L’esplorazione del cosmo e gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale potranno contare sull’High Performance Computing per l’analisi dei dati. Il nuovo esperimento dello Spaceborne Computer aprirà la possibilità per gli esploratori dello spazio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale di avvalersi dell’HPC (High Performance Computing) aiutando la ricerca con l’analisi dei dati direttamente in orbita parte dei casi però i ricercatori devono osservarli solo parzialmente. Poter scomporre ed elaborare i dati direttamente a bordo della ISS significa eliminare i problemi di latenza e si traduce in maggiore efficienza e velocità.
Lo Spaceborne Computer è basato sul sistema HPE Apollo 40, una piattaforma HPC (High Performance Computing). Il sistema continua a essere intatto nello spazio senza bisogno di hardware supplementare. La soluzione sfrutta anzi un approccio software integrato nei suoi nodi HPC per renderlo resistente alle particolari condizioni operative, a riprova del fatto che in futuro sarà possibile portare nello spazio sistemi economici e compatti similari.
Accrescere le scoperte attraverso la AI
Aprendo questa nuova frontiera nello spazio, HPE e la NASA mirano ad aumentare ulteriormente l’indipendenza degli esploratori grazie a insight più efficaci che permetteranno alle applicazioni di intelligenza artificiale e machine learning di effettuare nuove scoperte. Migliorare gli insight e la velocità accelererà le scoperte scientifiche non solo per lo spazio, ma anche per la nostra comprensione della Terra e dell’ambiente circostante.
Raggiungere nuove frontiere nello spazio
La bandwidth di rete attualmente disponibile nello spazio viene confermata dalla trasmissione di dataset di grandi dimensioni da e verso la Terra. Rendendo disponibili capacità HPC nello spazio, Spaceborne permette ai ricercatori della ISS di preservare la bandwidth per le comunicazioni di emergenza; inoltre consentirà di mettere alla prova i limiti della comunicazione nello spazio per colmare il gap di latenza nei viaggi verso Marte e oltre, dove una comunicazione affidabile sarà vitale in caso di eventi mission-critical.
David Hornyak, responsabile technology demonstration research portfolio ISS, NASA
Lo Spaceborne Computer è un perfetto esempio di utilizzo della Stazione Spaziale Internazionale come leva per l’innovazione. Spaceborn Computer è una soluzione commerciale finanziata e sviluppata da HPE che sta ridefinendo lo stato dell’arte del computing nello spazio, fornendo per la prima volta servizi commerciali di supercalcolo su un veicolo spaziale, dimostrando così capacità simili a quelle di cui NASA potrebbe aver bisogno di perseguire per l’esplorazione.