Il report di Acronis sulle minacce informatiche non solo si interroga su quelle che ci troveremo ad affrontare nel 2022, ma fa anche una panoramica su quelle affrontate quest’anno. Acronis è stata la prima azienda a implementare la Cyber Protection integrata e completa per proteggere tutti i dati, le applicazioni e i sistemi.
Questo tipo di protezione informatica richiede costanti attività di ricerca e monitoraggio delle minacce. Nonché l’adozione dei cinque vettori noti con l’acronimo SAPAS: salvaguardia, accessibilità, privacy, autenticità e sicurezza. Nell’ambito di questa strategia, Acronis gestisce quattro centri CPOC (Cyber Protection Operation Center) in diverse zone del mondo per monitorare le minacce digitali h24, 7/7.
Gli obiettivi di Acronis
In risposta all’aumento delle minacce digitali dirette contro file, agenti e software di backup, nel 2016 l’azienda ha introdotto l’innovativa tecnologia anti-ransomware Acronis Active Protection, diventando il primo fornitore di soluzioni di backup per la protezione dei dati a integrare la difesa anti-ransomware nativa. Da allora, questa tecnologia di rilevamento basata sull’intelligenza artificiale e sul comportamento è stata perfezionata per contrastare tutte le forme di malware e altre potenziali minacce digitali.
Minacce informatiche, il report Acronis si interroga su quello che ci aspetta nel 2022
Acronis Cyber Protect Cloud consente ai Service Provider di offrire ai clienti servizi integrati di backup, disaster recovery, sicurezza delle e-mail, filtraggio degli URL e funzionalità antivirus. Oltre a anti-malware e gestione della protezione degli endpoint, che garantiscono una Cyber Protection completa. La stessa tecnologia è disponibile alle aziende tramite Acronis Cyber Protect 15.
Le minacce informatiche ai sistemi operativi Windows
Il report illustra un quadro globale ed è basato su oltre 650.000 endpoint singoli distribuiti in tutto il mondo. Il focus principale è sulle minacce ai sistemi operativi Windows, prevalenti rispetto a quelle dei sistemi macOS. Osserveremo gli sviluppi della situazione e potremmo includere nel prossimo report anche i dati relativi alle minacce verso macOS, considerato il loro recente aumento.
I cinque numeri principali del secondo semestre 2021
- I paesi più colpiti dal malware nel terzo trimestre del 2021 sono Stati Uniti, Germania e Canada.
- Nel solo mese di ottobre, Acronis ha bloccato 376.000 URL negli endpoint.
- Le e-mail di phishing bloccate sono aumentate del 23% e quelle con malware del 40% dal secondo al terzo trimestre del 2021.
- Secondo le stime, i danni causati dal ransomware supereranno i 20 miliardi di dollari alla fine del 2021.
- Solo il 20% delle aziende riferisce di non aver subito attacchi. Lo scorso anno era il 32%, a dimostrazione dell’aumentata frequenza degli attacchi.
Principali tendenze della cybersecurity osservate nel secondo semestre del 2021
- Il ransomware continua a essere la minaccia numero uno per le grandi e medie imprese, anche per settori critici come quello governativo e sanitario.
- Gli attacchi sferrati agli MSP sono in aumento, e ciò solleva problematiche di responsabilità.
- Le vulnerabilità vengono sfruttate ovunque e in modo sempre più esteso.
- Linux e macOS sono sempre più spesso obiettivo dei criminali informatici.