Kaspersky Lab sta studiando con attenzione il caso del malware finora denominato “Petya”, che potrebbe però essere un nuovo ransomware mai stato visto prima.
Emiliano Massa, Area Vice President Sales Southern Europe, Forcepoint, spiega perché bisogna proteggere al meglio l’infrastruttura critica dopo il caso Petya.
Avira ha analizzato Petya, scoprendo che il temibile ransomware non usa solamente l’exploit EternalBlue, ma contiene anche la backdoor DoublePulsar di NSA.
G DATA condivide alcuni dati riguardanti il recente attacco hacker Petya, ransomware già noto ma ora basato sull’exploit EternalBlue come il famigerato WannaCry.
In questi giorni numerose organizzazioni – tra le quali molte in Europa – hanno segnalato significativi disservizi che sono stati attribuiti al ransomware Petya.
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