Il DGS-1100-10MP fa parte della gamma Smart Managed Switch di D-Link, dispositivi capaci di accelerare il business delle PMI e di semplificare la videosorveglianza.
La versione che abbiamo ricevuto per le prove si distingue per il formato desktop e la disponibilità di 8 porte 10/100/1000 Mbps di tipo PoE, affiancate da 2 porte SFP 1000 Mbps. Il guscio esterno è in metallo, particolarmente robusto e, grazie alle staffe in dotazione, può facilmente essere installato in un armadio rack preesistente.
L’alimentazione è fornita da un modulo interno di conversione, mentre il raffreddamento è assicurato da una ventola termoregolata.
Il target di riferimento del dispositivo è quello delle piccole e medie imprese, anche se le specifiche hardware e le funzioni managed ne abilitano l’impiego anche in strutture più complesse, per uffici remoti e nelle filiali di grandi realtà professionali.
Il DGS-1100-10MP include infatti, funzioni avanzate di gestione, strumenti di diagnostica e risoluzione dei problemi, oltre a tecnologie ad alta efficienza energetica, per soddisfare ogni contesto di business.
Come anticipato, il sistema nasce per supportare con facilità sistemi e sottosistemi di videosorveglianza. Proprio per questo lo switch è certificato ONVIF (Open Network Video Interface Forum) ed è capace di leggere i nuovi device connessi alla rete, assicurando grande compatibilità e un’operatività seamless. L’adozione del DGS-1100-10MP in azienda consentirebbe dunque di rendere più facile l’orchestrazione dei convenzionali dispositivi di rete, ma anche di controllare un gruppo di telecamere IP, pur se di produttori differenti.
All’atto pratico, il supporto ONVIF consente di rilevare i componenti di rete in modo indipendente, abilitando i necessari protocolli di comunicazione. Lo standard comprende schemi per una veloce assegnazione degli IP, per il controllo e la configurazione delle IP CAM remote e la gestione dei protocolli dei flussi audio-video. I singoli canali possono così essere gestiti singolarmente, visualizzando e registrando i flussi AV, anche tramite software terzi indipendenti che possano garantirne la successiva elaborazione.
Non solo, D-Link ha integrato la funzionalità Auto Surveillance VLAN, messa a punto per minimizzare l’impatto della gestione del flusso audio-video rispetto allo stream di dati tradizionali.
A completamento del supporto per infrastrutture di videosorveglianza, il modello in prova offre 8 porte PoE (in grado di alimentare il device a valle), con una potenza limite per singola porta di 30 W e un tetto massimo (PoE Power Budget) di 130 W. La macchina incorpora inoltre un circuito di protezione contro le sovratensioni e un limitatore di sicurezza da 6 KV.