Una forma molto particolare di lavoro ibrido è quella che stano vivendo dai primi di marzo 16 dipendenti Cisco dell’area Sud Europa (Italia, Spagna, Francia e Grecia. Infatti, vivono e lavorano a Venezia coinvolti in un progetto pilota in collaborazione con Venywhere, promosso e sostenuto dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari. Tale progetto mira a diffondere un modello di lavoro moderno e inclusivo dove persone, gruppi di lavoro e aziende possano operare insieme al meglio, attrarre nuovi talenti e creare forti connessioni con la comunità in cui vivono.
Gianmatteo Manghi, AD di Cisco Italia
Il nostro team People and Community stava cercando una città in Italia nella quale poter realizzare la combinazione fra il cosiddetto lavoro ibrido e flessibile, dove le persone possono scegliere come e dove poter lavorare una buona parte del proprio tempo, e il concetto dell’ufficio distribuito. E adesso sedici giovani colleghi provenienti da tutta Europa stanno lavorando e vivendo questa esperienza con crescente entusiasmo.
Un futuro sempre più inclusivo
Secondo Manghi, il futuro del lavoro dovrà e potrà essere sempre più inclusivo, in modo che ciascuno si senta coinvolto e possa avere l’opportunità di esprimere le proprie idee, i propri valori, le proprie competenze. È un fatto di cultura, di processi, di attenzione e anche di tecnologie che permettano alle persone di sentirsi veramente coinvolte per valorizzare le idee di tutti e anche le diversità che in qualsiasi organizzazione sono presenti.
Ma inclusione significa anche fare qualcosa che abbia un impatto positivo nella comunità in cui operiamo, fattore incredibilmente importante perché Cisco intende dare vita a un futuro inclusivo, dove tutti riescano a creare valore per le comunità e il mondo economico e sociale. Per questo anche in questo i 16 dipendenti Cisco, assieme ad altri colleghi nel mondo, sono impegnati in progetti che abbiano una ricaduta positiva dal punto di vista economico sociale e ambientale.
Azienda a emissioni zero
Manghi ha ricordato che Cisco ha preso l’impegno di riuscire a essere un’azienda a emissioni zero nel 2025 negli scopi 1 e 2, e nel 2040 nello scopo 3. L’AD di Cisco Italia ha ricordato anche che la filiale del nostro Paese consuma solo energie rinnovabili, raccoglie gratuitamente i prodotti a fine del ciclo vita e riesce a riciclarne il 98%.
Gianmatteo Manghi, AD di Cisco Italia
Ma poi c’è anche un altro tipo di sostenibilità che è più sociale ed economica, cioè la possibilità di consentire alle persone nell’organizzazione del lavoro di vivere secondo la propria fase di vita, e le proprie ambizioni professionali, gli obiettivi di business, la produttività, l’efficacia del lavoro, creando un’armonia con le esigenze personali e famigliari.
Questo tipo di armonia è molto positiva per il business, per l’efficacia e per la soddisfazione delle persone, ma comporta il superamento di alcuni rigidi schemi che vedevano questi due aspetti in contrapposizione secondo i modelli di impresa e di organizzazione del passato.
Nuovi modelli operativi, più armonia
Manghi ha sottolineato che Cisco è fortemente interessata a superare sempre più tali modelli per creare un’armonia. Tutto quello che i 16 dipendenti dell’azienda stanno facendo e possono fare a Venezia avviene perché ci sono tecnologie che consentono una ricca collaborazione tra le persone, di avere accesso a una connettività ad alte prestazioni e con un’elevata protezione in termini di cyber security.
Giampaolo Barozzi, Sr Director HR & Talent Management di Cisco
A Venezia la collaborazione con Venywhere ci ha permesso di iniziare un laboratorio di innovazione vivente con 16 giovani professionisti, ma anche di approcciare con un solo progetto molte dimensioni. Stiamo lavorando sul futuro del lavoro, sulla leadership, sugli spazi distribuiti, su nuovi modi di fare sostenibilità, nuove forme di innovazione e una nuova idea di inclusione e impatto sociale.Ora stiamo studiando cosa significa e quali sono queste pratiche di lavoro ibrido e insieme disegnare le pratiche e le metodologie che vogliamo introdurre in Cisco per poi condividerle con altre organizzazioni. Stiamo anche lavorando sulle nostre tecnologie per evolvere Webex verso un lavoro ibrido veramente personalizzato.