Jean Pierre Brulard, SVP & General Manager, VMware EMEA approccia il tema dell’ormai prossima diffusione del 5G: una opportunità per tutte le aziende.
È indubbio che il 2019 sia stato finora l’anno del 5G: dai nuovi smartphone pieghevoli presentati dai più importanti player, all’intervento di chirurgia condotto durante il Mobile World Congress con il supporto di Vodafone da alcuni medici su un paziente a chilometri di distanza presso l’Hospital Clinic di Barcellona, alle prime reti super-veloci negli Stati Uniti, fino all’IoT e ai robot, il 5G è al centro di tutte le più importanti conversazioni sulla tecnologia.
Grazie al 5G, gli operatori di telecomunicazioni o i communication service provider (CSP) stanno vivendo un periodo di incredibili opportunità: dal miglioramento della capacità, all’erogazione di nuovi servizi, a interazioni che prima non erano semplicemente possibili. Inoltre, tutti i player hanno la possibilità di sfruttare un’opportunità straordinaria, inimmaginabile solo un paio di anni fa: quella di utilizzare il 5G per abilitare l’Internet of Things (IoT) e l’edge computing.
Questo significa che il 5G si trova a un punto di svolta decisivo. Le decisioni che vengono prese oggi avranno conseguenze sia operative che di business di vasta portata per i CSP: dall’ottenere un vantaggio competitivo con l’offerta di nuovi servizi a valore al miglioramento significativo delle prestazioni e dell’efficienza operativa delle loro reti.
Tuttavia, ridurre il 5G a una semplice opportunità relativa alle telecomunicazioni significa non coglierne appieno il significato. Qualsiasi organizzazione di qualunque settore che utilizza le reti dovrebbe riflettere sull’implementazione del 5G e pensare a come sfruttarla al meglio per il raggiungimento dei propri obiettivi di business. Che si tratti di un’azienda che opera nel retail, nella logistica, in città o in un ambiente rurale, nel settore pubblico o privato, il 5G permetterà di offrire nuovi servizi e applicazioni, di migliorare l’automazione, e generare una rivoluzione finora inimmaginabile.
Questo non vuol dire che si tratti di un compito facile; come Åsa Tamsons, head of new businesses di Ericsson, ha affermato in un’intervista alla CNN, molti vedono ancora nel 5G semplicemente “un’altra rete”. Se così fosse, sarebbe difficile per alcune aziende giustificare l’investimento iniziale richiesto. Le organizzazioni dovranno lavorare per convincere sia gli stakeholder interni che quelli esterni che, a fronte dei benefici futuri, i costi per il 5G siano giustificati.
Una rete, un mondo di opportunità
Perché quindi non possiamo parlare del 5G semplicemente come di una nuova rete? Perché il 5G offre velocità incredibilmente superiori, latenza molto più bassa e densità significativamente più alta rispetto al 4G.
E per realizzare il vero potenziale dei servizi abilitati dall’Internet of Things, della robotica, delle auto a guida autonoma, delle smart city e delle innovazioni più rivoluzionarie nell’ambito della telemedicina, ognuno di questi elementi diventa fondamentale. Ma cosa significano concretamente?
Il concetto di velocità è relativamente semplice: l’esempio più utilizzato è la possibilità di scaricare un film in alta definizione in pochi secondi, rispetto ai venti minuti attuali.
La latenza si traduce invece nel tempo richiesto per il trasferimento dei dati tra due punti. Sia chiaro, stiamo parlando di un ritardo di meno di un millisecondo, ma che diventa un fattore cruciale ad esempio nella chirurgia robotica, in cui la precisione è tutto, e che, combinato con la velocità, potrebbe diventare un investimento interessante per molti player in diversi settori.
La densità diventa significativa se consideriamo il crescente numero di dispositivi connessi a una rete in qualsiasi momento (attualmente possiamo già contarne oltre 23 miliardi). Quando la velocità di un servizio cala drasticamente nei momenti di picco degli accessi sperimentiamo significativi disservizi, e, con un mondo diventa sempre più connesso, diventa fondamentale disporre di reti in grado di supportare un numero di dispositivi significativamente maggiore rispetto al passato.
