Avere sempre a disposizione i propri documenti può fare la differenza in molti casi; se disponete di un NAS Buffalo TeraStation potete sfruttare WebAccess.
In un momento in cui l’accesso ai dati è sempre più cruciale per imprese e privati, poter disporre di uno strumento sicuro e facile da usare può fare la differenza.
Per il salvataggio e la condivisione, in molti adottano servizi cloud gratuiti, come Google Drive o OneDrive, per citarne un paio.
Sebbene WebAccess non entri in competizione con questi strumenti, è in grado di offrire uno spazio comune per più utenti e di condividere cartelle e documenti attraverso Internet.
Sfruttando lo spazio realmente disponibile sul NAS di proprietà, appare già evidente il primo vantaggio della soluzione. Potremo infatti disporre di svariati TeraByte di spazio senza dover pagare un abbonamento perpetuo. I sistemi di condivisione cloud gratuiti sono infatti limitati e, per ampliare lo spazio, richiedono una registrazione con pagamento di una quota annuale/mensile.
Condivisione dei documenti
In secondo luogo, avendo già i propri dati ben strutturati sul NAS, sarà possibile definire al meglio gli accessi, aprendo cartelle e directory a utenti specifici del team. Tutto questo sullo stesso dispositivo e senza dover creare account esterni, complessi da gestire, soprattutto nelle piccole realtà prive di un reparto IT.
Anche se i repository cloud sono sicuri, avere i file a domicilio significa averne il pieno controllo, in termini di policy di uso, ritenzione dei dati e protezione. Certo, in questo caso serve un po’ di esperienza per proteggere il NAS, attraverso filtri e firewall, evitando di esporlo direttamente via Web.
L’interfaccia dei NAS Buffalo consente di attivare il servizio WebAccess in modo completo o su determinate cartelle. Ciò assicura un livello di definizione delle regole piuttosto granulare, evitando di esporre archivi delicati ad accessi remoti.
Dunque, se disponete di un buon abbonamento xDSL/fibra e di una protezione di rete ed elettrica adeguata, un NAS Buffalo con WebAccess può consentirvi di lavorare in autonomia, anche quando siete lontani da casa/ufficio.
Nonostante la soluzione Buffalo non si distingua per un’usabilità avanzata o per funzioni particolarmente evolute, rappresenta uno strumento sufficiente per la maggior parte degli utenti Soho e per le piccole realtà professionali.
Condivisione dei documenti – setup
La schermata di setup consente di attivare l’accesso remoto tramite BuffaloNAS.com, definendo il nome del NAS e il relativo codice associato.
La procedura consente di attivare il protocollo crittografato HTTPS/SSL, a protezione delle informazioni durante le fasi di scambio dati.
All’atto pratico, WebAccess si fa apprezzare per l’estrema linearità e facilità di configurazione. Abilitando il servizio Universal PnP (uPnP), il dispositivo è capace di dialogare con il router principale e di gestire l’inoltro delle porte in automatico (purché anche il router supporti questa funzione).
In caso contrario, invece di lavorare sulla tipica porta 9000, è possibile selezionare una porta specifica, in base alle proprie preferenze e necessità.
Per aumentare il grado di sicurezza, è possibile impostare un limite di durata della connessione della sessione remota. Se, per caso, vi doveste allontanare dal PC con la connessione attiva, essa potrà essere terminata automaticamente entro un tempo limite selezionabile.
E ancora, potreste scegliere di abilitare l’accesso esclusivo per ciascuna sessione, evitando che un utente possa rimanere connesso da più device simultaneamente.
Condivisione dei documenti – uso e particolarità
Una volta impostati questi pochi parametri, il servizio è liberamente accessibile da remoto, digitando http://buffalonas.com/nomedelproprioNAS.
Come anticipato, l’interfaccia è completa ma lontana dall’essere moderna. Una GUI strutturata su più livelli offre i “classici” menu a tendina per le attività di base e, poco sotto, i pulsanti che useremo più frequentemente.
Una volta effettuato il login con un utente valido e abilitato all’interno dello storage Buffalo, i tasti permettono di effettuare upload/download dei file, di spostare, copiare, cancellare o rinominare documenti e creare cartelle.
Il sistema permette inoltre di selezionare uno o più file per l’invio per posta elettronica o la condivisione.
Condivisione dei documenti
Immagini JPG o file MP3 sono direttamente riprodotti, mentre file video e documenti Office sono scaricati tramite il browser.
Per un accesso immediato, Buffalo ha sviluppato l’applicazione WebAccess per Windows. L’App, pensata per Windows 8 ma pienamente operativa sotto Windows 10, consente di accedere ai NAS connessi e ai file contenuti. L’interfaccia a tessere è conforme al più recente stile Windows.
Il sistema funziona in modo analogo a quanto avviene per la versione Web: i file possono essere letti, ma per modificarli è necessario salvarli in locale ed effettuare il successivo upload. Per una connessione saltuaria ciò non rappresenta un vincolo, ma potrebbe rallentare non poco le attività lavorative per chi si trova a lavorare spesso e con continuità da remoto.
A questo si aggiunte il fatto che il sistema non supporta il drag’n’drop, per caricare e scaricare file trascinando le icone tra la finestra del browser e una cartella o il desktop.
Per il mondo mobile (Android e iOS) è disponibile una App dedicata. Anche in questo caso, la semplicità di installazione e setup e una GUI essenziale consentono di lavorare in mobilità. Il sistema offre una rapida visualizzazione delle cartelle e dei file, visualizzando immediatamente i documenti compatibili e consentendone la condivisione o il download.
Nel complesso, Buffalo WebAccess ha le carte in regola per soddisfare unicamente le basiche necessità degli utenti Soho e small business. Se il pregio è certamente la facilità d’uso e setup, i difetti sono da ricercarsi in una interfaccia un po’ arretrata, non sempre intuitiva e con qualche limite.
Punteggio
69
su 100
PRO
Facile da configurare; gestione policy di accesso integrata; supporto HTTPS/SSL e funzioni per la security del dato.
CONTRO
Quale limite nella gestione file; GUI poco aggiornata e un po’ macchinosa; non supporta drag’n’drop.