Nel complesso, con queste CPU, Intel intende attaccare un segmento tipicamente occupato dai processori RISC, confermando come un’architettura x86 possa essere tecnicamente valida e stabile per garantire un’operatività continua.
A supportare la visione tecnologia del chip maker, sono stati invitati all’evento di presentazione tre partner che hanno avuto la possibilità di integrare piattaforme Xeon E7 v2 nei propri data center.
Per l’occasione è intervenuto l’Ing. Luigi Bellani, per Telecom Italia Information Technology, un’azienda direttamente controllata da Telecom Italia e deputata alla gestione del comparto IT. La struttura accorpa 11 datacenter, 135 sale sistemi e più di 25mila server fisici. Internamente è stato avviato il processo di migrazione da Unix a Linux, un percorso che abbraccia la filosofia Intel e può beneficiare dell’integrazione delle recenti CPU Xeon. I processori consentiranno di consolidare i sistemi attuali, raddoppiando la densità di unità di calcolo per macchina. Secondo le previsioni, al termine delle operazioni di migrazione, circa l’83% delle applicazioni risiederà su macchine con architettura x86, con un evidenti risparmi in termini di consumi e spazio occupato, rispetto agli attuali sistemi HP 9000 Superdome, IBM System p5 595 e Sun SPARC M9000.
Per Telecom Italia Digital Solutions è intervenuto Mauro Bacchiocchi, Head of Sales Cloud&Ott Services. L’azienda fornisce direttamente servizi IaaS e SaaS tramite il cloud “Nuvola Italiana”. In questo caso, l’adozione delle CPU Xeon E7 v2 ha consentito la riduzione dei problemi legati al cloud adoption, ha migliorato l’integrità e l’affidabilità dei sistemi, garantendo l’esecuzione di piattaforme virtuali più veloci e stabili.
Per UnipolSai è intervenuto Morgan Travi per spiegare le metodologie di test adottate all’interno del gruppo. Da un lato sono stati eseguiti benchmark sul database relativo al personale interno del gruppo, una verifica che ha permesso di evidenziare tempi di risposta inferiori del 40% rispetto a quelli ottenuti con i sistemi Xeon E7 v1. Adottando invece la piattaforma SAP, con database di circa 8 TByte su una macchina virtuale 8 socket x2 core con 64 Gbyte di RAM, si è ottenuta una riduzione del tempo di elaborazione del 31% circa.
Analogamente IBM ha mostrato un campione di server System x3950 X6, un sistema Rack 8U che può ospitare sino a otto Intel Xeon E7-4800/8800 v2, fino a 12 TByte di RAM e 12,8 TByte di storage eXFlash. HP ha invece presentato un campione dei nuovi ProLiant Gen 8, con architettura Intel Xeon E7 v2.