La rivoluzione dell’e-commerce ha cambiato anche il commercio tradizionale dove i retailer più lungimiranti hanno saputo rinnovarsi utilizzando le nuove tecnologie.
Un esempio arriva dal periodo dei saldi di fine stagione, quando oramai i consumatori prediligono gli acquisti online rispetto a quelli “fisici”.
Questo cambiamento preoccupa i rivenditori al dettaglio, alla ricerca di nuovi modi per attirare possibili acquirenti. Alcuni di questi metodi sono già realtà, come quelli che offrono facile accesso all’acquisto e alle informazioni, attraverso, ad esempio, installazioni di digital signage per attirare l’attenzione su prodotti e promozioni.
Anche l’Internet of Things sta creando nuove opportunità per i negozi fisici. Sfruttando la tecnologia IoT si possono infatti ottenere tre tipi di vantaggi:
-il miglioramento dell’esperienza del cliente sia online che in negozio;
-l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento;
-lo sviluppo di nuove opportunità di profitto.
Una trasformazione che richiede però una pianificazione e un’implementazione attente e accurate e tecnologie che implicano l’investimento nell’edge computing, che avvicina analitica ed elaborazione alle “cose” nell’IoT e alle persone che le utilizzano.
Va poi considerato che, proprio grazie all’avvento dello shopping online, quando entrano in un negozio i consumatori sono più informati ed esigenti e non vogliono stare troppo di fronte a un computer. L’accesso alle informazioni deve essere immediato e accurato, altrimenti l’adozione delle tecnologie rischia di trasformarsi in un boomerang.
Rendere lo shopping in negozio il più vicino possibile alla praticità e all’intuitività dello shopping online è l’obiettivo e in questo senso l’edge computing è la tecnologia che meglio consente questo tipo di trasformazione da parte dei retailer.
Grazie alla capacità di elaborazione dei dati in tempo reale, a livello di edge, cioè di distribuire i carichi di calcolo più vicino ai dispositivi (come smartphone, tablet, telecamere, pos o sensori), con conseguente riduzione della latenza, è possibile migliorare diversi aspetti della propria attività, come la gestione delle scorte, i tempi di attesa per la verifica e l’efficienza complessiva dell’elaborazione degli acquisti e dei resi.
Come sarà il negozio del futuro
Nel futuro un cliente entra in un negozio fisico con il suo smartphone e lì, grazie alla registrazione wi-fi, riceve messaggi di promozioni e novità. Nel frattempo, le telecamere di riconoscimento facciale lo identificano, attivando soluzioni per visualizzare gli elementi di suo interesse. Per ottenere ulteriori risposte sarà sufficiente puntare il proprio telefono sui codici a barre dei prodotti.
Nel back-end, il rivenditore potrà avvalersi di sistemi intelligenti per gestire l’inventario e garantire che le linee di pagamento siano debitamente gestite per ridurre al minimo i tempi di attesa.
Il prossimo passo evolutivo sarà quello di far lavorare tutto insieme per offrire un’esperienza d’acquisto capace di richiamare ancora i clienti. E per fare questo ci sarà bisogno di tutta la potenza, la velocità e la flessibilità dell’edge computing.
Ruolo chiave può essere giocato dai Micro Data Center, in particolare per tutti quei settori in cui sia necessario condividere e analizzare quantità crescenti di dati, proprio come nella vendita al dettaglio.
Da un punto di vista tecnologico, si tratta essenzialmente di un data center “plug and play”, che lo rende ideale per cloud privati e sistemi IT convergenti. Un micro data center è un ambiente di elaborazione autonomo, che include tutti gli strumenti necessari di alimentazione, raffreddamento, sicurezza e strumenti di gestione associati. Include tutte le funzionalità di archiviazione, elaborazione e collegamento in rete necessarie per eseguire correttamente le applicazioni dei clienti.
Da tempo Schneider Electric propone un’ampia gamma di soluzioni micro data center, particolarmente indicate per il mondo retail ed SMB.