Zebra è da sempre sinonimo di concretezza e affidabilità, l’azienda offre oggi soluzioni evolute in grado di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro.
Il successo del brand si lega all’eccellente rapporto con i partner e alla capacità di soddisfare una larga base di clienti e prospect.
Ugo Mastracchio, Sales Engineer Manager di Zebra
Siamo una azienda channel-centric, il 100% delle vendite passa infatti attraverso i partner di canale. I nostri clienti sono assolutamente orizzontali; siamo ovunque ci sia un magazzino. Non a caso, sono oltre 100 le nazioni in cui siamo presenti, e più del 95% delle società incluse nella Fortune 500 usano nostre soluzioni. Inoltre, stiamo iniziando a proporre soluzioni IoT, veri e propri “asset intelligenti” tracciabili con molte tecnologie, fra cui barcode e RIFD ma non solo. Il mercato azionario ci ha premiato abbondantemente: la quotazione in borsa è quadruplicata dal momento della acquisizione di Motorola Solutions, consentendoci di accelerare notevolmente il pagamento del debito contratto per portare a termine l’operazione.
Il manager ha espresso soddisfazione per la situazione italiana, definita fortemente positiva. Anche le PMI si dimostrano molto ricettive verso i prodotti di Zebra, chiaro segnale di come la qualità alla fine paghi sempre, anche a fronte di prezzi superiori rispetto a prodotti no-brand di provenienza far east. Fra i segmenti verticali più positivi, il settore trasporti merita una menzione; inoltre i lettori di codici a barre per POS vendor e il segmento RFID dedicato al fashion sono molto promettenti.
Per quanto riguarda la parte tecnologica, Zebra si è spostato dall’ormai vetusto Windows CE, verso Android.
Un percorso iniziato nel lontano 2011: avere avviato la migrazione in tempi “non sospetti” ha consentito alla società di essere un indiscusso leader di mercato, con 21 prodotti android-based.
Mastracchio ha correttamente sottolineato come il warehousing debba essere in grado di eseguire la logistica in modo efficace e cost-effective, e in questo Zebra riesce a offrire un importante supporto tecnologico.
L’ultimo nato in casa Zebra è MC9300, che raccoglie la pesante eredità di un modello di grande successo come lo è stato MC92. Per vincere la sfida, sono ben 20 le novità introdotte, fra migliorie e nuove funzionalità. La fotocamera posteriore (non presente in MC92), è utile in una varietà di situazioni. Ad esempio, per fotografare un DDT, fare OCR del testo, recuperare numero d’ordine e via discorrendo.
La camera frontale verrà invece utilizzata per la localizzazione dei device. Questo grazie a particolari sistemi di illuminazione VLC e una partnership con Philips. Un vantaggio non da poco, considerando le superfici spesso enormi dei centri logistici in cui operano questi lettori.
Ovviamente, migliorati a tutto tondo i dati tecnici: il sistema operativo è Android Oreo, ed è garantito l’aggiornamento fino ad Android R.
Ugo Mastracchio
MC9300 segue la logica 5+5: rimarrà infatti in produzione almeno per 5 anni, e ci impegniamo comunque a garantire l’esecuzione di contratti di manutenzione per altri 5 anni dalla sua rimozione dal catalogo.
Dato che si parla di business continuity, Zebra non poteva certo non pensare alla batteria. Ed infatti, rispetto alle 10 ore previste da MC92, il nuovo device raddoppia arrivando a 20 ore. Anche la carica è significativamente più rapida: in meno di 4 ore si ottiene il 90% di ricarica. La cura dei dettagli è evidente anche in questo aspetto, dato che il terminale avvisa quando la batteria ha una capacità di carica diminuita all’80% del valore iniziale; l’amministratore IT potrà scegliere se imporre all’utente la sostituzione della batteria per poter continuare a lavorare. Ancora una volta, la priorità è non causare mai fermi produttivi.
Sono davvero tantissimi i plus di questo prodotto, come il Wi-Fi ampiamente migliorato, Bluetooth 5.0 e NFC per configurare accessori (come stampanti portatili).
MC9300 accetta un doppio input: sia da tastiera, sia tramite l’ampio schermo touchscreen da 4,3”, peraltro operabile sia con le mani che attraverso guanti, oppure con penne, non necessariamente touch.
Inutile dirlo, il barcode scanning è ai vertici del mercato. Funziona sia a breve distanza che a lunga distanza. Operazione che, normalmente, richiede due dispositivi diversi.
Non ultima, la grande attenzione posta nella realizzazione dello chassis e del dispositivo. Parliamo di un device robusto e garantito per urti e cadute sino a 2,4 metri e certificato IP67 e IP65. Il display con finitura Corning Gorilla Glass è solido: stando ai test interni il dispositivo può passare indenne almeno 2.000 cadute da 1 metro di altezza!