SPS IPC DRIVES, l’Industrial IoT firmato Camozzi e SAP

SPS IPC DRIVES, l’Industrial IoT Camozzi e SAP

Camozzi Automation e Camozzi Digital hanno svelato a SPS IPC DRIVES 2018 di Parma il nuovo concept di innovazione digitale applicata alla manifattura 4.0.
Stiamo parlando di soluzioni di elevata performance con un approccio multi-tecnologico, risultante dalla combinazione di piattaforme pneumatiche, pneumatiche proporzionali ed elettriche.
Con un ricco portfolio, le due aziende del gruppo bresciano si propongono come punto di riferimento mondiale, quali provider di prodotti e soluzioni di automazione e come fornitore di soluzioni IOT per l’integrazione tra hardware e software nella fabbrica intelligente.

Dopo l’adozione di SAP, nel 1998, nel 2011 sono state avviate attività di sviluppo legate all’impiego di tecnologie abilitanti per l’implementazione di industrial cyber physical systems.
La realizzazione e la distribuzione di soluzioni ad elevato valore aggiunto, presentate a partire dal 2015 presso fiere mondiali di tecnologia, automazione e macchinario industriale, espressamente dedicate all’universo del manufacturing, ha consentito al gruppo Camozzi di condividere e trasferire ai clienti il risultato di un percorso digitale che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni della sua storia.

A SPS IPC DRIVES 2018 è stata data particolare importanza ai sistemi di attuazione elettromeccanica, ambito per il quale si prevede una forte crescita nei prossimi anni. In tal senso, si distinguono gli attuatori movimentati da vite a ricircolo di sfere, nelle due taglie aggiuntive da 80 e 100 concepite per installazioni in cui le forze da esprimere e le masse da movimentare risultano essere molto elevate.
All’interno della stessa famiglia, troviamo inoltre gli innovativi Assi Serie 5V in cui, attraverso uno specifico meccanismo di rinvio ad Omega, si è in grado di muovere solo l’asse mantenendo carro e motore fermi.
Completano la gamma i cilindri elettromeccanici a stelo ISO15552 della Serie 6E, gli Azionamenti nelle due versioni DRWB e DRCS e le linee di motori Brushless serie MTB, arricchiti con la taglia da 1kW, e Stepper Serie MTS, da oggi disponibili nel modello NEMA 34. All’interno di tali categorie saranno presentate, in aggiunta, le versioni con classe di protezione IP65, per l’uso in ambienti critici, connotati dalla presenza di polveri o forti getti d’acqua. Tra le novità anche il nuovo Attuatore RPA, dedicato al settore dello stampaggio della plastica per l’estrazione di particolari stampati.

Fiore all’occhiello di Camozzi nella sezione dedicata alla pneumatica tradizionale è la presentazione della propria gamma di isole di valvole, arricchita con la nuova isola versione Cabinet Serie HC, che si distingue per la sua elevata semplicità di installazione a bordo macchina. Importanti innovazioni anche per quanto riguarda il trattamento aria, con l’introduzione del Regolatore di Precisione PR2, evoluzione naturale del PR104, che consente di raggiungere una portata massima di 2500Nl/min.

SPS IPC Drives Italia, nella sua area di nuova concezione dedicata alle soluzioni d’avanguardia nell’Industrial Software, Cyber Security ed Intelligenza Artificiale, è stata una vetrina di primaria importanza per Camozzi Digital che, in un ulteriore spazio espositivo, ha illustrato gli importanti progressi raggiunti in partnership con SAP nell’integrazione tra hardware e software in ambito industriale per la Smart Factory.

La demo ha previsto l’installazione di sensori su un’imbottigliatrice che comunicano con SAP Cloud Platform allo scopo di raccogliere dati in tempo reale assicurando, al contempo, la possibilità di intervenire tempestivamente, in caso di anomalie, per evitare fermi macchina. Nello showcase sono stati utilizzati anche servizi di SAP Leonardo, che permettono di sviluppare applicazioni per l’analisi e la creazione di scenari più evoluti. Le informazioni raccolte dai macchinari connessi possono inoltre alimentare algoritmi di machine learning che consentono di effettuare manutenzione predittiva e accrescere la predicitive quality, ovvero rendere i macchinari sempre più autonomi nel creare beni di alta qualità attraverso l’apprendimento ottenuto dalle informazioni in entrata e uscita del processo di produzione. Inoltre, combinando i dati così raccolti alla parte transazionale dei sistemi IT, l’azienda può agire sul back end e migliorare l’operatività.