Massimo Tripodi, Sales Country Leader di Talend Italia, traccia i contorni della quarta rivoluzione industriale e del processo di digitalizzazione attualmente in atto.
La Quarta Rivoluzione Industriale darà impulso all’industria italiana?
La rivoluzione digitale non può limitarsi soltanto alla qualità dell’esperienza del cliente. La diffusione di Internet, degli smartphone, di oggetti connessi e la tecnologia digitale hanno assestato un forte scossone al nostro ecosistema. Queste tecnologie hanno senza dubbio la capacità di rivitalizzare l’industria italiana.
In tutte le economie avanzate decisori politici e istituzioni si interrogano su come accompagnare la c.d. Quarta rivoluzione industriale. Il tema della digitalizzazione della nostra industria è cruciale, basti pensare per esempio che solo il 30% delle imprese Assolombarda ha architettura digitale complessa, mentre il 70% è ancora fermo alla mail e al sito basico, e un quinto delle aziende iscritte non ha neanche il sito web. Nei mercati di oggi le aziende saranno competitive se e solo sapranno adottare tecnologie digitali. Industria 4.0 è sinonimo di sopravvivenza. Si colloca in quest’ottica il pacchetto Industria 4.0, introdotto dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che aiuterà le imprese italiane a rilanciare la capacità competitiva, attraverso gli investimenti e farà ripartire l’economia. Un passo già compiuto in Europa per esempio dalla Germania.
Digitalizzazione industriale: l’esempio tedesco
Il concetto di “Industria 4.0” è stato sviluppato in Germania come reazione alla crescente concorrenza dei paesi emergenti, soprattutto la Cina. Questo concetto prevede un nuovo stile di organizzazione delle fabbriche (le ‘smart factory’), basato su una maggiore flessibilità produttiva e sull’ottimizzazione delle risorse tramite l’integrazione della tecnologia digitale nell’ambiente della fabbrica. Il progetto è stato presentato ufficialmente al CeBIT nel 2012 e viene sostenuto dal Cancelliere Angela Merkel, che lo considera fondamentale per la strategia high-tech del governo tedesco.
Dati: il comune denominatore nell’interazione tra persone, robot e oggetti connessi
La quarta rivoluzione industriale è il risultato della digitalizzazione delle aziende, mentre i dati generati sono al centro di questo nuovo modello di business emergente. I dati stanno fluendo e provengono da varie sorgenti. Conseguentemente, è cruciale integrare oggetti connessi, Big Data, Cloud Computing, realtà aumentata, intelligenza artificiale ecc. nel sistema informativo professionale. In questo contesto sussiste la necessità fondamentale di proteggere i dati, renderli disponibili e utilizzabili in tempo reale, condividerli con fornitori o partner ecc. Occorre anche formare i dipendenti per consentire loro di abituarsi a questi nuovi strumenti e assicurarsene il supporto.
L’obiettivo è connettere tutti i mezzi di produzione e, soprattutto, consentire a questi ultimi di interagire in tempo reale. La “comunicazione” tra i diversi attori e oggetti connessi alla linea di produzione è in effetti l’aspetto principale di Fabbrica 4.0. Persone, robot e sistemi produttivi possono accedere ai dati in tempo reale (sensori, controlli, simulazione) per reagire il più rapidamente possibile agli eventi (incidente, modifica, mancata conformità).
Una delle applicazioni oggi più diffusamente utilizzate nell’industria è la manutenzione predittiva, che monitorizza l’invecchiamento dei macchinari con appositi sensori e permette di ridurre i costi e aumentare la produttività dell’impianto. A titolo di esempio, l’industria aeronautica può registrare un miglioramento del 35% nella disponibilità di aerei effettuando la manutenzione preventiva sul proprio apparato. Si capisce quindi perché le compagnie aeree manifestino un interesse così grande per le soluzioni di gestione e analisi dei dati.
L’analisi offre molti vantaggi nell’ambito di Industria 4.0, rendendo più agili i macchinari usati nella produzione: migliorando comunicazione e coordinamento tra le professioni; prevedendo la richiesta di parti tramite sensori che misurano il livello delle scorte e l’avanzamento della produzione; migliorando il processo decisionale (in tempo reale); aumentando la disponibilità dei mezzi di produzione; personalizzazione ecc. A questo fine risulta essenziale acquisire una conoscenza globale di questa rivoluzione industriale per coglierne tutti i vantaggi, visto che siamo soltanto nelle sue fasi iniziali e restano da cogliere importanti guadagni potenziali per crescita e produttività.