NetAppè al primo posto in Italia nei sistemi All-Flash, il fatturato è cresciuto del 6% anno su anno, il valore dell’azione è passato da 21 a 57 USD e ONTAP primeggia. Nell’anno fiscale 2017 il fatturato di NetApp ha raggiunto i 5,5 miliardi di dollari con una crescita del 6% sull’anno precedente, il fatturato generato dai prodotti ha fatto registrare un significativo +14% e il valore dell’azione è balzato da 21 a 57 dollari. Le soddisfazioni non sono mancate neanche in Italia dove la società ha occupato la prima posizione nel mercato dei sistemi All-Flash con una quota del 19,6%.
Risultati decisamente brillanti frutto anche della trasformazione della società che ridotto la dipendenza dallo storage, in particolare dall’hardware, per una visione più ampia, focalizzata sul data management, sul cloud e iperconvergenza.
Di particolare importanza le partnership con IBM e Microsoft. Con IBM Watson, NetApp ha dato vita a Elio, un assistente virtuale, basato su cognitive computing, per migliorare la digital customer experience. Con Microsoft è stata realizzata l’integrazione nativa con Azure allo scopo di portare i vantaggi dei servizi enterprise all’interno del cloud pubblico. Infine, va segnalata l’acquisizione di Greenqloud, azienda islandese, il cui software consente la portabilità tra vari cloud provider.
Data thriver Insieme a IDC, NetApp ha realizzato la ricerca Data Thriver, uno studio sulla digital transformation. Sono state prese in considerazione 800 aziende a livello mondiale, delle quali 300 negli USA, altrettante in Europa e le rimanenti in Asia. Negli USA sono state prese in considerazione imprese con oltre mille dipendenti mentre in Europa sono state analizzate quelle con oltre 500 dipendenti, per cui con una dimensione inferiore.
Le imprese coinvolte sono state divise in cinque categorie che definiscono progressivamente i livelli di attenzione e di utilizzo dei dati nella digital transformation aziendale: data resisters (18%), data survivors (34%), data responders (22%), data synergizers (15%), data thrivers (11%).
Secondo i risultati della ricerca, i data thrivers, che considerano il dato un elemento vitale dell’azienda, negli ultimi tre anni hanno conseguito risultati decisamente migliori rispetto ai data survivors, in termini di fatturato, di efficienza e di acquisizione di nuovi clienti.
Va sottolineato come emergano forti diversità tra l’Europa e il resto del mondo. Il cloud ibrido è stato scelto dal 48% delle aziende europee e dal 56% di quelle mondiali, ma la differenza si fa netta quando si va a considerare una figura come quella del Chief Data Officer che risulta presente solo nel 27% delle aziende europee contro il 47% delle aziende a livello globale.
NetApp CTO prediction 2018: I dati diventeranno auto-consapevoli; Le macchine virtuali diventeranno rideshare; I dati cresceranno più rapidamente della capacità di trasportarli ma non è un problema; L’evoluzione da Big Data a Huge Data richiederà nuove architetture basate su tecnologie allo stato solido; Emergeranno meccanismi decentralizzati e immutabili per la gestione dei dati.
