British Telecom, il networking di domani per le aziende di oggi

British Telecom, il networking di domani per le aziende di oggi

British Telecom offre al mondo enterprise il futuro del networking, già oggi; il portfolio è ampio e include cloud, virtualizzazione delle infrastrutture e security.
Il mondo delle telecomunicazioni è da tempo al centro di grandi trasformazioni, questa tendenza sembra (se possibile) accentuarsi sempre di più. British Telecom conosce perfettamente il proprio settore e, anzi, ne è uno dei principali motori.

Andrea Giovanni Bono, Country Manager di BT Italia, ha fornito il quadro generale di una multinazionale che esprime numeri di primo piano. 23,7 miliardi di sterline con i quali si è chiuso l’anno fiscale il 31 marzo 2018, a fronte di un utile lordo di 2,6 miliardi di sterline, tanto per indicare i volumi di affari. Generati dalla vendita di servizi in oltre 180 Paesi.
Al di fuori del Regno Unito, è Global Services la divisione di BT deputata ad offrire servizi e soluzioni a organizzazioni e grandi aziende. Con una presenza fisica in 76 Paesi, il fatturato di Global Services si è attestato a 5 miliardi di sterline. La mission di Global Services? Accompagnare e supportare i propri clienti nel percorso, talvolta tortuoso, della digital transformation, con particolare attenzione a infrastrutture di rete e servizi cloud.

La strategia di BT si sviluppa su tre macro-aree:
Cloud e network infrastructure. Soluzioni di rete atte a semplificare l’infrastruttura del cliente, ottimizzandone i costi, a favore del core business. In questa categoria, si annoverano anche soluzioni estremamente innovative, che nei prossimi anni sono destinate ad avere un forte impatto sul mondo del networking globale, come NFV o SD-WAN.
Queste due tecnologie, fra loro complementari, sono strategiche per la virtualizzazione delle infrastrutture di rete. In particolare, NFV permette di trasformare in moduli software alcuni servizi oggi gestiti tramite hardware dedicato, come router o firewall. I vantaggi di NFV sono facilmente intuibili: aggiornare un software è molto più rapido che non sostituire un hardware, soprattutto critico come può essere un firewall. Inoltre, una multinazionale potrà in pochi click uniformare tutto il proprio network a “livello mondo”, ben più snello che non spedire e configurare hardware in tutto il globo.

British Telecom, il networking di domani per le aziende di oggi

SD-WAN si focalizza su controllo e gestione dei vari sistemi di rete, per mezzo di un software centralizzato. La virtualizzazione dei sistemi permette livelli di policy e load balacing altrimenti non ottenibili; questo grazie anche alla preziosa collaborazione di due grandi partner tecnologici: Cisco e Nokia. BT ha idee ambizione, ma estremamente concrete al tempo stesso. Il recente lancio della piattaforma SNAP (acronimo di Service and Network Automation Platform) ha proprio lo scopo di poter offrire ai clienti le migliori tecnologie SD-WAN e NFV.

Cloud Collaboration. La collaboration e i contact center sono già oggi destinati a profondi cambiamenti. Basti pensare ai sistemi di comunicazione in uso in una qualsiasi azienda: call center, social network, chat sono solo alcuni esempi. Migrare verso il cloud tutti questi servizi, significa un enorme semplificazione nella struttura comunicativa di una azienda del settore, oltre a una riduzione del numero di apparati di cui dovercisi dotare, e per il quale prevedere manutenzione o aggiornamenti.
Il frutto di un lungo percorso di sviluppo e ricerca, durato ben tre anni, è quindi il Cloud of Clouds di BT: un nuovo modo di vedere i servizi IT, soprattutto rivolto al mondo large enterprise. Le aziende clienti avranno accesso a cloud privati, ibridi e pubblici (grazie ad accordi con praticamente tutti i big player del settore), con le garanzie di sicurezza, affidabilità e velocità che solo carrier globali come BT sono in grado di poter garantite.

Security. È ovvio che l’accelerazione verso tecnologie cloud e sempre meno on premise comporta anche sfide per la sicurezza, che deve diventare parte integrate di soluzioni e infrastrutture. BT ha colto appieno questi input, e ha messo in campo risorse non indifferenti: 15 SOC (Security Operations Center) e oltre 3.000 specialisti di security garantiscono h24 sicurezza agli oltre 100.000 device della rete BT e dei propri clienti. Speciali accordi con celebri centri di ricerca, come il MIT, o le università di Oxford e Cambridge, consentono a BT di essere sempre all’avanguardia in tema di sicurezza, sul cui sviluppo investe peraltro oltre 40 milioni di sterline l’anno. Ai clienti offre importanti servizi, come il Cloud SIEM (Security Incident ed Event Management) a cui fanno riferimento Big Data, sfruttati per capire cosa avviene in tempo reale su un network aziendale, permettendo di reagire alle minacce con tempestività.

La strategia di BT è quindi estremamente chiara, concreta e ambiziosa al tempo stesso. Sicuramente ad oggi, l’offerta tecnologica è perfino superiore alle richieste del mercato, che non sempre ne comprende il potenziale. E questo va a grande merito della società britannica: avere già pronte oggi, le tecnologie che saranno necessarie domani, significa capire meglio di altri il futuro stesso.