità dello schermo piuttosto evidente, con una netta alternanza tra una forte illuminazione e una più contenuta. Si tratta di un dettaglio, ma potrebbe infastidire gli utenti che si trovano in viaggio o in situazioni di luce mutevole.
Concludiamo con una nota riguardante gli accessori, molti e variegati, ma decisamente troppo costosi in rapporto al tablet, soprattutto se si intende valutare una versione entry-level con Atom da poco più di 400 Euro.
Punteggio
81
su 100
PRO
Dotazione potente e completa; 128 GByte SSD; porta USB 3.0 standard; NFC; modem HSPA+; schermo luminoso; batteria sostituibile; buona autonomia.
CONTRO
Scarsa qualità delle fotocamere; sistema di regolazione della luminosità migliorabile; accessori non proprio economici.