In crescita l’importanza dello storage centrale nei sistemi di sorveglianza, presentati gli HDD della serie MG Enterprise di Toshiba. Ne parla Rainer W. Kaese, Senior Manager Business Development, Storage Products Division, Toshiba Electronics Europe GmbH.
Oggi i sistemi di videosorveglianza svolgono un ruolo essenziale nelle nostre vite. Li troviamo nelle nostre strade, sui trasporti pubblici, così come in edifici privati quali uffici, hotel, arene sportive. Per gran parte delle persone, l’esperienza con i sistemi CCTV (televisione a circuito chiuso) si riduce alle immagini sgranate che compaiono nei notiziari o quelle stampate sui giornali in concomitanza di un’indagine.
Toshiba MG Enterprise
Tuttavia, il passaggio alla tecnologia IP (protocollo Internet) insieme all’utilizzo di telecamere HD (alta definizione), avvenuto lo scorso decennio, ha portato allo sviluppo di sistemi di sorveglianza in grado di offrire immagini di qualità molto più elevata. E che si rivelano sempre più utili, ad esempio per identificare situazioni di pericolo o crimine. Tali sistemi costituiscono un elemento critico nel contribuire a garantire la pubblica sicurezza e tutelare la proprietà, come dimostrano diversi studii. Si prevede pertanto una crescita degli investimenti mondiali in queste soluzioni da 22 miliardi di dollari del 2018 a 46 miliardi di dollari entro il 2027ii.
Ricordare cos’è successo
Sono finiti i tempi dei rack dei VCR (videoregistratori a cassette) che archiviavano i feed delle telecamere a circuito chiuso. Le odierne soluzioni IP digitali si affidano a soluzioni di storage HDD (hard disk drive).Abbinate a hardware server per raccogliere video digitali, che archiviano il video compresso che ricevono. Se è vero che oggi sono molti i produttori che propongono HDD specifici per le esigenze di sorveglianza, essi in realtà considerano solo sistemi ottimizzati in termini di costi.
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Così un DVR o un NVR (video registratore digitale o di rete) COTS (commercial off-the-shelf) dotato di un solo drive si può semplicemente collocare nel retro di un negozio o nell’ufficio dello staff di sicurezza. Qui si tiene poco conto delle condizioni ambientali (temperatura, umidità, ecc.) che la memoria a piatto rotante richiede, mentre il numero di telecamere IP in uso, e dunque la produzione di dati, saranno probabilmente piuttosto limitati.
La qualità delle immagini raccolte da un sistema di sorveglianza è la chiave per risolvere un crimine. Sempre più si preferiscono telecamere HD, grazie anche al calo dei loro prezzi e alla facilità d’installazione. Tuttavia il loro uso crea un forte carico di rete per la quantità di dati generati, oltre ad imporre elevati standard all’implementazione del server impiegato per raccogliere, analizzare e immagazzinare quei dati.
Lo storage centrale nei sistemi di sorveglianza
Se da un lato le tecniche di compressione sono migliorate di molto nel corso degli anni, è anche vero che perfino gli ultimi codec, come l’H.264, continuano a generare grandi volumi di dati. È bene inoltre notare che i dati vengono generati non a flusso continuo, ma in onde. Queste tecniche di codifica catturano un full frame in un momento definito nel tempo, noto anche come I-frame. Questo sarà seguito da una serie di P-frame che archiviano solo la parte dell’immagine cambiata rispetto allo storage centrale nei sistemi di sorveglianza fotogramma precedente.
Pertanto la registrazione degli eventi in un corridoio d’albergo, un’area normalmente poco trafficata, comporterà la produzione di pochi dati. Se però dovesse scattare l’allarme antincendio, con il corridoio affollato di ospiti, la quantità di dati generati aumenterà di molto per la notevole differenza tra P-frame e I-frame.
Per una telecamera standar full HD da 2 megapixel, assumendo 6 IPS (immagini al secondo), ciò si traduce in una velocità di trasmissione dati che va da 3 a 12 Mbps (megabit/secondo). Diventa subito chiaro che, in presenza di un numero elevato di telecamere, o con l’uso di telecamere con risoluzioni più elevate, la sorveglianza implica effettivamente un problema di “big data”.
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Questi sistemi CCVT IP Enterprise richiedono una vera e propria tecnologia server sviluppata con adeguate soluzioni di archiviazione. Essi vanno ben oltre la larghezza di banda e la capacità di archiviazione di un sistema HDD spesso commercializzato come “drive per sorveglianza”. Fornitori di soluzioni come Secure Logiq affrontano questa sfida con server per sorveglianza dedicati e personalizzati.
