Per installare il Thecus N2560 sono richiesti pochi minuti, come promesso dalla documentazione che accompagna il NAS. Una volta installati i dischi e attiva il dispositivo di storage viene avviata una procedura per l’inizializzazione del prodotto. Tramite Intelligent NAS è possibile rilevare l’unità in rete e ricevere messaggi in merito allo stato operativo, in tempo reale. Dopo una fase di sincronia e generazione dell’array RAID, la macchina è disponibile all’indirizzo IP assegnato dinamicamente dal server o dal router dell’ufficio. Per eseguire questi passaggi non occorre essere un tecnico ed è sufficiente prestare attenzione alle indicazioni fornite dal programma.
Terminata la fase iniziale è possibile accedere all’interfaccia grafica del ThecusOS 6 (build 189), che si contraddistingue per una GUI che ricalca un comune desktop Windows/MAC, perciò facilmente interpretabile e gestibile anche dai non addetti ai lavori.
Il desktop principale può essere personalizzato aggregando le icone che vengono utilizzate più spesso, in base alle preferenze. Aprendo il pannello di controllo o gli altri riquadri per le attività del NAS è possibile accedere alle singole funzioni, per configurare, di volta in volta, tutti gli aspetti del dispositivo. La gestione dell’array RAID è immediata, così come la creazione e condivisione di cartelle. I tempi di risposta dell’interfaccia sono ridotti, dettaglio che rende la navigazione nella voci dei menu decisamente piacevole. Sebbene l’interfaccia sia pratica, risulta tuttavia limitata dalla possibilità di aprire una sola finestra di lavoro alla volta, un particolare che vincola il concetto di GUI desktop a finestre.
Per spegnere o riavviare rapidamente il NAS è possibile sfruttare l’apposita icona nell’angolo in basso a sinistra, mentre a destra Thecus ha disposto tre icone, relativa all’array RAID, ai dischi integrati e alla rete, per avere un rapido accesso alle risorse hardware. Eventuali aggiornamenti delle App e del sistema operativo sono invece segnalati dalle icone collocate nella sezione superiore dell’interfaccia.
Per quanto riguarda i test, abbiamo ricevuto in prova l’N2560 e due hard drive WE RED WDC WD40EFRX-68W da 4 TByte ciascuno. Si tratta di unità specificamente studiate per ambienti NAS, entrambe dotate del firmware 80.0.
Una volta configurato l’array RAID 1 (mirroring), nelle operazioni di copia e spostamento file verso il NAS, utilizzando singoli file di grandi dimensioni (circa 3 GByte cadauno) abbiamo rilevato prestazioni medie di 71 MB/s, con valori minimi di transfer rate di 61 MB/s.
Durante il backup di cartelle locali, da PC a NAS e tra l’N2560 e un NAS business, le prestazioni rimangono quasi del tutto invariate. Adottando invece file di dimensioni medio/piccole (tra 10 KByte e 5 MByte), le performance calano nettamente, con velocità inferiori ai 10 MB/s. Nella prova di accesso sequenziale ai dati si ottengono i risultati migliori, con velocità di scrittura di 86 MB/s, un valore decisamente interessante per un dispositivo della fascia entry-level, destinato agli ambienti con pochi utenti.
Nel caso di utilizzo concorrente, con cinque sessioni simultanee, la piattaforma Thecus è stata in grado di sostenere un transfer-rate cumulativo di circa 70 MB/s, ripartendo la banda disponibile in modo intelligente, senza creare eccessivi rallentamenti. Superando i cinque accessi contemporanei, il decadimento delle prestazioni è invece netto.
Punteggio
69
su 100
PRO
Compatto; interfaccia veloce e reattiva; buone prestazioni in ambienti Soho; montaggio drive immediato; output HDMI-S/PDIF; USB 3.0; installazione facilitata
CONTRO
Impossibile installare drive da 2,5″; paratia frontale delicata; il menu grafico gestisce una sola finestra per volta; decadimento performance in ambienti multi-utenza