In tutti questi casi, il 5G ha il potenziale per migliorare notevolmente le prestazioni delle reti esistenti e può quindi essere utilizzato per sviluppare nuovi servizi e fornire nuove applicazioni, prima impensabili, con il livello di connettività richiesto dal mondo digitale.
Facciamo l’esempio di un ospedale che serve un’area di diverse centinaia di chilometri quadrati, come abbiamo visto al MWC: un chirurgo potrebbe utilizzare una rete 5G ad alte prestazioni e alta affidabilità per eseguire interventi molto delicati utilizzando la robotica su un paziente ricoverato in un altro ospedale.
Questo perché il 5G introduce un concetto chiamato network slicing: uno “slice” di rete ha caratteristiche tecniche importanti per l’offerta di un particolare servizio.
In questo caso, è possibile utilizzare una sezione di rete per fornire un servizio con bassa latenza che garantisca che le azioni vengano eseguite in tempo reale e senza alcun ritardo, con throughput elevato per garantire immagini e audio ad alta definizione, fondamentali perché il chirurgo riesca a operare, e con alta affidabilità, così da assicurare che il servizio sia disponibile per tutta la durata dell’intervento e che le prestazioni della rete non vengano in alcun modo compromesse.
Prendiamo oppure il caso dell’utilizzo di droni per effettuare consegne: con il 5G può diventare realtà. Con un’alta densità, le reti saranno in grado di supportare un numero enorme di piccoli velivoli aerei, consentendo agli operatori di coordinare i movimenti da remoto ed evitare collisioni lungo il percorso. Si avrebbe una minore congestione del traffico, in particolare nelle aree urbane, e sarebbe possibile raggiungere località lontane in cui finora vi era mancanza delle corrette infrastrutture per supportare tutte le consegne.
Offrire tutto questo richiederà investimenti significativi nell’infrastruttura di rete. Per i CSP, è un’impresa non da poco, motivo per cui è probabile che anziché una pura rete 5G, la maggioranza delle organizzazioni sceglierà un approccio misto, in cui il 4G sarà disponibile per fornire servizi di base e il 5G sarà introdotto solo per attività specifiche.
Diventa quindi fondamentale dotarsi del cosiddetto telco cloud: una tecnologia software-defined che supporta il 4G attuale gettando le basi per il 5G, qualcosa di molto apprezzato da operatori come Vodafone, come testimoniato nel corso del MWC. “Solo attraverso un’infrastruttura software-defined possiamo essere flessibili e agili pur continuando ad automatizzare la nostra gestione e le operations di rete”, ha dichiarato Johan Wibergh, chief technology officer del gruppo. “Siamo stati soddisfatti del time-to-market accelerato e dei vantaggi economici derivati dalla nostra transizione alla NFV e, progressivamente, all’infrastruttura telco cloud”.
Combinato all’infrastruttura software-defined, più in sintonia con le sue caratteristiche e potenzialità, il 5G ha il potere di trasformare le operations e i modelli di business delle organizzazioni e consentire loro di sfruttare le tecnologie più innovative, che caratterizzeranno la prossima fase della rivoluzione digitale.
Capitalizzare per prosperare
Siamo solo all’inizio della realizzazione di tutte le possibilità offerte dal 5G. Molto deve ancora accadere prima di vederne una piena adozione, ma le aziende devono iniziare a pensare ora a come sfruttare la potenzialità di queste nuove reti per rimanere competitive. Considerarlo semplicemente come un’altra rete genera il rischio di non essere preparati per il suo arrivo e di perdere le enormi opportunità di business che il 5G offre.
Il 5G è il fondamento che trasforma in realtà le promesse di molte nuove tecnologie: chi non riuscirà a capitalizzarne la portata faticherà a sopravvivere nel mondo digitale.