Gli HDD sono il componente più importante di questi sistemi e, sulla spinta delle richieste dei clienti e per il suo impegno a garantire la qualità, l’azienda utilizza hard disk drive enterprise. Alla ricerca della migliore soluzione di archiviazione disponibile, Secure Logiq ha scelto gli HDD della serie MG Enterprise di Toshiba.
Lo storage centrale nei sistemi di sorveglianza
Queste unità sono progettate per l’archiviazione nearline e per carichi di lavoro business-critical che richiedono operatività 24 ore su 24 per 365 giorno l’anno con un’elevata affidabilità. Sono classificati per workload annuo di 550 TB e un MTTF (tempo medio tra i guasti) di 1.400.000 ore. Per gli HDD MG Series, Toshiba offre una garanzia di cinque anni dalla data d’acquisto. Nel caso dovesse verificarsi il guasto di un drive nel periodo di garanzia, l’unità viene sostituita con un nuovo HDD, invece che con un prodotto ricertificato. Mantenere elevati livelli di servizio come questo è fondamentale per il successo di aziende come Secure Logiq.
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Le soluzioni di sorveglianza che implementano la tecnologia DAS (direct-attached storage) sono ben supportate da drive come i modelli SATA della serie MG. Associati a più schede RAID per garantire elevati livelli di resilienza, oltre a ridurre al minimo il tempo di ricostruzione nel caso di guasto di un disco, gli HDD SATA offrono una larghezza di banda più che sufficiente.
Unitamente ad un efficiente performance nelle fasi di lettura/scrittura casuale. Questo è l’approccio adottato con i server HD, come quelli della serie HPS-4U-XL di Secure Logiq, che offrono fino a 1344 TB di capacità di archiviazione in configurazione 3 × RAID6, configurati in un rack 4U, e in grado di gestire oltre 4000 Mbps di traffico IP.
Lo storage centrale nei sistemi di sorveglianza
Collocati nella fascia più alta della gamma, i drive SAS MG Series offrono prestazioni migliorate, quali guadagni del tempo di ricerca e del processo di lettura/scrittura, che dovrebbero compensare i maggiori costi di acquisto di un drive SAS. Queste soluzioni di storage trovano applicazione nelle implementazioni delle reti SAN (storage area network) e nei sistemi che possono fare uso del JBOD.
Un passo avanti rispetto ai competitor
Poiché i fattori di forma e le interfacce degli HDD sono standardizzati in tutto il settore. Aziende come Secure Logiq hanno il vantaggio di avere a disposizione un buon numero di fornitori di HDD in grado di offrire un prodotto standard. Ciò garantisce una concorrenza sul prezzo, ma il prezzo da solo non è un fattore vincente sul mercato dei sistemi di sorveglianza. Qui infatti a fare la differenza sono gli aspetti meno tangibili. Come i rapporti commerciali che Toshiba offre come valore aggiunto, consentendo a Secure Logiq di differenziarsi nel proprio settore.
Il modo in cui Toshiba gestisce i suoi canali di vendita assicura la disponibilità di HDD nei volumi desiderati e ad un prezzo vantaggioso. Ciò consente a Secure Logiq di sviluppare nuovi sistemi rispettando le tempistiche, oltre alla garanzia che, nel caso si verifichi il guasto di un componente storage in loco, quest’ultimo possa essere prontamente sostituito.
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Le strutture di collaudo Secure Logiq per lo sviluppo dei sistemi di sorveglianza sono un prerequisito per raggiungere i livelli richiesti dal mercato. Questo obiettivo è raggiunto grazie all’uso di uno strumento interno. Logiqal Benchmark consente la configurazione dei sistemi di sorveglianza IP virtuali per il testing dell’hardware insieme alle varie soluzioni VMS disponibili. Un fornitore di soluzioni storage in grado di comprendere le sfide tecniche, dotato di laboratori per la sperimentazione, è d’immenso supporto per il cliente.
Toshiba ha un suo Tech Lab dedicato alla tecnologia storage, che consente al suo team di tecnici di configurare, costruire e testare soluzioni di archiviazione e guidare i clienti nella scelta della soluzione ottimale.
I risultati sono riassunti in un report di laboratorio che fornisce informazioni sulle opzioni di configurazione. Scegliendo Toshiba come partner per i dispositivi HDD, Secure Logiq ha raggiunto un elevato livello di qualità del servizio storage. L’azienda può contare su un efficiente supporto tecnico e sull‘ottimizzazione della catena di distribuzione.