Nutanix .NEXT Digital Experience riunisce visionari, sviluppatori e leader IT per condividere le ultime novità in ambito data center e tecnologie cloud.
La tre giorni che sta per cominciare vede un’agenda fitta e ampiamente personalizzabile, attraverso la piattaforma online predisposta. Oltre alle sessioni live è possibile accedere a librerie e materiali su misura per le proprie competenze e interessi.
Nutanix ha pensato a un ambiente virtuale dove poter accedere rapidamente ai contenuti di interesse. Non manca una sezione messa a punto per facilitare il networking e la conoscenza di figure professionali e aziende.
L’area Expo consente una chat one-to-one e l’accesso a video e contenuti di ciascuno stand. In quest’area si trova il Nutanix Hub, una vetrina su tutto ciò che riguarda l’universo del brand. L’utente può osservare le soluzioni verticali Nutanix e accedere a demo programmate e, persino a test drive live.
In vista dell’evento abbiamo potuto ascoltare le principali novità e la vision strategica direttamente dalla voce di Rajiv Mirani, CTO piattaforme Cloud di Nutanix.
Multi-cloud e iperconvergenza
Cosa è successo lo scorso anno a .NEXT?
Sono stati svelati importanti rilasci per ciò che riguarda le infrastrutture iperconvergenti. Parliamo di soluzioni che favoriscono il networking virtuale nativo e semplificano le distribuzioni multi-cloud, con incrementi di performance sino al 50% rispetto al passato.
Le infrastrutture iperconvegenti (HCI) sono, di fatto, lo standard per l’alimentazione di moderni cloud privati. Tali sistemi assicurano monitoraggio proattivo, sicurezza end-to-end e l’approccio nativo per logiche di protezione zero-trust.
Nutanix, oltre a estendere il proprio stack software HCI al cloud pubblico, continua a porre l’accento sull’innovazione nel mercato in rapida crescita delle infrastrutture iperconvergenti. Oggi, l’azienda, si impegna a favorire l’innovazione per soddisfare le esigenze emergenti dei clienti, innovando in modo “disruptive”.
La società propone architetture in grado di sfruttare le più recenti tecnologie per lo storage, come i dischi SSD NVMe e SSD Intel Optane. Infrastrutture a bassa latenza con prestazioni fino al 50% più veloci per carichi di lavoro I/O ad alta intensità, come database di grandi dimensioni e applicazioni sanitarie su larga scala.
La nuova tecnologia Blockstore si occupa di gestire autonomamente l’archiviazione, mentre Nutanix HCI supporta lo Storage Performance Development Kit (SPDK).
Questa libreria open source sviluppata da Intel permette alle applicazioni di accedere direttamente alla capacità NVMe. Si tratta di un significativo balzo in avanti! Permette infatti di evitare qualsiasi sistema operativo o overhead a livello di kernel per prestazioni ancor più veloci del carico di lavoro.
Multi-cloud e iperconvergenza – Sicurezza Zero-Trust, protezione semplificata
Nutanix si impegna ad innalzare l’asticella della security aziendale e annuncia Flow Security Central. È un piano di gestione SaaS che fornisce monitoraggio della conformità, visibilità della rete e operazioni di sicurezza per il cloud pubblico e privato.
Una strategia Zero-Trust richiede controlli granulari delle policy di rete e la capacità di monitorare e aggiornare tali controlli in tempo reale.
Security Central fornisce ai clienti un hub per le operazioni di sicurezza, per poter valutare lo stato complessivo della protezione delle distribuzioni Nutanix.
Oltre a Security Central, la società ha annunciato nuove certificazioni di sicurezza (come FIPS 140-2) e nuove funzionalità mirate:
- Estensioni al key manager nativo e alla crittografia dei dati per fornire un ambiente semplificato e sicuro per le distribuzioni edge e ROBO;
- Supporto AHV per Microsoft Virtualization-based Security (VBS) e Credential Guard che aiuta a proteggere i desktop VDI Windows da sofisticati attacchi alla memoria.
Come anticipato, il cloud è al centro di ogni tecnologia Nutanix ed parte integrante della vision del lungo periodo. Sono ora in fase di sviluppo nuove funzionalità di networking virtuale in Nutanix Flow, integrate nello stack HCI.
Flow Networking semplifica i compiti di creazione, isolamento e gestione di reti software-defined che collegano le applicazioni in esecuzione in data center privati e in ambienti di cloud pubblico.
