Kaspersky: il Trojan Shopper sfrutta l’accessibilità in-app

App cloud native

Gli esperti Kaspersky ha lanciato un allarme riguardante Shopper, app di tipo Trojan in grado di operare senza farsi notare dai proprietari dei dispositivi attaccati.

Questo Trojan, soprannominato “Shopper”, ha attirato per la prima volta l’attenzione dei ricercatori per un uso esteso delle modalità di offuscamento e per lo sfruttamento dell’Accessibility Service di Google. Questo servizio, progettato per aiutare le persone con disabilità, consente agli utenti di impostare un comando vocale per la lettura dei contenuti delle app e di automatizzare l’interazione con l’interfaccia utente. Funzioni utili che, nelle mani di potenziali cybercriminali, possono trasformarsi in una seria minaccia per i proprietari dei dispositivi.

Dopo aver ricevuto l’autorizzazione all’utilizzo del servizio, il malware può arrivare ad interagire con l’interfaccia del sistema e con le applicazioni in modo quasi illimitato: può acquisire i dati che compaiono sullo schermo, può premere tasti e comandi, perfino simulare i gesti dell’utente stesso. Le modalità di diffusione di questa app malevola non sono ancora note, ma i ricercatori di Kaspersky ipotizzano che possa essere scaricata dai proprietari dei dispositivi a partire da annunci fraudolenti o da app store di terze parti mentre si cerca di fare il download di applicazioni legittime.

La app finge di essere un’applicazione di sistema e utilizza un’icona chiamata ConfigAPKs per non farsi notare dall’utilizzatore del dispositivo. Dopo lo sblocco della schermata, l’app si avvia, raccoglie informazioni dal dispositivo della vittima e le invia direttamente ai server degli atttaccanti. A quel punto il server rimanda i comandi che l’app stessa deve eseguire.

Igor Golovin, Malware Analyst di Kaspersky
Al momento i pericoli reali legati a questa app malevola sono limitati all’apparizione di annunci pubblicitari indesiderati, alla pubblicazione di recensioni false e alla comparsa di valutazioni pubblicate a nome degli utenti vittime del Trojan. Un giorno, però, i creatori di questo malware potrebbero decidere di utilizzarlo per altri scopi. Per ora questa app malevola si concentra sul mondo del retail, ma le sue funzionalità potrebbero consentire agli aggressori di diffondere informazioni false attraverso gli account sui social media degli utenti o sfruttando altre piattaforme. Ad esempio, potrebbe essere sfruttata per condividere in modo automatico dei video con i contenuti che i cybercriminali inventori di Shopper vorrebbero diffondere direttamente sui profili social degli utenti e anche inondare Internet con informazioni inaffidabili.

Tra le altre cose l’app Shopper è in grado di:

  1. utilizzare l’account Google o Facebook del proprietario del dispositivo per procedere con la registrazione ad applicazioni per lo shopping online e l’intrattenimento più popolari;
  2. lasciare false recensioni delle app di Google Play per conto del proprietario del dispositivo;
  3. verificare i diritti di utilizzo dell’Accessibility Service. Se l’autorizzazione non viene concessa, può procedere con l’invio di una email di phishing con la richiesta;
  4. disattivare Google Play Protect, la suite di servizi di sicurezza che esegue controlli sulle applicazioni prima che vengano scaricate dallo store Google Play;
  5. procedere con l’apertura di pagine web a partire da link ricevuti dal server remoto in finestre di navigazione non visibili e nascondersi dal menu delle app dopo lo sblocco di diverse schermate.

Per ridurre i possibili rischi legati a malware come Shopper, Kaspersky consiglia di:

  1. prestare attenzione alle applicazioni che richiedono l’utilizzo dell’Accessibility Service, nel caso in cui si tratti di app non destinate ad un uso con questo tipo di funzioni.
  2. Controllare i permessi legati alle app.
  3. Non procedere mai con l’installazione di app provenienti da fonti non attendibili e bloccare l’installazione di programmi provenienti da fonti sconosciute.
  4. Utilizzare soluzioni di sicurezza mobile affidabili e solide, come Kaspersky Internet Security for Android, che aiuta a identificare le richieste potenzialmente pericolose o discutibili effettuate da un’applicazione scaricata e che spiega all’utente i possibili rischi associati ai diversi tipi di autorizzazioni.