Per la prima volta in un prodotto UTM l’ambiente Docker. La nuova release 5.1 di Endian fa evolvere il concetto di UTM all’insegna di potenza e facilità di utilizzo. Con questa nuova release entrambi i punti di forza di Endian UTM, rappresentati da facilità di utilizzo e completezza delle caratteristiche tecniche, fanno un decisivo salto in avanti: l’attesa per la nuova versione è coincisa con un percorso di aggiornamento che porta nell’appliance di sicurezza integrata innovazioni maturate anche in altre linee Endian.
Diego Gagliardo, COO di Endian
La release 5.1 racchiude miglioramenti e novità importanti dal punto di vista dell’evoluzione anche concettuale di questo tipo di prodotti – ormai ‘tradizionali’ all’interno dello scenario della sicurezza – con nuove caratteristiche poco convenzionali rispetto al settore, e ispirate dai rapidi cambiamenti di scenario che stiamo vivendo. L’innovazione passa anche dal valore aggiunto portato dalla ricerca di Endian in settori specifici e confinanti (come quello dell’industria), con l’acquisizione di soluzioni che ora convergono anche sull’UTM – a partire dalla semplicità di utilizzo – e con un percorso dove il meglio delle scelte tecnologiche, per esempio della tecnologia Plug&Connect, diventa trasversale alle linee di prodotto.
La release 5.1 conta ben 72 nuovi pacchetti fra i quali l’estensione di supporto e compatibilità con i modem 3G/4G di nuova generazione, il potenziamento dei moduli IPS e IDS, e un generale miglioramento della gestione dei certificati. Ma le tre novità principali riguardano il nuovo nDPI (Application Firewall), la EasyVPN, e l’introduzione dell’ambiente Docker.
La tecnologia Plug&Connect, già presente in altre soluzioni Endian, sbarca anche sull’UTM. Come dice il nome stesso, Plug&Connect permette di ridurre drasticamente passaggi, complessità e tempo necessario alla configurazione della VPN gateway to gateway, allineando così anche questo prodotto alla facilità di utilizzo distintiva di altre linee Endian.
L’application firewall è stato completamente riscritto per ottenere una architettura più efficiente e stabile – agevolata anche dal passaggio dal Kernel Space allo User Space. Oltre a consumare molte meno risorse, l’applicazione ha oggi una capacità di rilevamento potenziata rispetto al suo predecessore. Basti pensare al caso di Skype, che passa da una detection rate del 62% al 94%, oppure i miglioramenti su altre app molto popolari come YouTube e Netflix.
Infine, arriva per la prima volta in un prodotto UTM l’ambiente Docker: che si traduce nella possibilità di ospitare all’interno dell’UTM stessa applicativi e microservizi di terze parti.
In questa direzione, Endian è già in ascolto di tutti i produttori che vogliono partecipare al programma di integrazione all’interno del progetto. Difatti, oltre alla ovvia comodità di avere più applicativi nello stesso ecosistema, la soluzione consente di portare questi stessi applicativi all’interno dell’”ombrello” di sicurezza dell’UTM, unendo dunque – ancora una volta – efficienza e facilità di utilizzo. Le opportunità di valorizzazione diventano molte, a seconda della prerogativa della propria organizzazione: per le strutture articolate, l’ambiente Docker consentirebbe per esempio di distribuire in maniera centralizzata micro-servizi e applicativi, facendoli girare sul gateway.