Software AG rilascia le previsioni per il settore retail nel 2017, individuando sei top trend elaborati a partire dalle accurate analisi effettuate nel corso dello scorso anno.
Oliver Guy, Global Industry Director for Retail di Software AG
Nel 2017 i retailer saranno ancora impegnati a raggiungere il modello di vendita e soddisfazione offerto da Amazon, a sfruttare i nuovi canali, ad introdurre innovazioni tecnologiche nei loro negozi e ad utilizzare la tecnologia per perfezionare la gestione dei magazzini e anticipare i desideri dei propri clienti.
Le nuove tribù della cosiddetta “Amazonizzazione”
Ci si troverà di fronte ad un’ulteriore “Amazonizzazione” del settore retail, con nuove realtà entranti sul mercato che – così come i retailer già presenti – troveranno nuovi modi per vendere, soddisfare e consegnare prodotti a clienti esigenti, nonché spesso impazienti.
Non sarà necessario un telecomando per fare zapping
I retailer si adatteranno rapidamente e si connetteranno a nuovi canali per coinvolgere i clienti, sfruttando anche il “conversational commerce” – Amazon Echo o i Bot su Facebook Messenger.
I nuovi approcci
La completa visibilità del magazzino e delle scorte in tempo reale diventerà concreta: molti retailer realizzeranno che un programma rip-and-replace per i principali sistemi di merchandising, stoccaggio e assortimento dei punti vendita non rappresenta la soluzione migliore né la più rapida. I più intraprendenti cercheranno di ricorrere ad altri approcci, come l’utilizzo dell’in-memory caching insieme al messaging ad alta velocità al fine di fornire in tempo reale i livelli di giacenza lungo ogni sede, canale, negozio e spedizione.
La tecnologia per attrarre i clienti
I clienti si aspettano di trovare articoli, dispositivi e servizi tecnologici quando si recano in negozi fisici e i retailer si stanno attrezzando in tal senso, ricorrendo ad innovazioni come robot in grado di fornire indicazioni, chioschi per gli ordini in-store e “specchi magici” per provare i vestiti.
L’IoT in cucina
L’IoT diventerà parte integrante delle cucine con dispositivi quali Amazon Echo, Hiku e altri ancora che permettono ai clienti di aggiungere prodotti alle loro liste della spesa. Il conversational commerce sarà un precursore dell’Intelligenza Artificiale e del “cognitive commerce”, che si diffonderà negli anni a venire.
Anticipare i desideri dei clienti
L’avvento della “customer experience preventiva” permetterà ai retailer di gestire le aspettative dei clienti sempre più all’inizio del processo di vendita. Ciò, a sua volta, potrà aiutare i retailer a consolidare l’attaccamento emotivo al loro marchio, grazie alla possibilità di offrire ai clienti quello che desiderano prima che essi si rendano conto di volerlo.
Oliver Guy
I retailer che sfrutteranno al meglio questo ‘retail moment’ saranno, pertanto, coloro che riusciranno a disporre di una visibilità completa delle scorte in tempo reale, introdurre dispositivi tecnologici nei loro negozi per attrarre nuovi clienti e prevedere quello che questi ultimi vogliono già nelle fasi iniziali del ciclo di vendita. Tutto ciò implicherà l’essere capaci di orchestrare i sistemi in modo tale da poter soddisfare le promesse al cliente.