Questa nuova tecnologia VPC è il risultato dell’investimento pluriennale dell’azienda in Nutanix Xi Cloud. Integrata con la virtualizzazione AHV, fornirà ai clienti opzioni ampliate per collegare i diversi cloud di proprietà. Essa incorporerà funzionalità di rete avanzate e supporterà i team DevOps grazie a un networking agile.
Multi-cloud e iperconvergenza – Nutanix e la partnership con Microsoft Azure
Seguendo una logica di sviluppo continuo del portfolio cloud, Nutanix conferma la partnership con Microsoft Azure. L’obiettivo è quello di offrire una soluzione ibrida per una mobilità coerente di applicazioni, dati e licenze:
- Nutanix Clusters su Azure: entrambe le aziende si impegneranno ad estendere l’infrastruttura cloud ibrida di Nutanix ad Azure. La collaborazione includerà lo sviluppo di nodi Nutanix su Azure per supportare Nutanix Clusters e i servizi.
- I clienti che eseguono i carichi di lavoro su Nutanix Clusters su Azure potranno godere del vantaggio Azure Hybrid così come degli aggiornamenti di sicurezza estesa per migliorare i costi, la sicurezza e l’efficienza.
Procurement e supporto senza soluzione di continuità: Microsoft e Nutanix collaboreranno per offrire ai clienti un’esperienza trasparente in termini di acquisto e supporto. I clienti di Microsoft Azure potranno utilizzare i loro credit Azure esistenti, come parte di Microsoft Azure Consumption Commitment (MACC), per acquistare il software Nutanix.
A loro volta, i clienti potranno trasferire le loro attuali licenze a Nutanix Clusters su Azure o usufruire di un consumo on-demand del software Nutanix attraverso il Marketplace Azure;
Integrazione con Azure Arc: Nutanix e Microsoft permetteranno di gestire server, container e servizi dati sull’infrastruttura iperconvergente Nutanix, on-premise o in Azure. Tutto ciò avverrà tramite il piano di controllo Azure Arc.
Tale integrazione permetterà ai clienti di estenderei i servizi chiave di Azure ai loro ambienti Nutanix. Ciò include l’esecuzione dei server Azure Arc, dei container Azure Arc, e dei servizi dati Azure Arc.
Multi-cloud e iperconvergenza – Kubernetes
A fare da “collante” in un mondo sempre più multi-cloud, Nutanix svela Kubernetes in modalità Platform-as-a-Service. La proposition si materializza attraverso i servizi gestiti Karbon Platform Services.
La piattaforma offre sicurezza automatizzata gestita dal sistema, capacità di accelerazione dello sviluppo e distribuzione di applicazioni basata su micro-servizi su qualsiasi cloud.
In questo modo, gli sviluppatori software possono ora disporre di servizi gestiti “chiavi in mano”, on-premise, nel cloud pubblico o all’edge.
Ciò permetterà loro di creare ed eseguire applicazioni cloud native, che permettono di disaccoppiare le applicazioni dall’infrastruttura sottostante.
I team IT avranno invece a disposizione un framework di sicurezza e gestione del ciclo di vita delle applicazioni semplificato e coerente.
Questa soluzione PaaS cloud native aiuterà i progettisti software a ottimizzare lo sviluppo e l’orchestrazione delle applicazioni senza dover gestire l’infrastruttura sottostante.
Multi-cloud e iperconvergenza – Karbon Platform Services:
- Servizi gestiti rich: permette di sviluppare e distribuire applicazioni che vanno da semplici applicazioni stateful containerizzate ad applicazioni web complesse, sfruttando la semplice e aperta astrazione di servizi rich.
Karbon Platform Services include: Kubernetes gestito (K8s-aaS), Containers-as-a-Service (CaaS), funzioni serverless, AI, message bus, ingress, servizi mesh, osservabilità e servizi di sicurezza. - Operazioni multi-cloud basate su SaaS: i team operativi traggono vantaggio da operazioni semplificate e da una gestione uniforme del ciclo di vita delle applicazioni, dei dati e della sicurezza.
Tutto questo, indipendentemente dal cloud sottostante, sfruttando il gestore del ciclo di vita dell’infrastruttura basata su SaaS. - PaaS ibrido estensibile: Karbon Platform Services permette la mobilità dei dati tra i vari cloud e la gestione ibrida delle applicazioni.
Postura di sicurezza migliorata: i team operativi IT possono sfruttare un modello di sicurezza e API coerente con un’osservabilità unificata per i dati e le applicazioni nel cloud. Fornisce una sicurezza automatizzata e gestita dal sistema con multi-tenancy integrato e controllo degli accessi basato sui ruoli (RBAC) per i servizi rich.