Thecus N2560 è un NAS a due bay per ambienti Soho e le microimprese, un dispositivo che si differenzia per la facilità di installazione e per le specifiche hardware di buon livello. Le capacità del NAS e il numero di servizi integrati consentono di utilizzare l’N2560 come apparato per il backup continuo e per lo storage dei dati più ingombranti, nei contesti con un numero limitato di utenti. Si tratta infatti di una soluzione a basso consumo, compatta (166x114x210 mm) e gestibile senza particolari nozioni tecniche, perciò facilmente integrabile nelle realtà operative dove non è presente un tecnico IT o un comparto per la manutenzione degli apparati.
Nonostante le forme contenute e il prezzo abbordabile, questo modello vanta una configurazione hardware di tutto rispetto, a partire dal processore dual-core a basso consumo Intel Atom CE5335. Parliamo di CPU SoC della serie Berryville, capaci di gestire quattro thread e, in questo caso, di accelerare flussi audio e video, riproponendo lo stream in alta definizione direttamente tramite l’output HDMI – S/PDIF. La macchina incorpora 2 GByte di memoria DDR3, un adattatore di rete Realtek RTL8211E a 1 GBps, due porte USB 2.0 integrate sul lato posteriore e una USB 3.0 sul frontale (controller Etron Tech EJ168A USB 3.0 ).
Grazie a queste specifiche, il Thecus N2560 può gestire direttamente ulteriori apparati di storage esterni, per una rapida espansione nel tempo, ed è possibile condividere stampanti locali attraverso la rete.
La struttura è realizzata materiale plastico di colore bianco lucido, decisamente originale e diverso dalla massa di dispositivi grigio/neri e opachi. Oltre al pulsante di accensione e a quello per la sincronia dei drive collegati (USB Copy Button), sono stati integrati i LED di stato per fornire informazioni sullo stato del NAS istante per istante. La sezione posteriore incorpora una ventola termoregolata da 80 mm, mentre l’alimentatore è esterno, molto compatto.
L’anta frontale, non troppo robusta, nasconde i due drive bay. Il meccanismo di ancoraggio dei due drive da 3,5″ si basa su apposite slitte che devono essere agganciate a pressione sui fianchi dei dischi. Non esistono, infatti, veri e propri cassetti e la leva di blocco risulta incorporata nel corpo principale del NAS, anziché nel supporto che contiene le unità di registrazione. In definitiva, una simile soluzione consente di semplificare il processo di installazione e minimizza possibili vibrazioni tra i drive e il cestello circostante. Per contro, senza un cassetto non è possibile installare drive da 2,5″ ma solamente unità standard desktop.