Per il 2020 Kaspersky ha delineato quali potrebbero essere i rischi e le tendenze della cybersecurity in ambito cloud con attacchi sempre più sofisticati.
Sempre più aziende scelgono di affidarsi al cloud: lo dimostra il numero crescente di realtà professionali che hanno infrastrutture totalmente o parzialmente gestite in questo modo. Questa caratteristica è ormai radicata e il tema della migrazione dei dati verso il cloud è stato uno dei principali trend degli ultimi due anni. Kaspersky ha analizzato la situazione attuale e ha cercato di tracciare uno scenario delle cyberminacce in ambito corporate nel 2020.
Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky
Le aziende devono continuare a considerare la cybersecurity come un fattore prioritario. Quelle che hanno intenzione di implementare un’infrastruttura cloud nel 2020 dovrebbero pianificare con il proprio fornitore un piano di azione in caso di incidenti, perché il tempo di reazione è un fattore essenziale quando si tratta di rischi legati alla cybersecurity. È molto importante avere anche piena visibilità rispetto ai dati che vengono registrati e sapere come eseguirne periodicamente il backup. La mancanza di chiarezza su questo tipo di informazioni può portare a complicazioni o addirittura rendere impossibili le indagini su incidenti andati a buon fine. Le aziende dovrebbero anche informarsi sul livello di sicurezza informatica adottato dal provider. Non bisogna poi dimenticare l’importanza dell’ascolto e della formazione dei dipendenti: una corretta conoscenza delle norme base della cyber hygene può limitare notevolmente il rischio di danni gravi derivabili da incidenti informatici.
Per i cybercriminali diventerà sempre più complicato separare le risorse delle aziende prese di mira da quelle dei fornitori dei servizi cloud, visto che i confini delle infrastrutture stesse sono diventati ormai piuttosto labili. Perpetrare un cyberattacco sarà quindi più difficile; per questo motivo si ipotizza che gli autori delle minacce adotteranno tecniche maggiormente sofisticate o sceglieranno di aumentare la frequenza degli attacchi stessi, sfruttando di più le opportunità e affidandosi meno alla pianificazione. Allo stesso tempo, per le aziende diventerà sempre più complesso rilevare un attacco nelle sue fasi iniziali.
Kaspersky ha notato anche che la consapevolezza sull’importanza della sicurezza delle infrastrutture cloud non sta crescendo tanto rapidamente quanto la popolarità dei servizi stessi. Le indagini sugli incidenti che possono verificarsi diventeranno sempre più complesse e in alcuni casi meno efficaci. Di conseguenza, il costo di questo tipo di servizi aumenterà anche a cause dell’aumento dei costi investigativi.
Non solo le aziende sceglieranno di affidarsi ai servizi cloud. La loro diffusione indurrà anche i cybercriminali a sceglierli come obiettivo e come fonte di informazioni utili per azioni malevole. Nel caso in cui le loro risorse venissero sfruttate per attività dannose su larga scala, questo potrebbe influire sulla reputazione degli stessi fornitori di servizi. Per questo è importante che i provider stessi rivedano le loro procedure in materia di sicurezza.
In questo quadro piuttosto allarmante, Kaspersky nota che comunque aziende e organizzazioni stanno ponendo sempre maggior attenzione al tema della cybersecurity. Considerando le difficoltà che potrebbero incontrare i cybercriminali nel portare avanti attacchi standard, Kaspersky prevede un aumento di quelli che sfruttano il social engineering, in particolare, attraverso campagne di phishing che hanno come obiettivo primario i dipendenti di una determinata azienda.
Inoltre a causa del costo sempre più alto dei vettori di attacco, i cybercriminali saranno sempre più orientati ad offrire denaro a chi lavora all’interno dell’azienda presa di mira.
I modi per reclutare soggetti con questo tipo di obiettivi sono diversi:
- I malintenzionati possono decidere di pubblicare un’offerta sui forum e offrire una ricompensa per ricevere determinate informazioni.
- Possono scegliere di nascondere il loro reale scopo e fare in modo che i dipendenti non si rendano conto di agire illegalmente.
- Una delle armi da non sottovalutare nel 2020 è il ricatto informatico in campo aziendale. I cybecriminali potrebbero essere in grado di recuperare informazioni private sui dipendenti di un’azienda (ad esempio, prove di crimini, dati personali o informazioni sulle preferenze sessuali).