AMD propone la nuova piattaforma AM1, pensata per la realizzazione di configurazioni dal costo contenuto, indicate per sistemi desktop e per usi basilari. Con le APU AM1, il chip maker va ad aggredire la fascia bassa del mercato, soprattutto per incentivare il ricambio digitale nei Paesi emergenti. Per fare questo, AMD punta sulle buone caratteristiche della propria APU Kabini e su un prezzo di partenza di appena 60 USD per motherboard e processore.
In questo caso si tratta della prima piattaforma AMD System-in-a-Socket, APU quad-core dotate di architettura x86 Jaguar e una sezione grafica GCN. Il Socket utilizzato in questo caso è l’FS1b. Il controller integrato permette di gestire sino a 16 GByte di memoria DDR3 a 1,6 GHz e consente l’adozione delle periferiche più moderne, grazie a due canali Serial Ata 3, due porte USB 3.0, otto USB 2.0 e output video HDMI, VGA e DisplayPort.
Per presentare le nuove soluzioni economiche, AMD riprende due brand già noti alla comunità IT, riproponendo varianti Athlon e Sempron. L’obiettivo è quello di fornire performance bilanciate tra GPU e CPU, assicurando la possibilità di espansione del sistema e un utilizzo fluido in ambiente Windows. In quest’ottica, la concorrenza di riferimento è quella dei processori Intel Pentium J, sensibilmente più carenti dal punti di vista delle unità di calcolo e della sezione grafica.
Confrontando la APU Athlon 5350 con il modello Pentium J2850, i test AMD mettono in evidenza performance tra le due e le tre volte superiori, sia per quanto riguarda la produttività e nell’uso generico, sia nella gestione di scenari grafici 3D.
Ad oggi, già molti produttori hanno scelto di appoggiare la filosofia AMD. Sono infatti già disponibili motherboard in formato micro-ATX e mini-ITX, da parte di brand quali ASRock, Asus, Biostar, ECS, Gigabyte ed MSI.
Nel complesso l’integrazione di un SoC in ambito desktop permette un buon livello di aggiornamento nel tempo e la flessibilità necessaria per l’uso quotidiano. Il bilanciamento tra le performance del comparto GPU e CPU e l’integrazione dei controller necessari per il funzionamento costituiscono i punti di forza della soluzione AMD. Seguendo un’economia di scala, è infatti possibile realizzare chip versatili dal costo contenuto. Analogamente, le motherboard risultano nettamente più semplici dal punto di vista progettuale e perciò meno costose.
Alla luce delle specifiche dei nuovi modelli Athlon e Sempron è possibile considerare la nuova piattaforma AMD come una valida soluzione per incrementare la diffusione della tecnologia anche tra le fasce di popolazione più povere e nelle situazioni dove il budget di acquisto è particolarmente basso.